lunedì 3 maggio 2010

CINQUE ANNI DA BENEDETTO (6) - SI MOLTIPLICANO I MESSAGGI DI SOSTEGNO AL PONTEFICE

Di Antonio Gaspari
19 aprile 2010
Tratto da ZENIT.org
Se è vero che mai un Pontefice era stato tanto oggetto di attacchi come quelli a cui abbiamo assistito nelle ultime settimane, è anche vero che stanno aumentando sempre più le reazioni di sostegno e incoraggiamento nei confronti di Benedetto XVI da parte soprattutto di Capi di Governo, dirigenti di associazioni, docenti universitari, intellettuali, artisti, giornalisti e famiglie.
Una delle lettere di sostegno al Vescovo di Roma, promossa da un gruppo di fedeli cattolici e pubblicata in rete (http://www.soutienabenoitxvi.com) ha raccolto nel momento in cui stiamo scrivendo 19.783 firme, moltissime delle quali scritte da genitori i cui figli ammontano a 39.666.
In Italia un appello promosso da padre Giovanni Cavalcoli insieme alla rivista Riscossa Cristiana (http://www.riscossacristiana.it) ha raccolto oltre 500 firme tra giornalisti, docenti universitari, professionisti, dirigenti di istituzioni pubbliche e private.
Un appello a sostegno del Pontefice Benedetto XVI, redatto invece da settanta tra intellettuali, filosofi, giornalisti, drammaturghi, docenti universitari, artisti e personalità varie del mondo francofono (http://www.appelaverite.fr), ha già raccolto oltre 31.024 firme.
Tra i firmatari di questo appello si trovano: Jean-Luc Marion, dell’Académie Française, professore a Parigi e a Chicago; il noto docente Remi Brague, professore di filosofia e membro dell’Institut; lo scrittore Françoise Taillandier; la filosofa Chantal Delsol (anch’essa membro dell’Institut); l’attore Michael Lonsdale; il matematico - insignito della medaglia Fields - Laurent Lafforgue; Claude Bebear, presidente del consiglio di sorveglianza d'Axa; Alain Joly, pastore luterano; Bernadette Dupont, senatrice; Jacques Arènes, psicanalista; Fabrice Hadjaj, saggista e drammaturgo; Denis Tillinac, scrittore; Alina Reyes, scrittrice; Henri Tincq, giornalista; e Jacques Arenes, psicanalista.
In Italia, insieme alle manifestazioni popolari di affetto, anche il Governo italiano, nel giorno del suo 83° compleanno, ha espresso nei confronti del Pontefice un sostegno pieno e inequivocabile. Nel rivolgergli un "caloroso augurio di buon compleanno", ha infatti voluto confermare al Pontefice la sua "solidarietà" per la "inqualificabile campagna diffamatoria contro la Chiesa e il Papa".
Carlo Casini, Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Parlamento Europeo e Presidente del Movimento per la Vita (MpV), ha scritto una lettera aperta al Santo Padre che verrà pubblicata nel numero di aprile di “Sì alla Vita”, il mensile del Movimento per la vita.
Nella lettera, Carlo Casini spiega: “è quanto meno simbolicamente assai significativo che gli ultimi attuali attacchi contro la Chiesa e anche contro di Lei, Santo Padre, giungano in un momento in cui la Sua voce e quella dei vescovi, si è fatta particolarmente forte per proclamare il diritto dei più piccoli e deboli, quali sono, in particolare, i bambini non ancora nati”.
Il Presidente del MpV ha concluso affermando: “Ed è proprio nella convinzione che questa è la Chiesa dei poveri. Quella che non teme la solitudine, la reazione rabbiosa, persino l’abbandono quando si mette dalla parte degli ultimi, che, Santo Padre, ritroviamo la pace del cuore e l’entusiasmo per un rinnovato impegno” che nessun tradimento, neppure il più turpe può scoraggiare”.
Gil Troy, professore alla McGill e membro attivo della comunità ebraica, ha scritto su “il Sussidiario” del 13 aprile “Non credo che il male perpetrato dai preti responsabili di abusi su minori sia inerente al cattolicesimo. Certo, Papa Benedetto XVI e la gerarchia cattolica dovranno essere coraggiosi e al contempo umili, per sconfiggere questo flagello, ma la Chiesa ha superato la mia prova Tikun”.
“'Tikun - ha aggiunto - significa rimettere a posto, ma implica in qualche misura una riparazione: quando una istituzione o uno Stato sbagliano, come è inevitabile accada essendo composti da imperfetti esseri umani, il giudizio deve essere espresso anche sulla base dei valori che affermano e della loro capacità di riformarsi, non solo sulla base degli errori o dei crimini. E questi preti e i loro complici hanno violentemente infranto i valori centrali della Chiesa”.
Anche nella stampa statunitense, che pure è stata la più critica nei confronti del Pontefice in relazione alle vicende che riguardano alcuni sacerdoti accusati di atti di pedofilia, sono stati pubblicati articoli in favore del Pontefice.
L’opinionista del New York Times, Ross Douthat, ha scritto il 13 aprile un articolo intitolato “Il miglior Papa”, in cui difende l’integrità morale e la storia di Benedetto XVI.
Hendrik Hertzberg sull’ultimo numero del New Yorker, in un articolo intitolato “Indulgence”, riconosce la grande attenzione e delicatezza con cui il Papa “si incontrò personalmente con le vittime dell’abuso durante la sua visita nel 2008 negli Stati Uniti”.
Sempre negli USA il Wall Street Journal ha pubblicato il 25 marzo un editoriale a firma di William McGurn, in cui si critica il gruppo di avvocati che cerca di raccogliere risarcimenti di milioni di dollari dalla Chiesa cattolica e si difende il Pontefice Benedetto XVI, giudicandolo estraneo alle storie dei preti pedofili.

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