mercoledì 24 marzo 2010

IL RAPPORTO DEI RADICALI: "QUESTA CAMERA COSTA TROPPO" - VISITA L'ELENCO DEI CONTI SEGRETI

E mettono online la lista
degli affitti e dei fornitori
Di Alberto Custodero
24 Marzo 2010
Tratto dal Sito Internet
www.repubblica.it
Gli affitti pagati dalla Camera dei Deputati sono saliti da 30 milioni del 2007 ai 46,5 milioni nel 2010. La denuncia è del segretario dei Radicali Italiani, Mario Staderini, che ora chiede "a questa impennata dei costi risposte precise da parte della Camera". A scoprire che il 45 per cento dei costi di Montecitorio è affidato alla società Milano 90 del costruttore romano Scarpellini è stata la deputata Rita Bernardini, che è stata costretta a ricorrere allo sciopero della fame, nelle settimanse scorse, per farsi consegnare dal presidente Gianfranco Fini l'elenco dei fornitori.
"Mi giunge notizia - dichiara l'onorevole Bernardini - che l'amministrazione della Camera nei giorni scorsi fosse molto preoccupata della nostra "operazione trasparenza" e che addirittura avesse pensato di far annullare - cosa mai avvenuta prima - la nostra conferenza stampa". I numeri di Montecitorio, dalle consulenze alle forniture, ai contratti (anticipati da Repubblica il 17 febbraio 2010), sono ora pubblicati online sul sito dei radicali
boninopannella.it/trasparenza
È impossibile - ha commentato il leader radicale Marco Pannella - che dallo studio di questa storia non venga fuori roba da codice penale. Lo dico come previsione".
Altra questione sollevata dai radicali è quella relativa alla convenzione stipulata da Montecitorio con lo studio diagnostico Pantheon srl per alcune prestazioni sanitarie. La Bernardini in una lettera al segretario generale e ai questori ha chiesto chiarimenti sulla vicenda, visto che il centro non è incluso nell'elenco dei fornitori della Camera a bilancio per il 2010. Si tratta, però, ha spiegato il segretario generale, di una convenzione che non risulta in quanto stipulata dalla Camera per conto del "Fondo di solidarietà" fra gli onorevoli deputati. E' insomma coperto dalla cassa per la quale i parlamentari versano 800 euro al mese e non comporta dunque oneri aggiuntivi per la Camera. "Dire che non ci sono oneri aggiuntivi - attacca però la Bernardini - è una affermazione perlomeno bizzarra: da dove escono i contributi che versano obbligatoriamente i deputati se non dai fondi della Camera?
Naturalmente, fra le nostre prossime iniziative, ci sarà quella di rendere trasparente la gestione di questo fondo". Anche perché, attacca la radicale, tra le prestazioni rimborsate ai deputati e ai loro familiari ("compresi i conviventi...") ci sono voci come la shiatsuterapia (fino a 75 euro); il massaggio sportivo (50 euro) o ancora la cura del sonno (516,46 euro); la balneoterapia (plafond annuo di 1.860 euro) o la psichiatria e la psicoterapia (fino a 3.100 euro annui) mentre "nella lettera che ci hanno mandato è saltata la pagina 8 che, secondo l'indice, riguarda la chirurgia plastica...".
"Open Camera"
I conti segreti della Camera dei Deputati resi "liberi"

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http://servizi.radicalparty.org/freshinstall/cameraspese/tutte

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