martedì 30 marzo 2010

VINCITORI E VINTI NELLA PUGLIA 2010 (13) - VINTO IN PUGLIA DA VENDOLA, FITTO SI DIMETTE / LA POLI BORTONE: "UN PERDENTE"

Tratto dal Sito Internet
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Il ministro per gli affari regionali Raffaele Fitto, secondo quanto si è appreso, ha presentato le dimissioni dall’incarico. Le dimissioni presentate dal ministro Fitto arrivano il giorno dopo le elezioni regionali, che hanno visto in Puglia l’affermazione del centrosinistra con Nichi Vendola e la sconfitta del candidato del centrodestra Rocco Palese, portato avanti e sostenuto proprio dal ministro.
Fitto si è ampiamente speso nel corso della campagna elettorale a favore di Palese, è stato per molti versi l'artefice della sua candidatura. Parallelamente Adriana Poli Bortone, potenziale candidata del centrodestra, aveva deciso di correre autonomamente con l'appoggio dell’Udc.
ORE 15:00 - VENDOLA: FITTO?
NESSUNO TOCCHI RAFFAELE
«Oggi sconfitto Fitto? Questo è indubitabile. Spero che non lo dicano troppo perché non vorrei che Fitto subisse una estromissione dai luoghi del potere». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando oggi con i giornalisti e commentando i risultati delle urne.
«Fitto - ha detto Vendola - è stato per me un alleato troppo prezioso. La sua idea della lotta politica è talmente primitiva e insultante». «La prima causa della crisi del centrodestra in Puglia si chiama Raffaele Fitto. Per quello io - ha detto Vendola - ho fondato questa associazione: 'Nessuno tocchi Raffaele'».
ORE 16:09 - FRATOIANNI (SEL),
GIUSTE LE DIMISSIONI DI FITTO
«Le dimissioni di Raffaele Fitto sono la conseguenza naturale della situazione creatasi in Puglia: competitore nominale in questa campagna elettorale è stato Rocco Palese ma il protagonista reale è stato Raffaele Fitto». Lo afferma il coordinatore regionale di Sinistra ecologia e libertà, Nicola Fratoianni, commentando la decisione del ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, di dimettersi dall’incarico dopo la sconfitta del candidato del centrodestra in Puglia, Rocco Palese. «La sconfitta clamorosa di Raffaele Fitto mi pare che preveda - afferma Fratoianni - le possibili dimissioni». «Ci auguriamo che questa scelta - continua Fratoianni - segni la fine di una stagione nella quale la battaglia politica è stata concepita come una punizione per il popolo pugliese da parte del governo nazionale».
ORE 16:18 - FITTO SI DIMETTE DA MINISTRO,
LO ZIO È IL NUOVO SINDACO DI MAGLIE
Le dimissioni di Raffaele Fitto da ministro per i Rapporti con le Regioni sono arrivate poche ore prima che lo zio, Antonio Fitto, venisse confermato alla carica di sindaco di Maglie (Lecce), la cittadina d’origine della famiglia. Antonio Fitto, candidato del centrodestra, è stato infatti rieletto con il 50,4% dei voti, surclassando l’avversario del centrosinistra, Raffaele Cesari, che si è fermato al 29,2%.
ORE 16:43 - POLI BORTONE, DIMISSIONI?
ABILE MOSSA DI UN PERDENTE
«Se volessimo essere buoni potremmo commentare le dimissioni del ministro Fitto dicendo che è il gesto di chi vuole assumersi le proprie responsabilità; se invece volessimo dare un più freddo giudizio politico dovremmo dire che questa sembra la abile mossa di chi prova ad anticipare una richiesta che gli sarebbe comunque arrivata di qui a poche ore». Lo afferma la sen.Adriana Poli Bortone (Io Sud).
«Dimettersi per Fitto - spiega in una nota - era il minimo che potesse fare di fronte alla terza sconfitta consecutiva: ha perso le regionali del 2005, ha perso le amministrative dello scorso anno, quando il centrodestra si è visto battere nei Comuni di Bari, Foggia e Taranto e nelle Province di Brindisi e Taranto, e ha perso oggi volendo imporre a tutti i costi il proprio pupillo sacrificando la causa di una alleanza politica con Udc e Io Sud, l’unica in grado di battere Vendola». «Le dimissioni di Fitto tuttavia - aggiunge la parlamentare - non sono sufficienti: dovrebbe seguire il suo esempio tutta la classe dirigente del Pdl, a partire dai 13 ex An firmatari della lettera contro di me, i quali sono corresponsabili della scelta del ministro di fare a meno di una parte rilevante dell’area moderata di questa regione». «Non si può escludere - conclude Poli Bortone - che le dimissioni siano oggi soltanto un atto di facciata, firmato con la segreta speranza che il presidente Berlusconi le respingerà: visto dall’esterno del Pdl, non sarebbe affatto un bel segnale, in un momento in cui è chiaro che c'è bisogno di rifondare i presupposti sui quali si fonda l'alternativa a Vendola».
ORE 17:01 - TATARELLA, FITTO PAGA SCELTE MIOPI
«Quello del ministro Fitto mi sembra un atto doveroso, oltre che una assunzione di responsabilità politicamente apprezzabile». Lo dichiara l’eurodeputato del Pdl Salvatore Tatarella. «Le scelte sbagliate del ministro di Maglie - spiega in una nota - imposte con prepotenza e con qualche furbizia a un riottoso e alla fine remissivo Silvio Berlusconi, hanno penalizzato innanzitutto la Puglia, ma hanno anche tolto al centrodestra la grande soddisfazione di uno storico sorpasso: il conto finale del 7 a 6 sarebbe stato un trionfo: il 6 a 7 è pur sempre un successo, ma se un po' di amaro ci resta in bocca dobbiamo dire grazie solo a Raffaele Fitto».
«Se invece di obbedire a un miope e personale calcolo di potere personale - prosegue Tatarella - Fitto avesse accolto il paterno consiglio di Silvio Berlusconi di candidare Adriana Poli Bortone, allargando l’alleanza anche all’Udc, oggi staremmo festeggiando la vittoria del centrodestra anche in Puglia e Nichi Vendola, invece di una nuova icona della sinistra nazionale, sarebbe solo un ex presidente di Regione, sconfitto al pari dei suoi colleghi meridionali di Calabria e Campania: sommando i voti ottenuti dalla Poli e da Rocco Palese, Vendola sarebbe stato nettamente battuto». «Così - conclude Tatarella - per quanto gli va dato merito per le dimissioni e la assunzione di responsabilità, questo atto non esaurisce la necessità che in Puglia si apra immediatamente un dibattito per ridisegnare scelte politiche e classe dirigente del Pdl».
ORE 17:55 - DI PIETRO, VEDREMO
SE SONO VERE DIMISSIONI
Antonio Di Pietro non crede alle dimissioni del ministro Raffaele Fitto. E parlando alla Camera con i giornalisti spiega: «Le voglio vedere davvero se arrivano. Nel centrodestra ho assistito tante volte a dimissioni del giorno prima e ritiro il giorno dopo...».

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