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«Il Consiglio dei Ministri ha respinto all’unanimità le dimissioni presentate dal Ministro per i rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. Il Presidente Berlusconi, pur apprezzando il gesto del Ministro Fitto, gli ha ribadito considerazione, stima e fiducia, confermandogli l'invito ad operare per il Governo. Le parole del Presidente sono state salutate da un lungo e caloroso applauso». È quanto si legge nel comunicato diffuso al termine del Cdm.
Dopo aver rassegnato le dimissioni - in seguito alla sconfitta del Pdl in Puglia - il ministro per gli Affari Regionali era assente dalla riunione del Consiglio dei ministri.
L'INTERESSATO
Dopo aver rassegnato le dimissioni - in seguito alla sconfitta del Pdl in Puglia - il ministro per gli Affari Regionali era assente dalla riunione del Consiglio dei ministri.
L'INTERESSATO
E' STATO INFORMATO TELEFONICAMENTE
Il respingimento delle dimissioni di Fitto è stato comunicato al diretto interessato al telefono. Il ministro degli Affari Regionali, che è rimasto a casa in Puglia, era infatti collegato con la sala del Cdm.
E’ stato Silvio Berlusconi, a quanto si apprende, a proporre al Consiglio di non accettare le dimissioni. Richiesta accolta dai ministri con un applauso.
Nei minuti precedenti, il Cavaliere aveva analizzato quanto successo in Puglia. Ha sottolineato come la mancata convergenza del Pdl sul nome di Adriana Poli Bortone (candidata governatrice dell’Udc, caldeggiata dallo stesso premier) sia da imputare all’ex coordinatore regionale, ma non solo a lui.
A sostenere il nome di Rocco Palese - poi sconfitto da Nichi Vendola - sono stati infatti tanti dentro il Pdl. La responsabilità della sconfitta, secondo l’analisi del premier, non può dunque essere imputata solo a Fitto. Da qui la decisione di respingerne le dimissioni.
POLI: ERA SOLTANTO UNA AMMUINA
"Era una cosa che ci aspettavamo tutti, sapevamo che sarebbe andata così. Si capiva bene che era soltanto una ammuina". Con questeparole Adriana Poli Bortone, candidata in Puglia con l’Udc contro NichiVendola e Rocco Palese alle ultime elezioni, commenta con Affaritaliani.it ladecisione del consiglio dei Ministri e del premier di respingere le dimissionidi Raffaele Fitto da ministro degli Affari Regionali.
DI PIETRO: DAL GOVERNO SOLITA MANFRINA
«Come volevasi dimostrare: da Berlusconi la solita manfrina per prendere in giro gli italiani e ripulirsi la coscienza». È il commento di Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, alla decisione del Consiglio dei Ministri e del Presidente del Consiglio di respingere le dimissioni del Ministro Fitto dopo la sconfitta del Pdl in Puglia. «E' il solito rito trito e ritrito. Infatti, quando nel centrodestra dicono una cosa - prosegue il leader Idv - bisogna aspettare sempre la smentita del giorno dopo. A proposito, Berlusconi non aveva proposto un ddl per combattere la corruzione, non permettendo ai condannati di candidarsi? Ma Berlusconi è a conoscenza dei candidati condannati ed eletti nelle sue liste? Ma certo che ne è a conoscenza».
Il respingimento delle dimissioni di Fitto è stato comunicato al diretto interessato al telefono. Il ministro degli Affari Regionali, che è rimasto a casa in Puglia, era infatti collegato con la sala del Cdm.
E’ stato Silvio Berlusconi, a quanto si apprende, a proporre al Consiglio di non accettare le dimissioni. Richiesta accolta dai ministri con un applauso.
Nei minuti precedenti, il Cavaliere aveva analizzato quanto successo in Puglia. Ha sottolineato come la mancata convergenza del Pdl sul nome di Adriana Poli Bortone (candidata governatrice dell’Udc, caldeggiata dallo stesso premier) sia da imputare all’ex coordinatore regionale, ma non solo a lui.
A sostenere il nome di Rocco Palese - poi sconfitto da Nichi Vendola - sono stati infatti tanti dentro il Pdl. La responsabilità della sconfitta, secondo l’analisi del premier, non può dunque essere imputata solo a Fitto. Da qui la decisione di respingerne le dimissioni.
POLI: ERA SOLTANTO UNA AMMUINA
"Era una cosa che ci aspettavamo tutti, sapevamo che sarebbe andata così. Si capiva bene che era soltanto una ammuina". Con questeparole Adriana Poli Bortone, candidata in Puglia con l’Udc contro NichiVendola e Rocco Palese alle ultime elezioni, commenta con Affaritaliani.it ladecisione del consiglio dei Ministri e del premier di respingere le dimissionidi Raffaele Fitto da ministro degli Affari Regionali.
DI PIETRO: DAL GOVERNO SOLITA MANFRINA
«Come volevasi dimostrare: da Berlusconi la solita manfrina per prendere in giro gli italiani e ripulirsi la coscienza». È il commento di Antonio Di Pietro, leader dell’Italia dei Valori, alla decisione del Consiglio dei Ministri e del Presidente del Consiglio di respingere le dimissioni del Ministro Fitto dopo la sconfitta del Pdl in Puglia. «E' il solito rito trito e ritrito. Infatti, quando nel centrodestra dicono una cosa - prosegue il leader Idv - bisogna aspettare sempre la smentita del giorno dopo. A proposito, Berlusconi non aveva proposto un ddl per combattere la corruzione, non permettendo ai condannati di candidarsi? Ma Berlusconi è a conoscenza dei candidati condannati ed eletti nelle sue liste? Ma certo che ne è a conoscenza».
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