mercoledì 21 aprile 2010

VINCITORI E VINTI NELLA PUGLIA 2010 (51) - LA NUOVA GIUNTA PUGLIESE: PIU' DONNE E MENO PD

Di Bepi Martellotta
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
I numeri del nuovo governo regionale sono pronti, le caselle sono già assegnate ai partiti, manca solo la firma finale del governatore sui nomi, oggetto delle trattative con la coalizione sino a domani (quando Idv e Federazione della Sinistra incontreranno il presidente). Nichi Vendola, nonostante la sua proclamazione sia slittata a lunedì prossimo e quella degli eletti sia ancora lontana, morde il freno sulle decisioni, onde lanciare quanto prima la squadra di governo che lo accompagnerà alla guida della Puglia e, probabilmente, alla corsa per la leadership del centrosinistra nel 2013. I tasselli ci sono tutti e, salvo sorprese dell’ultima ora (ad esempio, l’aumento a 15 o 16 degli assessori in relazione all’aumento dei consiglieri) il quadro conferma le intenzioni politiche preannunciate dal governatore: più donne in giunta e meno spazio al Pd, uscito «semi-bastonato » dalle urne dopo aver tentato per mesi di disarcionare Nichi onde chiudere l’intesa con l’Udc.
I PARTITI E GLI ESTERNI
È l’unico dato certo che, ad oggi, raffigura la squadra di governo del Vendola-bis. Rispetto alla precedente legislatura, a rimetterci è il Pd, che passa da sei a cinque assessori; due ne ottengono Sinistra Ecologia e Libertà (il partito di Vendola) e la lista del presidente (la «Puglia per Vendola»); uno all’Idv e uno alla Federazione della Sinistra (la lista Prc-Pdci-Verdi che non è riuscita ad entrare in consiglio regionale). Resta invariato a quattro, invece, il numero dei «tecnici», gli assessori esterni ai quali Vendola aveva ribadito di non voler rinunciare. Il quattordicesimo posto resta ai «moderati», rappresentati dall’uscente Stefàno. La decisione presa sul Pd è stata oggetto del nuovo confronto che ieri il segretario Sergio Blasi ha avuto col governatore dopo aver riunito gli assessori democratici uscenti. Il presidente si è preso tempo sino ad oggi per riflettere sui mal di pancia manifestati dall’alleato.
I TERRITORI E LE DONNE
La giunta uscente, esclusi i tecnici, si presentava con 5 assessori di Bari, 2 di Lecce (cui è toccata la vicepresidenza), 1 di Foggia, 1 di Brindisi e 1 di Taranto. Quella nuova vedrebbe scendere a quota 4 Bari a vantaggio di Foggia (2 assessori e probabilmente la vicepresidenza) e dell’innesto della Bat (1). Si manterebbe a quota 2 Lecce, a quota 1 Brindisi e a 1 Taranto. Le donne, invece, «penalizzate» anche nell’ultima tornata elettorale (appena 3 consigliere su 70, 4 se viene riconosciuto il premio di governabilità e l’aumento a 78), vedono crescere la loro rappresentanza nel governo: dalle 5 uscenti si passa a quota 6, ma non è da escludere - qualora Vendola decida di aumentare il numero degli assessori - che raggiungano quota 7, con l’innesto di una esponente Pd onde arginare il malumore dei Democratici.
I 10 CONFERMATI
Il doppio binario della rappresentatività territoriale (le province pugliesi) e della rappresentanza di genere (le donne), insieme al criterio delle competenze richiamato dal governatore, ha portato alla conferma di dieci assessori uscenti, per i quali nelle prossime ore il gioco degli incastri verrà completato con le deleghe. Restano, dunque, al governo Loredana Capone (Pd), Fabiano Amati (Pd), Elena Gentile (Pd), Michele Pelillo (Pd), Guglielmo Minervini (Pd), il moderato Dario Stefàno (Puglia per Vendola) insieme ai tecnici Angela Barbanente, Tommaso Fiore, Silvia Godelli e Gianfranco Viesti.
CHI ESCE
Lasciano la giunta il socialista Onofrio Introna (Sel) e Mario Loizzo (Pd). Tra i titolari uscenti dell’Ecologia e dei Trasporti si giocherà l’assegnazione della poltrona da presidente del consiglio regionale: il primo sembra più determinato del secondo, ma sulla casella potrebbe aver la meglio il Pd, nel qual caso Introna guiderebbe in Consiglio il gruppo dei Socialisti nato dall’affer mazione di Sel. Esce di scena anche Michele Losappio (per lui potrebbe scattare la poltrona da capogruppo di Sel) e insieme all’assessore al Lavoro abbandona la guida del Turismo la «verde» Magda Terrevoli, che resta fuori anche dal Consiglio.
CHI ENTRA
Tutto ancora da decidere sulle deleghe, ma è certo - vista la conferma di Fiore - che il pm in aspettativa Lorenzo Nicastro, in quota Idv, non guiderà la Sanità: l’intesa verrà suggellata domani con la delegazione del partito. Quindi Nicola Fratoianni (non candidato alle regionali, ma coordinatore di Sel e in corsa al Lavoro al posto di Losappio) e la socialista foggiana Anna Nuzziello (Puglia per Vendola), al posto di Introna. Infine la quota «rosa» da assegnare alla Federazione della Sinistra, che al suo interno ha concordato di proporre a Vendola un esponente del Prc: la più papabile (in rappresentanza della sesta provincia) sarebbe l’ex assessora di Barletta e membro della direzione nazionale del partito Maria Campese.

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