martedì 30 marzo 2010

VINCITORI E VINTI NELLA PUGLIA 2010 (3) - VENDOLA: "SONO IN CONNESSIONE SENTIMENTALE CON I PUGLIESI"

Tratto dal Sito Internet
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
«Credo che sia quasi sicuro: sin'ora le proiezioni dicono di tre punti percentuali in più sulla mia persona rispetto alla coalizione. Vuol dire che c'è un investimento molto forte, che c'è un dato che io chiamo di connessione sentimentale tra me e il popolo pugliese». Lo ha detto poco fa il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola, commentando i risultati elettorali che lo danno confermato nella carica.
«Era quello - ha continuato - che ho spiegato al centrosinistra per tanti mesi ed è quello che potrebbe indurre tutti a riflettere sulla necessità di contrastare il populismo berlusconiano, non rinchiudendosi dentro il politicismo del palazzo ma ricostruendo il rapporto con il popolo, un popolo - ha concluso - che ha bisogno di essere motivato, ha bisogno di ritrovare il vocabolario dell’alternativa».
«Il fiuto, l’olfatto del popolo pugliese sa distinguere le persone per bene dai briganti», ha detto Vendola, rispondendo alle domande dei giornalisti a proposito del fatto che, evidentemente, le inchieste giudiziarie sulla gestione della sanità in Puglia non hanno influito sul voto.
«I risultati molto preoccupanti della Campania e della Calabria vengono in qualche modo recuperati dal dato della Basilicata e da questo splendido dato della Puglia. Eravamo un’anomalia e siamo un’anomalia».
Da dove ricomincio? Dalla precarietà»: così ha risposto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ai giornalisti che gli chiedevano da dove intende partire con l’attività della nuova giunta che guiderà nei prossimi cinque anni.
«Dobbiamo essere molto attenti a leggere tutti i segnali di crisi nel blocco di consenso e anche nel blocco politico del centrodestra». Lo ha detto Nichi Vendola a proposito del voto e dell’astensionismo. «Ogni crepa, ogni smagliatura che si apre nel racconto berlusconiano per noi deve diventare una finestra per andare a guardare dall’altra parte e noi dobbiamo intercettare quei settori dell’opinione pubblica che sono ormai largamente disincantati dalla affabulazione berlusconiana che non convince più».
Questo - secondo Vendola - «può voler dire che bisogna avere grande rigidità di obiettivi e grande flessibilità tattica. Essere disponibile a un quadro di alleanze che sappia capitalizzare tutto ciò che oggi è lo svantaggio del centrodestra e che può diventare il vantaggio del centrosinistra». «Ma questo a condizione - ha concluso - di saper mettere sul terreno una proposta al Paese, una proposta di salvezza del Paese, di cambiamento della politica economica e sociale dell’Italia».

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