domenica 28 febbraio 2010

SPECIALE / LA SVOLTA DELL'OMICIDIO BASILE (37) - ACCUSE INFAMANTI DI PEDOFILIA AL PRETE: LUI DENUNCIA

Don Stefano Rocca di Ugento
ha ricevuto alcune missive
con scritte contro di lui,
poco dopo essere stato ascoltato
in Procura sul caso dell'omicidio Basile.
Tramite il suo legale ha sporto denuncia
27 Febbraio 2010
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
Ultimo clamoroso colpo di scena ad Ugento. Accuse di pedofilia e di omosessualità sono state rivolte, tramite una missiva anonima al parroco Don Stefano Rocca, sempre in prima fila quando si trattava di invitare la collettività a rompere il silenzio sull’omicidio di Peppino Basile. Questa mattina il parroco ha trovato all’interno della cassetta postale della chiesa un plico anonimo. Al suo interno vi erano delle fotocopie di alcuni fogli di giornale. Si trattava di un articolo del periodico “Panorama” del giugno scorso, riguardante un richiamo del Papa riguardo gli scandali che hanno visto coinvolti preti per abusi, pedofilia, omosessualità e concubinato.
A margine una scritta in stampatello “Vale anche per te… don Stefano Rocca”. Un altro servizio è stato preso dal quotidiano “Il Giornale”, dove Sua Santità afferma che i gay non possono prendere i voti. Anche qui, un’altra scritta inquietante “Noi ragazzi non abbiamo dimenticato!!!! Sconterai le tue malefatte!”. Angosciato, la prima cosa che ha fatto don Stefano è stata presentarsi insieme al suo legale, l’avvocato Silvio Caroli, presso la caserma dei carabinieri di Taurisano per sporgere denuncia. C’è però una circostanza che lascia pensare: la busta è stata spedita giovedì scorso, cioè un giorno prima che il parroco venisse ascoltato dai pubblici ministeri Simona Filoni e Giovanni De Palma, che stanno indagando sull’omicidio Basile.
Ieri don Stefano è stato interrogato per cinque ore dagli inquirenti, che hanno cercato ulteriori conferme relative all’ipotesi accusatoria, chiarendo anche alcune circostanze addotte dalla difesa. Può darsi che si tratti due episodi senza alcun collegamento, ma a priori non si può escludere neanche il contrario. Saranno le indagini a stabilirlo. Non è la prima volta che don Stefano viene preso di mira, nel corso delle indagini per l’omicidio è stato raggiunto addirittura da minacce di morte. Anche dopo l’arresto dei Colitti, nonno e nipote, ritenuti presunti assassini dell’ex consigliere provinciale, i colpi di scena ad Ugento continuano senza sosta.
L. C.

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