L'atto con cui la giunta regionale della Basilicata ha vietato l’installazione di centrali nucleari e lo stoccaggio di rifiuti rappresenta “una scelta politica precisa, che muove dalla necessità dello sviluppo di energie rinnovabili e dal rispetto dell’ambiente”, mentre la decisione del governo di impugnare questo provvedimento è “un atto di prepotenza, anche perchè, secondo la Costituzione, si tratta di una materia concorrente tra Stato e Regioni”.
Lo ha detto, in una nota, il segretario generale regionale della Cgil, Antonio Pepe, secondo cui il sindacato “ha da tempo intrapreso una battaglia decisa contro il nucleare e contro le decisioni del governo, che pensa di mandare avanti un programma di sviluppo energetico obsoleto e pericoloso, a tappe forzate, contro le Regioni ed escludendo dalle decisioni gli enti locali”.
Il nucleare, ha evidenziato Pepe, “è una scelta sbagliata, costosa e dannosa, e sottrae risorse da investire nelle fonti energetiche rinnovabili”.
Lo ha detto, in una nota, il segretario generale regionale della Cgil, Antonio Pepe, secondo cui il sindacato “ha da tempo intrapreso una battaglia decisa contro il nucleare e contro le decisioni del governo, che pensa di mandare avanti un programma di sviluppo energetico obsoleto e pericoloso, a tappe forzate, contro le Regioni ed escludendo dalle decisioni gli enti locali”.
Il nucleare, ha evidenziato Pepe, “è una scelta sbagliata, costosa e dannosa, e sottrae risorse da investire nelle fonti energetiche rinnovabili”.
Nessun commento:
Posta un commento