giovedì 18 febbraio 2010

SPECIALE / LA SVOLTA DELL'OMICIDIO BASILE (34) - NUOVO COLPO DI SCENA: LA BIMBA RICONOSCE I COLITTI

Il secondo incidente probatorio
nel Tribunale dei minori di Lecce.
La piccola testimone
ha visto immagini televisive
con le foto di nonno e nipote.
"Hanno dato le botte a Peppino"
17 Febbraio 2010
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
“Sono loro che hanno dato le botte a Peppino”. Poche parole di una bimba di 6 anni, lo scenario cambia per l’ennesima volta, e, facile a preventivarsi, apre lo squarcio per lo scatenarsi di un turbine di polemiche. Tant’è: per ora le ipotesi investigative reggono. La piccola supertestimone, che nel corso del primo incidente probatorio non aveva rivelato i nomi dei due presunti assassini di Giuseppe Basile (Peppino com’era conosciuto da tutti, ad Ugento), il consigliere comunale e provinciale di Idv assassinato a coltellate il 15 giugno del 2008, al secondo tentativo (la richiesta era stata formulata e dalla Procura del minori e accolta dal questa mattina ha indicato apertamente in nonno e nipote, Vittorio e Vittorio Luigi Colitti, di 69 e 19 anni, vicini di casa della vittima, coloro i quali avrebbero infierito (secondo le ricostruzioni degli investigatori, uno l’avrebbe tenuto e l’altro avrebbe affondato la lama).
L’esame della bimba è durato non più di trenta minuti, e si è svolto all’interno del Tribunale dei minori alla presenza del pubblico ministero Simona Filoni, del gip Cinzia Vergine e della mamma della piccola. Presenti anche i difensori di Vittorio Luigi Colitti, gli avvocati Francesca Conte e Roberto Bray, che fin da subito si sono opposti con fermezza all’esame della bimba. Che a loro dire sarebbe illegittimo, poiché il suo svolgimento non sarebbe giustificato da alcune necessità processuale. I difensori hanno anche presentato una lista di domande da sottoporre alla teste, tese a chiarire alcune affermazioni fatte in relazione ai fatti accaduti il 15 giugno, ma niente. Nella stanza dove si è svolto l’esame è stata esclusa anche la consulente di parte, la psicologa Laura Volpini, la quale ha già affermato che le dichiarazioni della bimba non sarebbero attendibili a causa dei forti condizionamenti a cui la stessa è stata sottoposta dall’ambiente esterno. Nonostante tutto, la piccola in quella stanza è entrata.
Ha visto le immagini e li ha riconosciuti. A differenza di quanto accaduto il 23 dicembre scorso, stavolta sono state esibite immagini televisive del corteo in favore dei due Colitti, svoltosi il 22 dicembre per opera di un comitato sorto a loro favore e dove erano mostrate le foto dei volti, oltre a ritagli dei giornali. Prima avrebbe detto chi erano, ossia il nonno ed il fratello del suo amichetto Luca; poi, l’affermazione più importante: “Sono loro che hanno dato le botte a Peppino”. E’ inutile però negare che queste affermazioni siano in piena contraddizione con quanto riferito nel corso del primo ascolto, quando la bimba ha detto di non aver mai visto gli assassini di Basile né prima né dopo l’omicidio. E adesso? La difesa intanto si dice pronta alla battaglia. Gli avvocati hanno annunciato che faranno ricorso al Garante dell’infanzia poiché, a loro dire, la bambina sarebbe stata strumentalizzata. E per questo ritengono che l’ascolto odierno sia inutilizzabile.
L. C.

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