26 Maggio 2010
Di Maurizio Zipponi
Tratto dal Sito Internet
www.italiadeivalori.antoniodipietro.com
Berlusconi sta tagliando il ramo su cui è seduto il Paese. Per l’Italia dei Valori, infatti, appare chiaro chi, con questa manovra, pagherà ancora una volta il grave ritardo con cui il governo italiano ha preso atto dell’enorme crisi che ha investito il Paese.
L’esecutivo ha previsto il congelamento degli stipendi del pubblico impiego, 6 mesi in più di lavoro per 20 milioni di italiani, questo è in concreto il risultato del rinvio delle finestre del pensionamento. Per quanto riguarda le donne che lavorano nel pubblico impiego e nel settore privato è ancor peggio. La manovra inoltre prevede il congelamento degli organici degli insegnanti di sostegno. Questa sono solo alcune delle gravi misure che colpiscono 14 milioni di pensionati e 20 milioni di lavoratori dipendenti, pubblici e privati.
Il governo non ha fatto niente per sostenere i consumi delle famiglie e per le piccole e medie imprese, gli artigiani, i lavoratori in cassa integrazione o mobilità, i precari. Non esiste alcun sostegno all’innovazione, alla ricerca, all’Università, alle imprese che investono e assumono lavoratori a tempo indeterminato. Né sono contemplati interventi strutturali per sostenere l’economia reale.
Il ministro della ‘Disoccupazione’, Maurizio Sacconi aumenta la precarietà, il ministro dell’’ignoranza’, Maria Stella Gelmini, caccia gli insegnanti, l’ex ministro degli ‘affari-propri’ Claudio Scajola, in questi due anni ha continuamente proposto il fantasma di nuove centrali nucleari che non si faranno mai mentre il ministro della ‘malattia’, Ferruccio Fazio propone tagli draconiani alle regioni creando conseguenze enormi sulla salute dei cittadini.
Dal nord al sud tutti vengono colpiti tranne gli evasori, i lobbisti, le centrali finanziarie e industriali e quel 26% di economia sommersa che impedisce all’Italia di diventare un Paese civile. Sono sempre quest’ultimi a vincere e ad essere tutelati da Berlusconi.
www.italiadeivalori.antoniodipietro.com
Berlusconi sta tagliando il ramo su cui è seduto il Paese. Per l’Italia dei Valori, infatti, appare chiaro chi, con questa manovra, pagherà ancora una volta il grave ritardo con cui il governo italiano ha preso atto dell’enorme crisi che ha investito il Paese.
L’esecutivo ha previsto il congelamento degli stipendi del pubblico impiego, 6 mesi in più di lavoro per 20 milioni di italiani, questo è in concreto il risultato del rinvio delle finestre del pensionamento. Per quanto riguarda le donne che lavorano nel pubblico impiego e nel settore privato è ancor peggio. La manovra inoltre prevede il congelamento degli organici degli insegnanti di sostegno. Questa sono solo alcune delle gravi misure che colpiscono 14 milioni di pensionati e 20 milioni di lavoratori dipendenti, pubblici e privati.
Il governo non ha fatto niente per sostenere i consumi delle famiglie e per le piccole e medie imprese, gli artigiani, i lavoratori in cassa integrazione o mobilità, i precari. Non esiste alcun sostegno all’innovazione, alla ricerca, all’Università, alle imprese che investono e assumono lavoratori a tempo indeterminato. Né sono contemplati interventi strutturali per sostenere l’economia reale.
Il ministro della ‘Disoccupazione’, Maurizio Sacconi aumenta la precarietà, il ministro dell’’ignoranza’, Maria Stella Gelmini, caccia gli insegnanti, l’ex ministro degli ‘affari-propri’ Claudio Scajola, in questi due anni ha continuamente proposto il fantasma di nuove centrali nucleari che non si faranno mai mentre il ministro della ‘malattia’, Ferruccio Fazio propone tagli draconiani alle regioni creando conseguenze enormi sulla salute dei cittadini.
Dal nord al sud tutti vengono colpiti tranne gli evasori, i lobbisti, le centrali finanziarie e industriali e quel 26% di economia sommersa che impedisce all’Italia di diventare un Paese civile. Sono sempre quest’ultimi a vincere e ad essere tutelati da Berlusconi.
Per queste ragioni, l’Italia dei Valori auspica, propone e favorisce una reazione generale e collettiva del Paese sano, che non ne può più di un governo che ha mentito, che mente e che svuota le tasche dei lavoratori, dei precari, dei pensionati, delle piccole e medie imprese, degli artigiani.
Nessun commento:
Posta un commento