martedì 11 maggio 2010

IL LUNGO INTERVENTO DI STEFANO SCARCELLA IN CONSIGLIO COMUNALE - PROPOSTE NON PRESE IN CONSIDERAZIONE DALLA MAGGIORANZA E DAL SINDACO FALCONIERI

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Consiglio Comunale di lunedì 01 Marzo 2010
5° Punto all’Ordine del Giorno
“APPROVAZIONE REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO CIVICO COMUNALE”

Ci è stata sottoposta una bozza di regolamento che regolamento non è: un documento scarno, vago, superficiale, incompleto.
C’è da aspettarsi di tutto da chi ha erogato in soli quattro anni 70-80mila euro di contributi a famiglie bisognose. Come c’è da aspettarsi di tutto da chi è venuto in questa sede per modificare il Regolamento per la Concessione dei Contributi a famiglie bisognose: eliminando una commissione mai realizzata e, sostituendo la stessa commissione con la Giunta Comunale.
Come se non bastasse la concessione a famiglie bisognose, con fondi propri, avevamo bisogno oggi, proprio di una nuova forma di assistenza economica, perché di questo si tratta.
All’articolo 2 del regolamento si legge il fine ultimo, lo scopo principale del Servizio Civico: “…una forma di assistenza economica in favore di cittadini che versino in situazione di bisogno…”.
Per natura e origine, però, il Servizio Civico ha lo scopo primario del reinserimento sociale, mediante l’assegnazione di un impegno lavorativo ai cittadini (ex detenuti, ex tossicodipendenti, disoccupati, diversamente abili -quest’ultimi non interessati come soggetti attivi che possono sbrigare semplici mansioni e commissioni d’ufficio, ma passivi, destinatari del servizio-).
Cosa succede, allora? Si sostituisce l’assistenza economica ma si rende un servizio alla collettività. Quindi, il Servizio Civico non è l’ufficio di collocamento ma un’attività socialmente utile ben specifica, che non rientra nel sistema socio-assistenziale, ed esercitarlo non significa beneficiare di un servizio assistenziale.
A mio avviso, risponde primariamente ad un’esigenza soggettiva dell’anziano, delle persone invalide, dei diversamente abili o in svantaggio sociale, di ricoprire un ruolo ancora attivo, personalmente significativo, che consente l’espressione delle proprie potenzialità individuali.
Chi fa Servizio Civico, prima di fare soldi, arricchisce la comunità con lavori di supporto, non di sostituzione; persegue obiettivi di prevenzione sociale; favorisce la conservazione, la valorizzazione e il trasferimento di esperienze acquisite; garantisce partecipazione attiva alla vita sociale e culturale della comunità.
Tra le attività ben specificate nel regolamento, mancano, per esempio, quelle di educazione e difesa ambientale che va ben oltre la semplice e ordinaria pulizia delle erbacce del Cimitero Comunale.
Manca un articolo regolamentare sulle modalità di attuazione del servizio. L’Amministrazione Comunale, nell’anno solare, assicurerà quanti turni trimestrali, ciascuno comprenderà quanti addetti, quante unità? Gli addetti non potranno svolgere prestazioni superiori a quante ore giornaliere, a quanti giorni settimanali? L’orario massimo previsto sarà di quante ore medie mensili, 20/50/70? Non c’è scritto! L’orario è determinato in base a cosa, a quale esigenza di servizio? Impossibile non prevederlo!
Manca uno specifico articolo sulla formazione della graduatoria. Non è bene prevedere la costituzione di un apposito gruppo di lavoro che esamini le istanze e formuli una graduatoria da approvare con determinazione del capo-settore, e pubblicata a norma di legge? O c’è la Giunta Comunale anche in questo, pronta a farlo? Non è bene costituire un gruppo composto, per esempio, dal responsabile di settore, dall’assistente sociale, dal presidente locale della commissione parrocchiale Caritas o dal Parroco?
Manca uno specifico articolo sull’assicurazione e i controlli. L’Ufficio Servizi Sociali provvederà ad assicurare gli assistiti sia contro gli infortuni che dovessero subire durante la prestazione dell’opera, sia per la responsabilità civile nei confronti di terzi, senza nessun onere a carico di chi presta il servizio?
Manca uno specifico articolo sul finanziamento dell’assistenza. Il finanziamento del Servizio Civico è stato o sarà assicurato in sede di predisposizione di bilancio, tenuto conto della disponibilità dell’Ente e del fabbisogno rilevato dall’Ufficio preposto?
Vogliamo o no mettere su carta un articolo che predisponga un seminario formativo prima del Servizio Civico o ci interessa solo pagare? Vogliamo o no rilasciare un tesserino attestante il conferimento dell’incarico?
Non sarebbe forse, opportuno affidare la gestione del servizio nel coordinamento al Comando di Polizia Municipale, per una procedura disciplinata dallo stesso regolamento, anche se la competenza rimane del settore Servizi Sociali?
Non è specificato il fatto che gli addetti non possono occupare, in alcun modo, posti vacanti nella pianta organica del Comune e questo è fondamentale. Tra le caratteristiche dell’attività del servizio ciò non è trattato e andrebbe fatto come si deve.
Manca un articolo sulle attrezzature. Il Comune fornisce o no, a propria cura e spese, tutte le attrezzature necessarie allo svolgimento del servizio nonché quelle previste dalla vigente normativa in materia di antinfortunistica?
Io vedo dei vuoti che mi portano a non pensare bene ed è ovvio che se non sarà modificato ed approfondito, il mio voto non può che essere manifestamente contrario.
Stefano Giuseppe Scarcella
CONSIGLIERE COMUNALE

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