I capigruppo Pd a Camera e Senato annunciano "ogni necessaria iniziativa parlamentare nei confronti del ministro".
L'Idv ha preparato una mozione di sfiducia.
Di Giovanna Casadio
Tratto dal Sito Internet
www.repubblica.it
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Il Pd dà l'ultimatum: o il ministro viene in Parlamento a spiegare cosa è realmente accaduto 1 sulla compravendita immobiliare per la casa al Colosseo, che lo vede coinvolto nell'inchiesta sul G8, oppure anche i democratici chiederanno le sue dimissioni. Dario Franceschini e Anna Finocchiaro 2, i capigruppo Pd rispettivamente alla Camera e al Senato, hanno scritto una nota che è un ultimo appello: "Dopo aver formalizzato ai presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani la nostra richiesta di invitare il ministro Scajola a riferire in Parlamento in tempi rapidi sulla vicenda relativa a una compravendita immobiliare, i gruppi del Pd, qualora si trovassero di fronte ad una reiterata indisponibilità del ministro dello Sviluppo economico, adotteranno ogni necessaria iniziativa parlamentare nei confronti del ministro Scajola". Non lo scrivono, ma fanno sapere: "Agiremo". Ovvero presenteranno un atto di sfiducia. Aspetteranno fino a domani.
I dipietristi invece hanno tratto il dado e preparato una mozione di sfiducia che, dopo avere ripercorso le tappe dell'inchiesta giudiziaria così come sono state riportate dai giornali, conclude: "Di fronte ad un'indagine ancora in corso, gli elementi a disposizione della magistratura richiedono un chiarimento su quanto sia davvero accaduto, e il solo sospetto di aver ricevuto soldi da un imprenditore che ha ottenuto appalti milionari, spesso a trattativa privata, è un'ombra che un uomo delle istituzioni deve chiarire al più presto... quindi, visti gli articoli 94 della Costituzione e 115 del Regolamento della Camera dei deputati, esprime sfiducia al Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e lo impegna a rassegnare le dimissioni". Di seguito ci sono le firme di Di Pietro, Donadi, Borghesi, Evangelisti, Barbato, Cambursano, Cimadoro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Aniello Formisano, Messina, Monai, Mura, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Razzi, Rota Scilipoti, Zazzera.
Massimo Donadi, il presidente dei deputati dell'Idv, spiega che sta decidendo con Franceschini e con Casini, il leader dell'Udc, se inserire modifiche al testo e trasformare la mozione di sfiducia dipietrista in un testo comune di tutte le opposizioni. In una lettera aperta, Di Pietro, Donadi e Belisario invitano tutti i parlamentari a firmare la richiesta di sfiducia. Quando la mozione di sfiducia sarà discussa in aula il voto sarà segreto. L'opposizione, e i dipietristi in particolare, sono convinti che questa possa essere l'occasione di raccogliere l'appoggio dei dissidenti del Pdl, i finiani in testa. Anche se Fabio Granata, uno dei finiani, afferma: "È giusto che Scajola venga a chiarire in Parlamento". Ma sulla mozione di sfiducia delle opposizioni: "Non mi pongo il problema perché la mozione non è all'ordine del giorno, per fortuna...".
I dipietristi invece hanno tratto il dado e preparato una mozione di sfiducia che, dopo avere ripercorso le tappe dell'inchiesta giudiziaria così come sono state riportate dai giornali, conclude: "Di fronte ad un'indagine ancora in corso, gli elementi a disposizione della magistratura richiedono un chiarimento su quanto sia davvero accaduto, e il solo sospetto di aver ricevuto soldi da un imprenditore che ha ottenuto appalti milionari, spesso a trattativa privata, è un'ombra che un uomo delle istituzioni deve chiarire al più presto... quindi, visti gli articoli 94 della Costituzione e 115 del Regolamento della Camera dei deputati, esprime sfiducia al Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola e lo impegna a rassegnare le dimissioni". Di seguito ci sono le firme di Di Pietro, Donadi, Borghesi, Evangelisti, Barbato, Cambursano, Cimadoro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Aniello Formisano, Messina, Monai, Mura, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Palomba, Piffari, Porcino, Razzi, Rota Scilipoti, Zazzera.
Massimo Donadi, il presidente dei deputati dell'Idv, spiega che sta decidendo con Franceschini e con Casini, il leader dell'Udc, se inserire modifiche al testo e trasformare la mozione di sfiducia dipietrista in un testo comune di tutte le opposizioni. In una lettera aperta, Di Pietro, Donadi e Belisario invitano tutti i parlamentari a firmare la richiesta di sfiducia. Quando la mozione di sfiducia sarà discussa in aula il voto sarà segreto. L'opposizione, e i dipietristi in particolare, sono convinti che questa possa essere l'occasione di raccogliere l'appoggio dei dissidenti del Pdl, i finiani in testa. Anche se Fabio Granata, uno dei finiani, afferma: "È giusto che Scajola venga a chiarire in Parlamento". Ma sulla mozione di sfiducia delle opposizioni: "Non mi pongo il problema perché la mozione non è all'ordine del giorno, per fortuna...".
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