Comunicato del 23 Marzo 2010
Tratto dal Sito Internet
www.puglia.antoniodipietro.it
Quando si parla di legalità e ambiente, si parla di ecomafia, di traffico di rifiuti, reato particolarmente grave perché oltre ad avere gli estremi di ogni traffico illecito, ha delle pesanti ricadute sulla salute umana. E il rispetto della salute umana è alla base di ogni comunità che si rispetti. E’ quello che persegue anche l’Idv, nel suo programma politico, da me pienamente condiviso. Al centro di un intervento da me tenuto in un dibattito, a Triggiano, diventa ancor più attuale se si scorrono le notizie della cronaca quotidiana: è di oggi, infatti, l’ennesimo sequestro di una grossa area, circa 13 mila metri quadrati a Bitonto, adibita a discarica abusiva. Eternit, pneumatici, carcasse di elettrodomestici, liquidi e sanse di molitura olive, materiale edili di risulta, erano abbandonati in una zona circondata da meravigliosi uliveti. E allora, come non puntare il dito sulla spinosa questione dei rifiuti, da me affrontata anche quando ero pm? Il rifiuto, una ricchezza per la stessa economia se ben "utilizzato", è troppo spesso oggetto di appetiti da parte di organizzazioni delinquenziali. Ritengo, quindi, che l'impegno dell'Italia dei valori, ma anche di ciascuno di noi, sia quello di arrivare al cosiddetto "rifiuto zero", e cioè al recupero di ogni genere di rifiuti, come avviene già in alcuni paesi anglosassoni. Tutto questo, oltre a migliorare l'ambiente, apporta ricchezze al tessuto economico, tramite i consorzi di recupero che potrebbero aumentare. La raccolta differenziata, originando da un maggiore controllo pubblico della gestione dei rifiuti, non può però prescindere da una presa di coscienza dei cittadini. Tutto questo è rispetto del diritto alla salute, così come lo sono di conseguenza le maggiori possibilità occupazionali che si generano da una corretta gestione dei rifiuti: un cittadino che lavora è un cittadino più sereno, in migliori condizioni di salute psicologica. Parlare di salute significa parlare dell'uomo, e di tutta la sua esistenza.
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Quando si parla di legalità e ambiente, si parla di ecomafia, di traffico di rifiuti, reato particolarmente grave perché oltre ad avere gli estremi di ogni traffico illecito, ha delle pesanti ricadute sulla salute umana. E il rispetto della salute umana è alla base di ogni comunità che si rispetti. E’ quello che persegue anche l’Idv, nel suo programma politico, da me pienamente condiviso. Al centro di un intervento da me tenuto in un dibattito, a Triggiano, diventa ancor più attuale se si scorrono le notizie della cronaca quotidiana: è di oggi, infatti, l’ennesimo sequestro di una grossa area, circa 13 mila metri quadrati a Bitonto, adibita a discarica abusiva. Eternit, pneumatici, carcasse di elettrodomestici, liquidi e sanse di molitura olive, materiale edili di risulta, erano abbandonati in una zona circondata da meravigliosi uliveti. E allora, come non puntare il dito sulla spinosa questione dei rifiuti, da me affrontata anche quando ero pm? Il rifiuto, una ricchezza per la stessa economia se ben "utilizzato", è troppo spesso oggetto di appetiti da parte di organizzazioni delinquenziali. Ritengo, quindi, che l'impegno dell'Italia dei valori, ma anche di ciascuno di noi, sia quello di arrivare al cosiddetto "rifiuto zero", e cioè al recupero di ogni genere di rifiuti, come avviene già in alcuni paesi anglosassoni. Tutto questo, oltre a migliorare l'ambiente, apporta ricchezze al tessuto economico, tramite i consorzi di recupero che potrebbero aumentare. La raccolta differenziata, originando da un maggiore controllo pubblico della gestione dei rifiuti, non può però prescindere da una presa di coscienza dei cittadini. Tutto questo è rispetto del diritto alla salute, così come lo sono di conseguenza le maggiori possibilità occupazionali che si generano da una corretta gestione dei rifiuti: un cittadino che lavora è un cittadino più sereno, in migliori condizioni di salute psicologica. Parlare di salute significa parlare dell'uomo, e di tutta la sua esistenza.
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