Comunicato del 10 Febbraio 2010
Tratto dal Sito Internet
www.puglia.antoniodipietro.it
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«Registriamo che il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo sulla questione del nucleare: una decisione che, ancora una volta, ignora completamente la posizione in merito delle regioni, che non tiene conto del fatto che numerose regioni italiane, tra cui la Puglia, hanno apertamente dichiarato di non volere centrali nucleari sul proprio territorio. Per tutta risposta alle regione è stato impedito di rappresentare le proprie posizioni. Una decisione che oltre a mettere a repentaglio la salute e la sicurezza dei cittadini, mette in forte imbarazzo il candidato del centrodestra alla presidenza della regione Puglia. Ci chiediamo che ruolo svolga il Ministro Fitto, se difende gli interessi della Puglia e dei pugliesi. Se durante il consiglio dei ministri si accorge che questo governo calpesta la dignità anche dei suoi elettori.».
A dichiararlo è l’on. Pierfelice Zazzera, coordinatore regionale dell’Italia dei Valori Puglia.
«La stranezza di questa decisione è che comunque il governo continua a tenere nascosta la mappa dei siti ovviamente per una questione esclusivamente elettorale. Noi dell’Italia dei Valori abbiamo le idee chiare: non vogliamo il nucleare. Noi non siamo disposti a barattare la sicurezza e la salute dei cittadini con un presunto sviluppo del settore energetico. Siamo convinti che le politiche energetiche in Italia debbano passare per le fonti rinnovabili che - prosegue il deputato - rappresentano la migliore sintesi tra le esigenze di sviluppo e la tutela del territorio e dell’ambiente».
«Il nostro compito, per opporci a questa decisione, sarà quello di girare il territorio, di informare i cittadini sullo scempio ambientale che il Governo centrale, con la connivenza silenziosa dei dirigenti politici locali del centrodestra, sta tentando di fare sulla nostra regione.
Da questo fine settimana saremo presenti con i gazebo per il NO AL NUCLEARE nelle piazze dei capoluoghi di provincia per iniziare questa opera di informazione e per chiedere ai pugliesi una rivolta civile contro questo governo»
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