Il conduttore di Annozero ha partecipato con Lerner, Floris, Dandini e Gruber al dibattito di Repubblica Tv.
"Venerdì potremo vedere se c'è stato un fatto nuovo"
E intanto arriva il monito dell'Agcom: più politica nelle trasmissioni tv
Tratto dal Sito Internet
www.repubblica.it
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Michele Santoro, in collegamento telefonico con Repubblica Tv, sembra crederci: malgrado la chiusura del suo e degli altri programmi, malgrado il quadro che emerge dalle ultime intercettazioni, malgrado la mancanza di approfondimento politico proprio alla vigilia di un test elettorale importante, un segnale forte contro il bavaglio lo si può ancora dare. Grazie al test di dopodomani, alla partecipazione più o meno massiccia - via radio, televisione o internet - all'evento Raiperunanotte che lui ha organizzato al Paladozza di Bologna: "Non trascurerei l'impatto di questo nostro piccolo appuntamento - dice il conduttore - venerdì faremo i conti di quanto è successo la sera precedente. Se saremo riusciti a 'bucare' la censura, sarà un fatto completamente nuovo".
Una sorta di profezia che sembra più di una semplice speranza, anche se Santoro dice di non voler dire di più "per scaramanzia". Ed è con questo augurio che si conclude il dibattito di questo pomeriggio in diretta su Repubblica Tv: condotto da Giovanni Valentini con Annalisa Cuzzocrea, vede la partecipazione in studio di Gad Lerner e Giovanni Floris, e i collegamenti telefonici - oltre che col conduttore di Annozero - con Lilli Gruber e Serena Dandini. Repubblica Tv, ricordiamolo, è anche tra i canali che seguiranno in diretta la manifestazione di Bologna: dalle 21 di giovedì, sul digitale o sul web.
E intanto, oggi, arriva la notizia che l'Agcom lancia un un nuovo richiamo a tutte le emittenti nazionali "ad assicurare la più ampia ed equilibrata presenza e possibilità di espressione a tutte le liste" in corso per le Regionali, e l'invito a dare spazio nei programmi di informazione, innanzi tutto nei tg, ai "temi politico-elettorali". Un intervento che, a tre giorni dal silenzio elettorale, appare un po' tardivo.
Come dimostra il dibattito che si svolge oggi nei nostri studi televisivi. Un approfondimento a più voci da cui emerge un'analisi dura dello stato delle cose. "Questa censura pubblica è un precedente vergognoso - dice ad esempio Lerner - e temo sia l'annuncio di operazioni di censura che si faranno ancora. Potrebbero prenderci gusto: ci hanno provato per vedere l'effetto che fa". Quanto al possibile effetto di questa operazione di bavaglio all'informazione sul voto di domenica e lunedì prossimi, Floris lo nega: "Ma ci sarà un momento in cui tutte queste scivolate verranno pagate", dice. Poi difende la Rai dalle critiche: "Se se ne va resta solo Mediaset", ricorda.
La Gruber ricorda invece che il problema è a monte, che in Italia "esiste un'anomalia grossa come una casa che è il conflitto di interessi: negarlo come fanno adesso provoca una situazione surreale". Mentre la Dandini, anche lei nel mirino del premier come dimostrano le intercettazioni, sottolinea come "non si riesca a far capire che il pluralismo nella tv pubblica è il motivo per cui si paga il canone.
Poi tocca a Santoro. Che rivendica con orgoglio il suo "essere fazioso, dato che in Italia sono tutti obiettivi, ci sarà pure qualcuno che deve svolgere il ruolo del fazioso". Il conduttore di Annozero sostiene che il segnale della chiusura dei programmi è rivolto perfino a trasmissioni come Porta a porta: "è un modo per ribadire la legge del più forte, per chiudere in un recinto anche l'autonomia di Bruno Vespa". Infine, l'invito a partecipare, virtualmente, all'evento di giovedì. A cui ci saranno anche Floris e Lerner.
Una sorta di profezia che sembra più di una semplice speranza, anche se Santoro dice di non voler dire di più "per scaramanzia". Ed è con questo augurio che si conclude il dibattito di questo pomeriggio in diretta su Repubblica Tv: condotto da Giovanni Valentini con Annalisa Cuzzocrea, vede la partecipazione in studio di Gad Lerner e Giovanni Floris, e i collegamenti telefonici - oltre che col conduttore di Annozero - con Lilli Gruber e Serena Dandini. Repubblica Tv, ricordiamolo, è anche tra i canali che seguiranno in diretta la manifestazione di Bologna: dalle 21 di giovedì, sul digitale o sul web.
E intanto, oggi, arriva la notizia che l'Agcom lancia un un nuovo richiamo a tutte le emittenti nazionali "ad assicurare la più ampia ed equilibrata presenza e possibilità di espressione a tutte le liste" in corso per le Regionali, e l'invito a dare spazio nei programmi di informazione, innanzi tutto nei tg, ai "temi politico-elettorali". Un intervento che, a tre giorni dal silenzio elettorale, appare un po' tardivo.
Come dimostra il dibattito che si svolge oggi nei nostri studi televisivi. Un approfondimento a più voci da cui emerge un'analisi dura dello stato delle cose. "Questa censura pubblica è un precedente vergognoso - dice ad esempio Lerner - e temo sia l'annuncio di operazioni di censura che si faranno ancora. Potrebbero prenderci gusto: ci hanno provato per vedere l'effetto che fa". Quanto al possibile effetto di questa operazione di bavaglio all'informazione sul voto di domenica e lunedì prossimi, Floris lo nega: "Ma ci sarà un momento in cui tutte queste scivolate verranno pagate", dice. Poi difende la Rai dalle critiche: "Se se ne va resta solo Mediaset", ricorda.
La Gruber ricorda invece che il problema è a monte, che in Italia "esiste un'anomalia grossa come una casa che è il conflitto di interessi: negarlo come fanno adesso provoca una situazione surreale". Mentre la Dandini, anche lei nel mirino del premier come dimostrano le intercettazioni, sottolinea come "non si riesca a far capire che il pluralismo nella tv pubblica è il motivo per cui si paga il canone.
Poi tocca a Santoro. Che rivendica con orgoglio il suo "essere fazioso, dato che in Italia sono tutti obiettivi, ci sarà pure qualcuno che deve svolgere il ruolo del fazioso". Il conduttore di Annozero sostiene che il segnale della chiusura dei programmi è rivolto perfino a trasmissioni come Porta a porta: "è un modo per ribadire la legge del più forte, per chiudere in un recinto anche l'autonomia di Bruno Vespa". Infine, l'invito a partecipare, virtualmente, all'evento di giovedì. A cui ci saranno anche Floris e Lerner.
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