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Chiusa la legislatura della Regione Puglia con l’approvazione della legge omnibus, prosegue la campagna elettorale dei candidati alla presidenza e al consiglio regionale. «Vendola ha cominciato da Taranto il suo consueto tour elettorale nelle Asl negli ospedali pugliesi per descrivere la Puglia che non c'è», afferma in una nota il capogruppo di Fi-Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, candidato per il centrodestra alle prossime regionali, parlando del presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola, candidato per il centro sinistra all’appuntamento del 28 e 29 marzo. «Chiacchiere e bugie - afferma Palese - continuano indecorosamente ad essere raccontate ai cittadini, ai pazienti, agli operatori sanitari e per l’ennesima volta Asl e ospedali vengono trasformati in palchi da comizio dal presidente candidato».
«Vendola o va vendendo la sua Puglia inesistente oppure si vende la fontana di Trevi come per la legge sull'Ilva che, pur essendo stata proposta dal suo governo - continua Palese - è stata votata anche da noi ed è stata per giunta “aggiustata” dal Governo nazionale». «Se così non fosse stato, oggi l’Ilva starebbe per chiudere, e oggi Vendola - aggiunge Palese - starebbe spiegando a Taranto che 20mila persone sono senza lavoro». «In questa campagna elettorale consigliamo a Vendola - conclude Palese - di risparmiarsi tour e visite nelle Asl e negli ospedali; potrebbero creargli imbarazzo, sovrapporsi ad altre visite e costringerlo poi a parlare di tutto tranne che di sanità».
«Avevamo appena finito di degustare la quotidiana, bella poesia di Vendola sulla necessità di staccare la sanità dalla politica, che ci giungevano gli echi trionfalistici della sua visita elettorale», ha ironizzato il consigliere regionale An-Pdl, Pietro Lospinuso.
Intanto, è stata convocata per lunedì l’assemblea regionale del Pd della Puglia. Restando al Partito democratico, confusione sulla candidatura di Alessandro Emiliano, fratello del presidente del Pd regionale e sindaco di Bari Michele Emiliano. Nel pomeriggio il segretario del Pd pugliese Sergio Blasi si era detto soddisfatto per la disponibilità espressa da Alessandro Emiliano a candidarsi per il Pd alle regionali». In serata però il fratello del sindaco ha precisato: «Pur ringraziando Blasi per aver proposto la mia candidatura, ribadisco la mia indisponibilità a candidarmi».
«La legislatura retta da Nichi Vendola si è chiusa sotto un segnale positivo per i cittadini pugliesi », è infine il commento del consigliere regionale Michele Ventricelli portavoce nel consiglio di Sinistra ecologia e libertà.
ORE 14:15 - FRANCESCHINI, VENDOLA NOSTRO DIRIGENTE? MAGARI
«Magari, magari»: così Dario Franceschini, in un’intervista ha risposto alla domanda se immaginasse in futuro l’attuale governatore della Puglia come dirigente del Pd. «Vendola - ha osservato Franceschini - viene da una storia di sinistra, ha una cultura di governo. D’altra parte l'esperienza di Sinistra e Libertà, è ricca di persone di valore, è dentro un grande campo progressista». «Il partito che ho in mente io - ha proseguito - ha dentro l'esperienza di Rutelli e quella di Mussi e Vendola. Il problema è se vogliamo continuare un percorso di frazionamento o vogliamo costruire una grande area, in cui poi chi guida fa sintesi. Io credo che le porte del Pd debbano restare aperte. Questo vale anche per Di Pietro».
ORE 14:35 - PALESE, CON VENDOLA 5 ANNI DI DIRITTI NEGATI
«Cinque anni di diritti negati e privilegi di pochi. Altro che Primavera dei diritti». Così, secondo il capogruppo di Fi-Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia nella competizione elettorale di marzo, si sintetizza l'amministrazione di centrosinistra di Nichi Vendola (Sel). Lo dice a proposito di «notizie preoccupanti per le tasche dei pugliesi» pubblicate su quotidiani locali.
«La giunta Vendola - dice Palese - revoca l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione della nuova sede unica della Regione, dopo 5 anni di ritardi e pasticci su una procedura già ampiamente avviata da noi e sulla quale anche un’azienda aveva più volte consigliato correzioni e adeguamento del progetto alle norme antisismiche. Sono andati avanti con ostinazione e adesso sono stati costretti ad annullare tutto generando danni e contenziosi che saranno pagati con i soldi dei pugliesi». «Al danno la beffa: sulla stessa pagina - continua Palese - leggiamo un singolare 'avviso pubblico' con cui la Regione cerca frettolosamente un immobile di almeno 2mila metri quadri da prendere in affitto. Quanto dura l’avviso? 8 giorni!». «Scommettiamo - dice Palese - che non si tratta tanto di avviso pubblico, ma di qualcuno già messo sull'avviso?». «Fino all’ultimo giorno dell’impero - conclude - il governo Vendola sfrutta il potere per sperperare denaro pubblico in operazioni incoscienti, costose, opache. Clientele e sperperi fino all’ultimo giorno di governo del cantastorie Vendola».
ORE 15:05 - VENDOLA, SULL'IMMIGRAZIONE NO A LEGGI PARAFASCITE
«La Regione Puglia oppone un forte 'no' alle norme parafasciste di ispirazione anticostituzionale messe a punto dal Governo in tema di immigrazione»: lo ha detto il governatore Nicki Vendola commentando, a margine della presentazione della manifestazione culturale 'Primavera dei diritti', la recente decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge della Regione Puglia sull“integrazione degli immigratì perchè, tra l’altro, «avrebbe esteso anche ai clandestini gli interventi per gli immigrati».
ORE 15:30 VENDOLA, CI BATTEREMO CONTRO IL NUCLEARE
«Impugneremo anche questo decreto e lo dico sottolineando la straordinaria ipocrisia di una destra che è compattamente nuclearista a Roma e che poi articola regione per regione il suo 'no' al nucleare». È quanto ha riferito oggi a Roma il governatore della Puglia Nichi Vendola, relativamente alla decisione del governo di impugnare una legge regionale sul nucleare.
«E' una gigantesca ipocrisia legata al fatto che ora all’esecutivo non resta altro che 'passare a nuttata', vale a dire superare la data delle elezioni regionali per poi regalare la sorpresa del nulla di fatto. Tra l’altro questo governo è, a chiacchiere, il più federalista della storia italiana, nei comportamenti invece è stato capace di ripristinare un forte centralismo, persino di carattere autoritario». In termini di produzione di energia, ha ricordato Vendola, «al momento la Puglia è la Regione che dà il maggior contributo al bilancio energetico nazionale, visto che regaliamo all’Italia l’87% dell’energia che produciamo; e siccome in questi anni di mio governo - ha concluso - siamo diventati i primi produttori italiani di energia solare ed eolica, vorremmo sederci con chi di dovere al tavolo della discussione e spiegare per esempio che una battaglia per il risparmio energetico vale più di avariate centrali nucleari.
Chiusa la legislatura della Regione Puglia con l’approvazione della legge omnibus, prosegue la campagna elettorale dei candidati alla presidenza e al consiglio regionale. «Vendola ha cominciato da Taranto il suo consueto tour elettorale nelle Asl negli ospedali pugliesi per descrivere la Puglia che non c'è», afferma in una nota il capogruppo di Fi-Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, candidato per il centrodestra alle prossime regionali, parlando del presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola, candidato per il centro sinistra all’appuntamento del 28 e 29 marzo. «Chiacchiere e bugie - afferma Palese - continuano indecorosamente ad essere raccontate ai cittadini, ai pazienti, agli operatori sanitari e per l’ennesima volta Asl e ospedali vengono trasformati in palchi da comizio dal presidente candidato».
«Vendola o va vendendo la sua Puglia inesistente oppure si vende la fontana di Trevi come per la legge sull'Ilva che, pur essendo stata proposta dal suo governo - continua Palese - è stata votata anche da noi ed è stata per giunta “aggiustata” dal Governo nazionale». «Se così non fosse stato, oggi l’Ilva starebbe per chiudere, e oggi Vendola - aggiunge Palese - starebbe spiegando a Taranto che 20mila persone sono senza lavoro». «In questa campagna elettorale consigliamo a Vendola - conclude Palese - di risparmiarsi tour e visite nelle Asl e negli ospedali; potrebbero creargli imbarazzo, sovrapporsi ad altre visite e costringerlo poi a parlare di tutto tranne che di sanità».
«Avevamo appena finito di degustare la quotidiana, bella poesia di Vendola sulla necessità di staccare la sanità dalla politica, che ci giungevano gli echi trionfalistici della sua visita elettorale», ha ironizzato il consigliere regionale An-Pdl, Pietro Lospinuso.
Intanto, è stata convocata per lunedì l’assemblea regionale del Pd della Puglia. Restando al Partito democratico, confusione sulla candidatura di Alessandro Emiliano, fratello del presidente del Pd regionale e sindaco di Bari Michele Emiliano. Nel pomeriggio il segretario del Pd pugliese Sergio Blasi si era detto soddisfatto per la disponibilità espressa da Alessandro Emiliano a candidarsi per il Pd alle regionali». In serata però il fratello del sindaco ha precisato: «Pur ringraziando Blasi per aver proposto la mia candidatura, ribadisco la mia indisponibilità a candidarmi».
«La legislatura retta da Nichi Vendola si è chiusa sotto un segnale positivo per i cittadini pugliesi », è infine il commento del consigliere regionale Michele Ventricelli portavoce nel consiglio di Sinistra ecologia e libertà.
ORE 14:15 - FRANCESCHINI, VENDOLA NOSTRO DIRIGENTE? MAGARI
«Magari, magari»: così Dario Franceschini, in un’intervista ha risposto alla domanda se immaginasse in futuro l’attuale governatore della Puglia come dirigente del Pd. «Vendola - ha osservato Franceschini - viene da una storia di sinistra, ha una cultura di governo. D’altra parte l'esperienza di Sinistra e Libertà, è ricca di persone di valore, è dentro un grande campo progressista». «Il partito che ho in mente io - ha proseguito - ha dentro l'esperienza di Rutelli e quella di Mussi e Vendola. Il problema è se vogliamo continuare un percorso di frazionamento o vogliamo costruire una grande area, in cui poi chi guida fa sintesi. Io credo che le porte del Pd debbano restare aperte. Questo vale anche per Di Pietro».
ORE 14:35 - PALESE, CON VENDOLA 5 ANNI DI DIRITTI NEGATI
«Cinque anni di diritti negati e privilegi di pochi. Altro che Primavera dei diritti». Così, secondo il capogruppo di Fi-Pdl alla Regione Puglia, Rocco Palese, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Puglia nella competizione elettorale di marzo, si sintetizza l'amministrazione di centrosinistra di Nichi Vendola (Sel). Lo dice a proposito di «notizie preoccupanti per le tasche dei pugliesi» pubblicate su quotidiani locali.
«La giunta Vendola - dice Palese - revoca l’aggiudicazione dei lavori di realizzazione della nuova sede unica della Regione, dopo 5 anni di ritardi e pasticci su una procedura già ampiamente avviata da noi e sulla quale anche un’azienda aveva più volte consigliato correzioni e adeguamento del progetto alle norme antisismiche. Sono andati avanti con ostinazione e adesso sono stati costretti ad annullare tutto generando danni e contenziosi che saranno pagati con i soldi dei pugliesi». «Al danno la beffa: sulla stessa pagina - continua Palese - leggiamo un singolare 'avviso pubblico' con cui la Regione cerca frettolosamente un immobile di almeno 2mila metri quadri da prendere in affitto. Quanto dura l’avviso? 8 giorni!». «Scommettiamo - dice Palese - che non si tratta tanto di avviso pubblico, ma di qualcuno già messo sull'avviso?». «Fino all’ultimo giorno dell’impero - conclude - il governo Vendola sfrutta il potere per sperperare denaro pubblico in operazioni incoscienti, costose, opache. Clientele e sperperi fino all’ultimo giorno di governo del cantastorie Vendola».
ORE 15:05 - VENDOLA, SULL'IMMIGRAZIONE NO A LEGGI PARAFASCITE
«La Regione Puglia oppone un forte 'no' alle norme parafasciste di ispirazione anticostituzionale messe a punto dal Governo in tema di immigrazione»: lo ha detto il governatore Nicki Vendola commentando, a margine della presentazione della manifestazione culturale 'Primavera dei diritti', la recente decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge della Regione Puglia sull“integrazione degli immigratì perchè, tra l’altro, «avrebbe esteso anche ai clandestini gli interventi per gli immigrati».
ORE 15:30 VENDOLA, CI BATTEREMO CONTRO IL NUCLEARE
«Impugneremo anche questo decreto e lo dico sottolineando la straordinaria ipocrisia di una destra che è compattamente nuclearista a Roma e che poi articola regione per regione il suo 'no' al nucleare». È quanto ha riferito oggi a Roma il governatore della Puglia Nichi Vendola, relativamente alla decisione del governo di impugnare una legge regionale sul nucleare.
«E' una gigantesca ipocrisia legata al fatto che ora all’esecutivo non resta altro che 'passare a nuttata', vale a dire superare la data delle elezioni regionali per poi regalare la sorpresa del nulla di fatto. Tra l’altro questo governo è, a chiacchiere, il più federalista della storia italiana, nei comportamenti invece è stato capace di ripristinare un forte centralismo, persino di carattere autoritario». In termini di produzione di energia, ha ricordato Vendola, «al momento la Puglia è la Regione che dà il maggior contributo al bilancio energetico nazionale, visto che regaliamo all’Italia l’87% dell’energia che produciamo; e siccome in questi anni di mio governo - ha concluso - siamo diventati i primi produttori italiani di energia solare ed eolica, vorremmo sederci con chi di dovere al tavolo della discussione e spiegare per esempio che una battaglia per il risparmio energetico vale più di avariate centrali nucleari.
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