I Colitti avrebbero tolto le micro-spie
piazzate dagli investigatori
nella Fiat Punto di Vittorio senior.
Per trovarle, avrebbero chiesto aiuto
ad un parente carabiniere.
Domani i primi sei testimoni
28 Maggio 2010
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
I Colitti strapparono dalla macchina le cimici che gli inquirenti avevano piazzato per ascoltare le loro conversazioni. Anche questo episodio compare nella lista delle intercettazioni che il dottor Giovanni Leo dovrà trascrivere.
L’incarico gli è stato ufficialmente conferito oggi, nel corso della seconda udienza presso il Tribunale dei minori del processo contro uno dei presunti assassini di Peppino Basile, il 19enne Vittorio Luigi Colitti.
Nell’ambito delle intercettazioni (12, ambientali e telefoniche, che vanno dal luglio 2008 al novembre 2009) ne compare una, risalente al pomeriggio dell’ 11 aprile 2009. Gli interlocutori non si riconoscono, ma è certo che si riferisca allo smontaggio delle cimici, che erano state installate nella Fiat Punto di Colitti senior. E per l’individuazione delle quali avrebbero chiesto aiuto ad un loro parente, in servizio presso l’Arma dei carabinieri.
L’inizio delle operazioni peritali è stato fissato per il 4 giugno prossimo, ed il dottor Leo ha chiesto un termine di 90 giorni. Dovrà conferire davanti al collegio giudicante durante l’udienza del primo settembre.
Intanto la difesa continua a produrre documentazione sulla pista Vaccaro, il pentito che avrebbe rivelato come l’omicidio Basile sarebbe stato commissionato da un imprenditore salentino. In particolare una lettera, scritta da un pregiudicato di Parabita a Vaccaro, nella quale si scrive: “per quanto riguarda Ugento stai tranquillo… quella storia sta morendo insieme all’assessore”. Domani si terrà una nuova udienza, durante la quale sfileranno i primi sei testimoni, tra cui il medico che ha effettuato l’autopsia Alberto Tortorella. L. C.
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I Colitti strapparono dalla macchina le cimici che gli inquirenti avevano piazzato per ascoltare le loro conversazioni. Anche questo episodio compare nella lista delle intercettazioni che il dottor Giovanni Leo dovrà trascrivere.
L’incarico gli è stato ufficialmente conferito oggi, nel corso della seconda udienza presso il Tribunale dei minori del processo contro uno dei presunti assassini di Peppino Basile, il 19enne Vittorio Luigi Colitti.
Nell’ambito delle intercettazioni (12, ambientali e telefoniche, che vanno dal luglio 2008 al novembre 2009) ne compare una, risalente al pomeriggio dell’ 11 aprile 2009. Gli interlocutori non si riconoscono, ma è certo che si riferisca allo smontaggio delle cimici, che erano state installate nella Fiat Punto di Colitti senior. E per l’individuazione delle quali avrebbero chiesto aiuto ad un loro parente, in servizio presso l’Arma dei carabinieri.
L’inizio delle operazioni peritali è stato fissato per il 4 giugno prossimo, ed il dottor Leo ha chiesto un termine di 90 giorni. Dovrà conferire davanti al collegio giudicante durante l’udienza del primo settembre.
Intanto la difesa continua a produrre documentazione sulla pista Vaccaro, il pentito che avrebbe rivelato come l’omicidio Basile sarebbe stato commissionato da un imprenditore salentino. In particolare una lettera, scritta da un pregiudicato di Parabita a Vaccaro, nella quale si scrive: “per quanto riguarda Ugento stai tranquillo… quella storia sta morendo insieme all’assessore”. Domani si terrà una nuova udienza, durante la quale sfileranno i primi sei testimoni, tra cui il medico che ha effettuato l’autopsia Alberto Tortorella. L. C.
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