sabato 22 maggio 2010

SPECIALE / OSTENSIONE DELLA SINDONE (18) - L'ESERCITO DEI "FRATINI VIOLA" A GUARDIA DELLA SINDONE

Parlano alcuni dei volontari
che lavorano all'Ostensione 2010
Di Chiara Santomiero
18 maggio 2010
Tratto da ZENIT.org
"Se le persone hanno fatto tanta strada - magari dall'estero - per arrivare qui a Torino a venerare la Sindone, come si può rimandarle indietro?". E' la domanda che si pone Carlo Stroppiana, il responsabile dei volontari per l'Ostensione 2010.
A pochi giorni dalla conclusione dell'evento, l'accesso al duomo per i pellegrini - da oggi 18 maggio fino al 22 - è stato prolungato dalle 20.00 fino alle 22.30. Sono aumentati anche i turni per i volontari ma nessuno si lamenta.
Il piccolo esercito dei "fratini viola", la casacca che li contraddistingue, presidiano i varchi d'ingresso, controllano i flussi, rispondono alle richieste d'informazioni, organizzano l'accesso per i disabili e le persone con difficoltà, si alternano nella lettura davanti alla Sindone, invitano con gentile fermezza i pellegrini ad uscire dal duomo per lasciare il posto agli altri in coda.
"Stiamo sfidando tutti i limiti di capienza - aggiunge Stroppiana - e purtroppo questo accorcia la sosta davanti alla Sindone. Dobbiamo insistere per il rispetto dei tempi affinché il flusso delle persone sia costante e tutti abbiano la possibilità di fermarsi per qualche momento di riflessione".
"E' un dispiacere anche per noi - afferma Cesina Tarizzo, una delle volontarie che ha prestato il servizio di lettura davanti alla Sindone - chiedere alle persone di far posto agli altri gruppi, soprattutto sapendo che arrivano da lontano, che l'attesa per entrare è stata lunga, spesso con un tempo non clemente. Si vede che si staccano a fatica dalla balaustra della passerella: hanno tante cose nel cuore da deporre davanti a quel Lenzuolo".
Tarizzo è una degli oltre 4 mila volontari "in servizio" per questa Ostensione. "Vanno dai 18 agli 84 anni - spiega Stroppiana -; circa il 40% ha più di sessant'anni ma ci sono anche delle classi di liceo. La maggioranza è costituita da donne". Il servizio è stato preceduto da alcuni incontri di formazione con notizie storiche e scientifiche relative alla Sindone, raccomandazioni sullo stile dell'accoglienza "e anche - scherza Stroppiana - su come eludere le domande dei giornalisti...".
Più del 50% dei volontari è tornato di nuovo a prestare servizio dopo le esperienze delle Ostensioni del 1998 e del 2000. "Il Santo Padre - racconta Stroppiana - ha dato l'annuncio di questa Ostensione a giugno del 2008 e a settembre, nonostante la dispersione del periodo estivo di mezzo, avevamo già mille offerte di disponibilità. Nelle schede di adesione abbiamo chiesto di segnare se avessero già il fratino viola e tra il 53 e il 58% hanno risposto di sì. E' stato il segno di un legame forte con l'esperienza fatta".
La Sindone, secondo Stroppiana "interroga, chiama ad un incontro a ‘tu per tu' e questo vale anche per i volontari. Noi chiediamo un turno di 4 ore, per almeno 6 volte: alcuni lo fanno 30 volte. Spesso si fermano poi in duomo rientrando dalla porta centrale: Qualcuno li chiama ad un colloquio".
"Per quanta sofferenza possa esserci nella nostra vita - afferma Tarizzo, che ha già fatto la volontaria nelle due precedenti Ostensioni - alzare lo sguardo verso l'uomo torturato della Sindone ridona la speranza nella vita che non finisce. E' ciò che ho letto nello sguardo di alcune mamme che spingevano verso la teca il figlio disabile: più che chiedere miracoli, univano il loro dolore a quello espresso nel mistero della Sindone per chiedere il coraggio di affrontarlo e andare avanti. Tante lacrime e dolore ma anche tanta speranza".
Alberto Ansaldi, in pensione da un anno e mezzo, è alla sua prima esperienza da volontario. "Mi sono occupato del servizio d'ordine - racconta -, guidando le persone ad incanalarsi in modo giusto nel percorso, raccomandando il silenzio, aiutandole a transitare velocemente nei tratti dove non si può sostare".
"Mi ha colpito - aggiunge - l'enorme flusso di visitatori in un momento in cui, a causa dello scandalo della pedofilia, la Chiesa vive una fase di difficoltà. Gente da tutto il mondo è stata capace di guardare ‘oltre' e di venire qui a Torino davanti alla Sindone con un atteggiamento caratterizzato da poca curiosità e molta attenzione e devozione". Importante anche il rapporto con gli altri volontari "conoscere le persone in una scelta di servizio, permette di cogliere aspetti più profondi e veri di esse".
"Molti volontari - racconta Stroppiana - venendo a salutarmi perché hanno terminato i loro turni, hanno chiesto di tenerci in contatto, dispiaciuti per la fine di questa esperienza. Intanto c'è già un primo appuntamento: lunedì 24 maggio, l'arcivescovo di Torino, il cardinale Severino Poletto, ci ha chiesto di ritrovarci insieme nel piazzale della chiesa del Santo Volto per ringraziarci e salutarci. Sarà un momento di gioia insieme e poi... arrivederci alla prossima Ostensione!".

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