giovedì 25 marzo 2010

ELEZIONI REGIONALI 2010 (74) - NICHI VENDOLA: "BERLUSCONI A BARI? E' STATO UN GRANDE FLOP"

Tratto dal Sito Internet
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
''Berlusconi è molto alterato per il flop di ieri a Bari”: ne è convinto il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), che in un incontro con i giornalisti ha parlato della manifestazione tenuta ieri sera a Bari dal premier in sostegno del candidato presidente del centrodestra Rocco Palese. “Ho provato una certa tenerezza ieri a vedere le immagini dalla Fiera del Levante - ha detto Vendola - perchè non sono stati in grado neppure di organizzare una accoglienza decente al presidente del Consiglio”.
“Non mi pare una bella situazione. - ha continuato - Il leader populista si è smarrito il popolo ma almeno Fitto immaginavo che potesse fargli trovare una sala piena. Una sala da 5.000 posti piena per metà come voi avete potuto vedere con i vostri occhi è un flop importante. Che replica il flop fatto a Napoli”. “C'è qualcosa - ha detto Vendola - che non funziona più nella comunicazione tra il berlusconismo in Italia e c'è qualcosa che dice di una crisi profonda del centrodestra in Puglia”. Secondo Vendola, il premier a Bari si è limitato “a leggere i volantini di Palese” senza “sapere nulla dei problemi della Puglia”.
Berlusconi, per Vendola, “non era interessato alla Puglia, era interessato ad attaccare i magistrati, ad attaccare i giornalisti, ad attaccare la sinistra, ad attaccare, ad attaccare. E non è venuto qui per parlarci per esempio di Eutelia, di Adelchi, dei lavoratori senza stipendio, dei licenziati, delle aziende che chiudono”. “Non abbiamo avuto le risposte che ci attendevamo sui problemi della nostra Puglia. Io capisco - ha concluso - che il compito fondamentale del presidente del Consiglio era quello di fare la maga-balia del povero Palese. E da questo punto di vista ha solidarietà.
Berlusconi, secondo Vendola, ieri sera, nella sala della Fiera del Levante di Bari, ha letto “le scalette che Fitto e Palese hanno preparato per il presidente del Consiglio e anche questo mi fa tenerezza: mi fa tenerezza il capo del governo che ripete i volantini di Palese quando parla di Puglia, non sapendo niente di questa regione, non riuscendo a pronunciare neanche il nome dell’ipotetico vicepresidente della regione nel caso di vittoria del centrodestra”.
“Non era qui Berlusconi - ha detto Vendola - per darci la notizia legata a un tavolo in cui si potesse discutere di queste vertenze di lavoro, non era qui a darci la bella notizia che il governo ha deciso di costruire una politica industriale finalmente in questo Paese”. “Non ci ha neanche detto - ha aggiunto Vendola parlando della eventuale realizzazione di centrali nucleari - che straccerà i progetti che Scajola ha nel suo cassetto relativi alle localizzazioni di centrali atomiche in Puglia”. “Non ci ha spiegato - ha concluso - perchè ci dovremmo bere i veleni del raddoppio degli impianti di raffinazione del petrolio a Taranto, perchè ci dovremmo bere la cicuta del rigassificatore a Brindisi, tutte cose autorizzate dal ministero dell’Ambiente, e perchè dovremmo fare il bagno intorno alle piattaforme petrolifere”.
VENDOLA: LE TASSE
PIU' ALTE CON FITTO
''Devo informare il presidente del Consiglio Berlusconi con simpatia, che in Puglia la pressione fiscale è stata molto più forte negli anni di Fitto che non negli anni di Vendola”. Lo ha detto il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), facendo riferimento alle dichiarazioni fatte ieri dal premier nella manifestazione che si è tenuta a Bari. “E' straordinario - per Vendola - come a fronte di un governo nazionale che parla di ridurre le tasse mentre le aumenta, è sorprendente subire qui una polemica sulla pressione fiscale da parte di chi le tasse le taglia ai ricchi, da parte di chi non si accorge che la maggior parte dei contribuenti che hanno sulle proprie spalle il carico fiscale del Paese sono i pensionati che versano circa 45 miliardi di euro annui di tasse”.
“Non si accorge - ha continuato - che ci sono tasse che sono veramente oggi una barriera insuperabile per molte famiglie, a cominciare dalle tasse universitarie. E che ci sarebbe da intervenire sulla leva fiscale, per far pagare di più i ricchi e per esentare i ceti popolari che vivono oggi in una condizione di prostrazione”.
Vendola è quindi tornato a parlare della Puglia dove - ha detto - “l'addizionale Irpef con Fitto è stata agita sull'intera platea dei contribuenti, sul 100 per cento dei pugliesi per tre anni, mentre noi - ha aggiunto - abbiamo usato l'addizionale Irpef per due anni su una platea più ristretta: abbiamo esentato coloro che avevano redditi annui inferiori ai 28.000 euro. Non sò se poi nei calcoli della pressione fiscale si può introdurre il ticket farmaceutico che ai tempi miei viene pagato soltanto dal 12% della popolazione pugliese e ai tempi di Fitto veniva pagato dal 100 per cento della popolazione pugliese. Anche questo dovrebbe significare qualcosa”. “La maggiore imposta versata negli anni di Fitto - ha detto Vendola - è stata di 273 milioni 690mila euro, negli anni di Vendola è stata di 123milioni 492mila euro”.

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