sabato 29 maggio 2010

SCUOLA AL VIA DAL 1° OTTOBRE: CORO DI NO / GELMINI: SERVE AL TURISMO E ALLE FAMIGLIE

Lega: proposta inattuabile
Idv: Gelmini come Maria Antonietta
Pd: vogliono accorciare
le ore d'insegnamento
Tratto dal Sito Internet
www.quotidianodipuglia.it
24 maggio - La proposta di un rinvio dell'inizio dell'anno scolastico a ottobre, arrivata da alcuni parlamentari, è stata accolta con interesse dal ministro dell'Istruzione. «E' una proposta sulla quale si può discutere - ha detto Mariastella Gelmini - Io sono molto aperta su questo tema perché effettivamente il nostro Paese vive di turismo, e oggi le vacanze per le famiglie non sono più concentrate a luglio e agosto. A settembre si possono avere migliori opportunità sul piano economico. Per certi versi uno slittamento dell'inizio dell'anno scolastico potrebbe aiutare le famiglie a organizzare meglio il periodo delle vacanze e dare anche un aiuto al turismo. Vedremo come deciderà il Parlamento».
Lo stop all'inizio anticipato dell'anno scolastico è stato proposto dal senatore del Pdl Giorgio Rosario Costa, che ha presentato un disegno di legge a palazzo Madama, uno dei più brevi che la storia della legislazione repubblicana ricordi. Il ddl, infatti, è composto di un solo articolo, con appena 16 parole: «Per le scuole di ogni ordine e grado l'anno scolastico ha inizio dopo il 30 settembre». Secondo il senatore le date in vigore oggi «provocano la anticipata chiusura della stagione estiva anche rispetto al ciclo meteorologico, e questo determina per le regioni a vocazione balneare un conseguente accorciamento della stagione turistica, con cadute occupazionali e reddituali».
Lega: proposta inattuabile. «La proposta del Pdl di tornare a scuola il 30 settembre è inattuabile - dice la senatrice della Lega Nord, Irene Aderenti - In quanto la direttiva europea prevede 200 giorni e va rispettata, perché se togliamo i giorni di scuola del mese di settembre si rischia di non rispettare questo minimo. Inoltre, estendere questa proposta a tutto il territorio nazionale significa mettere in difficoltà le famiglie e i lavoratori dipendenti, perché questi, alla fine di agosto, in maggioranza, iniziano il lavoro. E dove mettono i bambini? Oltretutto, le regioni formulano già il calendario regionale delle lezioni, quindi ognuna di esse ha già questo tipo di autonomia di decisione formulandola in base alle problematiche climatiche e turistiche del territorio. E poi ci sono le regioni del nord che hanno temperature, climi diversi e calendari turistici diversi: una provincia come il Trentino preferirebbe avere più vacanze nella stagione invernale. Secondo noi è meglio che ogni regione decida come meglio ritiene e continui a farlo».
«Il ministro Gelmini vuole ancora accorciare il tempo d'insegnamento - dice Francesca Puglisi, responsabile scuola del Pd - Come sempre, questa maggioranza è federalista a parole e centralista nei fatti. Da diversi anni la regolamentazione del calendario scolastico è competenza delle Regioni e questa proposta è frutto di nostalgia e non tiene conto delle esigenze, anche turistiche, dei territori. Non si capisce, poi, se vogliono accorciare ulteriormente l'anno scolastico: con i tagli al tempo scuola del governo, già oggi un bambino che entra in prima elementare esce dall'obbligo avendo frequentato due anni di scuola in meno».
Idv: Gelmini come Maria Antonietta. «Il ministro Gelmini è come Maria Antonietta che al popolo affamato diceva di offrire brioches - dice Fabio Evangelisti, vicepresidente del gruppo Idv alla Camera - Il mondo della scuola pubblica è sul lastrico, con i genitori che sono costretti a pagare addirittura la carta igienica, e il ministro si dice favorevole al posticipo dell'anno scolastico. La questione non è se posticipare l'inizio dell'anno scolastico o meno. Il dramma è che molte scuole rischiano di non aprire affatto, per colpa degli indiscriminati tagli alla scuola pubblica messi in atto dal duo Gelmini-Tremonti. Pensare poi di rilanciare il turismo facendo cassa di nuovo sulla scuola è da irresponsabili».

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