venerdì 2 aprile 2010

VINCITORI E VINTI NELLA PUGLIA 2010 (28) - DIMISSIONI RESPINTE: RAFFAELE FITTO RIMANE

Silvio Berlusconi stesso,
nel consiglio dei ministri,
dove il politico magliese era assente,
ha comunicato il respingimento
delle dimissioni di Fitto:
la colpa della sconfitta sarebbe di molti
01 Aprile 2010
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
Raffaele Fitto resta al suo posto attuale di ministro degli affari regionali: come filtrato dalla fuga di notizie, già ieri sera, e da ambienti molto vicini al premier Berlusconi, dunque, le sue dimissioni sono state respinte nella riunione mattutina del consiglio dei ministri, a Palazzo Chigi. Il respingimento delle dimissioni di Fitto è stato comunicato al diretto interessato al telefono, che era assente nell’assise, ma collegato con la sala del Cdm. È stato lo stesso Silvio Berlusconi, a quanto si apprende, a proporre all’assemblea di ministri di non accettare le dimissioni, ottenendo l’applauso dei rappresentanti istituzionali dei singoli dicasteri.
Solo pochi minuti prima, il premier aveva analizzato quanto accaduto in Puglia, ribadendo la fondatezza della propria convinzione, ossia come la mancata convergenza del Pdl sul nome di Adriana Poli Bortone (candidata governatrice dell'Udc, caldeggiata dallo stesso premier) sia da imputare all’ex coordinatore regionale, ma non solo a lui, visto che il nome di Rocco Palese era stato sostenuto da tutti i consiglieri regionali in quota Pdl: pertanto, Berlusconi ha respinto le dimissioni di Fitto, nella consapevolezza che la responsabilità della cocente sconfitta pugliese, sia da condividere con tutti i dirigenti sul territorio.
Resta, tuttavia, la sensazione che il capitolo Puglia non sia arrivato all’epilogo: incombe il cosiddetto rimpastino di governo, con l’avvicendamento e la sostituzione di qualche ministro della squadra berlusconiana, e già nei prossimi giorni potrebbe riproporsi l’eventualità di una sostituzione dello stesso ministro. Insomma, le dimissioni di Fitto sono state respinte, ma la questione resta aperta e lo stesso politico magliese rimane nell’occhio del ciclone e sul banco degli imputati, per una ragione molto semplice: seppur in una fase difficile, dopo la batosta del 2005 alle regionali, il Cavaliere lo aveva premiato tre anni dopo con il riconoscimento ministeriale, che aveva anche l’obiettivo di dargli ulteriore peso sul territorio pugliese. Ma, a detta di molti dentro al Pdl che, in questi giorni, hanno manifestato l’opportunità di accogliere le dimissioni di Fitto, quest’ultimo, nonostante l’incarico di prestigio non ha dato prova della sua forza, riperdendo la regione, la questione rischia di riproporsi a breve. Ministro si, ma forse a tempo determinato e con un contratto a termine. Dopo Pasqua, probabilmente il quadro sarà più chiaro.

Nessun commento: