Martedì 23 febbraio 2010Tratto dal Sito Internet
www.idvlecce.com
Occorre ottimizzare l’assistenza ai malati, con una programmazione a 360 gradi che tenga conto delle richieste, spesso taciute e ignorate, della gente comune. Di chi, insomma, si affaccia alla sanità pubblica senza “padrini” e, per questo, è costretto a interminabili e pericolose attese.
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Occorre ottimizzare l’assistenza ai malati, con una programmazione a 360 gradi che tenga conto delle richieste, spesso taciute e ignorate, della gente comune. Di chi, insomma, si affaccia alla sanità pubblica senza “padrini” e, per questo, è costretto a interminabili e pericolose attese.
Mi fa piacere oggi constatare l’impegno profuso da Leoluca Orlando e dagli altri componenti della commissione parlamentare d’inchiesta, nell’occuparsi anche dei pugliesi, con la loro duplice visita al Policlinico di Bari e alla Asl di Barletta. E personalmente condivido quanto dichiarato dall’assessore alla Salute, Tommaso Fiore sulla necessità di migliorare e intensificare i rapporti fra Università degli studi e Regione Puglia, per una “modernizzazione del Policlinico”, ma, aggiungo, soprattutto per garantire un’assistenza di qualità alla domanda crescente. Errori sanitari che diventano materia di giudici e intere famiglie comodamente sistemate sugli scranni dei potenti, in un sistema incancrenito di baronie: io dico “basta” con tutto questo, il malato, il cittadino comune ha diritto alla salute ed è compito di chi governa assicurarlo.
E allora, ecco che la formazione diventa fondamentale, imprescindibile, per raggiungere tale obiettivo. Nell’interesse di tutti voi e in difesa dalle solite logiche di partito.
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