XXIV Assemblea Plenaria
del Pontificio Consiglio per i Laici
17 maggio 2010
17 maggio 2010
Tratto da ZENIT.org
Il ruolo dei fedeli cattolici nella vita pubblica sarà al centro della XXIV Assemblea Plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, che si svolgerà a Roma dal 20 al 22 maggio sul tema “Testimoni di Cristo nella comunità politica”.
I lavori verranno aperti dal presidente del dicastero, il Cardinale Stanisław Ryłko, il cui intervento sarà seguito dalle relazioni del Rettore dell’Università Cattolica, il professor Lorenzo Ornaghi, del Cardinale Camillo Ruini, dell’Arcivescovo Rino Fisichella, dello storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e del professor Guzmán Carriquiry.
Venerdì 21 maggio i partecipanti incontreranno Papa Benedetto XVI, che, come ricorda un comunicato del dicastero, ha più volte sottolineato la necessità di un rinnovato impegno dei cattolici nella vita politica.
Nel discorso inaugurale della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano ad Aparecida (Brasile) nel maggio 2007, ricorda la “Radio Vaticana”, il Papa ha infatti affermato che “i laici cattolici devono essere coscienti delle loro responsabilità nella vita pubblica; devono essere presenti nella formazione dei consensi necessari e nell'opposizione contro le ingiustizie”.
In questo contesto, sottolineava la necessità “di colmare la notevole assenza, nell'ambito politico, della comunicazione e della università, di voci e di iniziative di leader cattolici di forte personalità e di dedizione generosa, che siano coerenti con le loro convinzioni etiche e religiose”.
In occasione della XXIII Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, l'anno successivo, ricordava invece “la necessità e l’urgenza della formazione evangelica e dell’accompagnamento pastorale di una nuova generazione di cattolici impegnati nella politica, che siano coerenti con la fede professata, che abbiano rigore morale, capacità di giudizio culturale, competenza professionale e passione di servizio per il bene comune”.
Parlando mercoledì scorso al mondo culturale portoghese a Lisbona, il Pontefice ha inoltre ricordato che “c’è bisogno di autentici testimoni di Gesù Cristo, soprattutto in quegli ambienti umani dove il silenzio della fede è più ampio e profondo: i politici, gli intellettuali, i professionisti della comunicazione che professano e promuovono una proposta monoculturale, con disdegno per la dimensione religiosa e contemplativa della vita”.
Sabato 22 maggio interverrà all'Assemblea il segretario del dicastero, monsignor Josef Clemens, la cui relazione affronterà i programmi del Pontificio Consiglio per i Laici per il futuro e compirà un bilancio di quanto compiuto finora.
I lavori verranno aperti dal presidente del dicastero, il Cardinale Stanisław Ryłko, il cui intervento sarà seguito dalle relazioni del Rettore dell’Università Cattolica, il professor Lorenzo Ornaghi, del Cardinale Camillo Ruini, dell’Arcivescovo Rino Fisichella, dello storico Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e del professor Guzmán Carriquiry.
Venerdì 21 maggio i partecipanti incontreranno Papa Benedetto XVI, che, come ricorda un comunicato del dicastero, ha più volte sottolineato la necessità di un rinnovato impegno dei cattolici nella vita politica.
Nel discorso inaugurale della V Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano ad Aparecida (Brasile) nel maggio 2007, ricorda la “Radio Vaticana”, il Papa ha infatti affermato che “i laici cattolici devono essere coscienti delle loro responsabilità nella vita pubblica; devono essere presenti nella formazione dei consensi necessari e nell'opposizione contro le ingiustizie”.
In questo contesto, sottolineava la necessità “di colmare la notevole assenza, nell'ambito politico, della comunicazione e della università, di voci e di iniziative di leader cattolici di forte personalità e di dedizione generosa, che siano coerenti con le loro convinzioni etiche e religiose”.
In occasione della XXIII Assemblea plenaria del Pontificio Consiglio per i Laici, l'anno successivo, ricordava invece “la necessità e l’urgenza della formazione evangelica e dell’accompagnamento pastorale di una nuova generazione di cattolici impegnati nella politica, che siano coerenti con la fede professata, che abbiano rigore morale, capacità di giudizio culturale, competenza professionale e passione di servizio per il bene comune”.
Parlando mercoledì scorso al mondo culturale portoghese a Lisbona, il Pontefice ha inoltre ricordato che “c’è bisogno di autentici testimoni di Gesù Cristo, soprattutto in quegli ambienti umani dove il silenzio della fede è più ampio e profondo: i politici, gli intellettuali, i professionisti della comunicazione che professano e promuovono una proposta monoculturale, con disdegno per la dimensione religiosa e contemplativa della vita”.
Sabato 22 maggio interverrà all'Assemblea il segretario del dicastero, monsignor Josef Clemens, la cui relazione affronterà i programmi del Pontificio Consiglio per i Laici per il futuro e compirà un bilancio di quanto compiuto finora.
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