martedì 18 maggio 2010

E' MORTO EDOARDO SANGUINETI, IL POETA DELL'AVANGUARDIA

Esponente di spicco del Gruppo '63,
autore teatrale, studioso di Dante,
apparteneva all'intellighenzia europea.
Giovedì avrebbe inaugurato al Ducale
il Festival del pensiero comico.
"Far ridere è arma di potere"
Tratto dal Sito Internet
www.repubblica.it
Aveva 79 anni. Esponente di punta del Gruppo '63. Autore teatrale, saggista, critico letterario, studioso di Dante. Stamane si è sentito male a casa; ricoverato all'ospedale di Samperidarena si è spento qualche ora dopo. Docente di letteratura italiana all'Università, fu consigliere comunale poi deputato come indipendente nelle liste del Partito Comunista.
Giovedì era atteso a Palazzo Ducale per inaugurare il Festival del pensiero comico. "Nel mercato planetario - è scritto nel suo ultimo intervento pubblico - far ridere è arma di potere. E' meglio scrivere di riso che di lacrime, perché ridere è ciò che è proprio dell'uomo".
Sulla poesia, tre anni fa, Sanguineti scriveva: "In cinquant'anni molte cose sono profondamente cambiate, la poesia è cambiata, ma non è cambiato il compito dei poeti, quello di disegnare il profilo ideologico di un'epoca".
Della sua città, il poeta ricordava quanto Genova sia "un microcosmo". "Posso dire che l'universo, che altrove si squadrena, è qui raccolto, miniaturizzato come si deve. Ma questo accade perché Genova è un po' una replica del mondo, e un po' è un suo archetipo ristretto, una specie un modellino ristretto".
Nelle opere dell'intellettuale, anche il libretto per le musiche di Luciano Berio, scritto per un adattamento dell’Orlando furioso curato dalla regia teatrale di Luca Ronconi.

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