Al via il processo per il 19enne
di Ugento ritenuto uno dei responsabili
dell’omicidio dell’ex consigliere
dipietrista Peppino Basile.
E intanto il nonno sarà ricoverato
in una clinica, ma in custodia
23 Marzo 2010
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
Al via il processo per Vittorio Colitti junior, 19enne di Ugento, ritenuto uno dei responsabili dell’omicidio dell’ex consigliere dipietrista Peppino Basile. Nelle scorse ore il giudice delle indagini preliminari della Procura dei minori Cinzia Vergine ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dal pubblico ministero Simona Filoni: l’inizio del processo è stato fissato per il prossimo 12 maggio. Ora i legali del giovane, gli avvocati Francesca Conte e Roberto Bray, avranno quindici giorni di tempo per decidere se affrontare il dibattimento oppure chiedere che il 19enne sia giudicato con il rito abbreviato. Novità anche per quanto riguarda l’altro coimputato, il nonno Vittorio Colitti senior.
Il Tribunale del Riesame, davanti al quale i difensori Conte e Paolo Pepe avevano chiesto la scarcerazione per gravi motivi di salute, ha confermato la custodia cautelare in carcere disponendo però il ricovero in una clinica, dove attualmente si trova l’anziano. Qualunque sia la scelta degli avvocati, lo scontro in aula sembra ormai imminente. Ed il punto su cui accusa e difesa si daranno maggiormente battaglia sarà l’attendibilità della piccola testimone. Di quella bambina di sei anni la quale sostiene di aver visto quella notte il 15 giugno 2008, affacciata dalla finestra della camera da letto mentre si trovava in casa della nonna, i Colitti che davano le botte a Peppino.
Concetto che non è stato ripetuto nel corso del primo incidente probatorio, che si è svolto il 23 dicembre scorso; ma che è stato poi affermato in quello successivo, che si è svolto il 17 febbraio, quando la piccola ha potuto vedere le foto di nonno e nipote. Che si sono sempre e fermamente proclamati innocenti. L. C.
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Al via il processo per Vittorio Colitti junior, 19enne di Ugento, ritenuto uno dei responsabili dell’omicidio dell’ex consigliere dipietrista Peppino Basile. Nelle scorse ore il giudice delle indagini preliminari della Procura dei minori Cinzia Vergine ha accolto la richiesta di giudizio immediato avanzata dal pubblico ministero Simona Filoni: l’inizio del processo è stato fissato per il prossimo 12 maggio. Ora i legali del giovane, gli avvocati Francesca Conte e Roberto Bray, avranno quindici giorni di tempo per decidere se affrontare il dibattimento oppure chiedere che il 19enne sia giudicato con il rito abbreviato. Novità anche per quanto riguarda l’altro coimputato, il nonno Vittorio Colitti senior.
Il Tribunale del Riesame, davanti al quale i difensori Conte e Paolo Pepe avevano chiesto la scarcerazione per gravi motivi di salute, ha confermato la custodia cautelare in carcere disponendo però il ricovero in una clinica, dove attualmente si trova l’anziano. Qualunque sia la scelta degli avvocati, lo scontro in aula sembra ormai imminente. Ed il punto su cui accusa e difesa si daranno maggiormente battaglia sarà l’attendibilità della piccola testimone. Di quella bambina di sei anni la quale sostiene di aver visto quella notte il 15 giugno 2008, affacciata dalla finestra della camera da letto mentre si trovava in casa della nonna, i Colitti che davano le botte a Peppino.
Concetto che non è stato ripetuto nel corso del primo incidente probatorio, che si è svolto il 23 dicembre scorso; ma che è stato poi affermato in quello successivo, che si è svolto il 17 febbraio, quando la piccola ha potuto vedere le foto di nonno e nipote. Che si sono sempre e fermamente proclamati innocenti. L. C.
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