domenica 25 aprile 2010

MESSAGGIO DEL 25 APRILE DI STEFANO SCARCELLA - “Governati da un dittatore fascista ma dall’animo rosso (veleno): Melissano liberatene presto!"


CARISSIMI CITTADINI,
CARISSIMI LETTORI,
Mercoledì 25 Aprile 1945 il nazifascismo realizzava gli ultimi interventi di violenza e distruzione ed i nostri partigiani, insieme alle popolazioni civili, avevano già liberato città come Genova, Bologna, Venezia, Milano, dove uomini e donne elevavano al cielo pianti amari di liberazione e di riscatto.
E’ il triste epilogo del miserabile ventennio fascista e della Seconda Guerra Mondiale in Italia, ma è l’inizio di una vita giovane, intellettuale, militare, imprenditoriale, cattolica, comunista, socialista, democratica, laica, libera, donataci col sangue e con l’anima resa a Dio ad onor di Patria Unita.
E’ per questo grande dono che il mio cuore riconoscente e la mia mente libera vanno a quella Torre dell’Orologio di Piazza San Francesco in Melissano, dove nomi e cognomi hanno segnato la mia e la nostra storia di uomini liberi, da sempre, dalla nascita.
Una storia di libertà, piaccia o non piaccia a destra o a sinistra, piaccia o non piaccia a vecchi comunisti dal cuore rosso ma dal cervello fascista e dittatoriale che indossano fasce tricolori senza esserne degni, che dopo la marcia di una banda si riempiono la bocca di rose e fiori davanti ai nostri figli, i quali non conoscono i retroscena di una commedia messa in onda ad arte, ingannevole e falsa.
La “Liberazione” di cui celebriamo la festa quest’oggi, mi obbliga e ci obbliga a ripensare la Libertà e a scongiurare ulteriori pericoli anche nella vita istituzionale melissanese, dove nei Consigli Comunali condotti dal nostro Sindaco la libertà di pensiero e di parola viene rosicchiata ed azzerata negli uffici comunali di segreteria; dove nei Consigli Comunali condotti dal nostro Sindaco la democrazia viene ridotta a mero potere della maggioranza; dove nei Consigli Comunali condotti dal nostro Sindaco la democrazia viene meno insieme ai valori fondamentali che la compongono: il rispetto dei diritti, il rispetto delle regole della Libertà e della Giustizia. Nella penultima riunione del Consiglio Comunale si sono consumati fatti gravissimi dove quanto esposto in oltre 10 minuti dal sottoscritto è stato miracolosamente, violentemente ridotto a zero sulla carta e nell’ultima seduta, invece, non è stata letta né dal Segretario Comunale, né dal Sindaco, la mia comunicazione di protesta inviata in mia assenza per un impegno sociale e di gruppo assunto prima della convocazione dello stesso Consiglio Comunale.
Cari Cittadini, Cari Lettori, aspettiamo ancora Giustizia, un libero rispetto dei diritti, il diritto di essere presi in considerazione. La faccenda dei contributi a famiglie bisognose con anticipi in denaro effettuati dalla tasca dei pantaloni del nostro Sindaco è ancora in piedi; dopo tre anni, e ci avviamo verso il quarto, non abbiamo notizia alcuna delle presunte multe ridotte negli Uffici di Polizia Municipale. Quest’oggi mi voglio riappropriare del diritto di conoscere, liberamente ed una volta per tutte, gli esiti di queste “storie nere” melissanesi consegnate alla magistratura che, dopo un lunghissimo periodo, non si è espressa. Ma la pazienza mi porta a comprendere le probabili difficoltà dei casi, rispettando il lavoro dei magistrati interessati, e ad aspettare ancora il loro atteso pronunciamento.
Melissano vive un periodo di sconcerto, ultimi episodi registrati quello riguardante segnali stradali orizzontali inesistenti nel Codice Stradale ma concessi dal nostro Sindaco con ordinanza firmata dal proprio pugno, e quello dell’indebitamento del nostro Ente che sta sprofondando nel fallimento totale. Quest’oggi mi voglio riappropriare del diritto di conoscere, liberamente ed una volta per tutte, la reale portata del debito complessivo melissanese. I Consiglieri Comunali di opposizione di “Melissano Cambia” (Roberto Tundo, Giuseppe De Micheli, Luca Cortese) e del “Partito Democratico” (Antonella Tenuzzo, Sergio Macrì, Silvana Scarcella) in quest’ultimo anno agiscano insieme al sottoscritto per redigere e firmare un documento per richiedere una Commissione d’Inchiesta e per incontrare il Prefetto al fine di nominare un Commissario che possa verificare la situazione, a mio avviso, fuori controllo. Chi rifiuta questa proposta sarà corresponsabile di una gestione amministrativa a tratti illegale, anti-democratica e nemica del bene collettivo. Quindi un silenzio politicamente disonesto e vagabondo che andrebbe condannato nella prossima tornata elettorale!
Nel 2011, Cari Cittadini, Cari Lettori, sarete chiamati ad eleggere il nuovo Sindaco ed il nuovo Consiglio Comunale. Il sessantacinquesimo Anniversario della Liberazione (25 Aprile 1945/2010) ricordi a tutti il periodo italiano della Resistenza e permetta a tanti nostri giovani di esprimere la loro parte di cittadinanza attiva. Mettetevi in discussione, Cari Giovani!, portatevi sul campo, non lamentatevi dell’attuale situazione irrecuperabile, diventate Prìncipi del nostro futuro, del futuro della nostra Melissano fatta ancora di vassalli e signori feudali; difendete il rispetto delle regole e dei valori della Costituzione Italiana, mirate all’uguaglianza sociale che a Melissano mai si è registrata; insegnate all’attuale classe dirigente che la politica si realizza pienamente nei contenuti, nei fatti di ciò che si è realizzato e che non si è fatto, e non con il miserabile attacco alla persona o ai problemi e difficoltà che la persona vive nel privato. Cari Giovani, sono ancor più chiaro: Candidatevi!, cambiate le regole del gioco, aiutateci a superare la difficile fase che stiamo vivendo in una Melissano dei pochi e non di tutti, costruite il bene per governarvi nei prossimi anni e mandate a casa questa banda di fiati stonati.
Questo 25 Aprile 2010, sia il punto di partenza della nuova Melissano, costruita non illegalmente con alleanze politiche solo vincenti e di poltrona, ma democraticamente con idee e linee di programma futuristiche che possano aiutare lo sviluppo sociale, economico, culturale di un paese “stalla”, dove le famiglie sono abbandonate nel chiuso della propria casa, in un dignitoso ma preoccupante silenzio che dovrebbe scuotere le coscienze. Questo 25 Aprile 2010, riaccenda in ognuno la fiaccola della libertà e dell’umanità, spenta da chi amministra solo per lo stipendio e per fumarsi sigarette in un bar davanti ad un caffè schiumato mentre gli altri buttano il sangue per sopravvivere. Questo 25 Aprile 2010, riporti serenità e collaborazione e vinca il terrorismo di pettegole “circuline” che non avendo null’altro da fare in casa propria, gironzolano per strada, casa-casa, piagnucolanti delle proprie finte-disgrazie, per diffamare e calunniare, per denigrare l’impegno amministrativo, seppur di opposizione, di chi ci ha messo passione ed anima, responsabilità ed onestà nei problemi che riguardano tutti, di chi ci ha rimesso nel rifiutare lo stipendio dell’assessorato in nome di una verità e di una libertà che valgon più del denaro. Questo 25 Aprile 2010, sia il giorno della speranza: la speranza di un domani diverso per le nostre famiglie, per i nostri lavoratori, per i nostri disoccupati, per i nostri studenti.
Difendiamo con i denti Melissano dalla barbarie e questa ricorrenza, sia sempre lezione attuale di Liberazione, grido che si alza verso il cielo a ringraziare i nostri parenti e militari che da quella sporca guerra non hanno fatto mai ritorno e tutti i Partigiani d’Italia che hanno trasformato la loro Resistenza nella nostra Vittoria!
Viva chi è morto per vivere nella Patria!
Viva le Forze Armate!
Viva l’Italia e la sua piccola Melissano!
25 Aprile 2010
Stefano Giuseppe SCARCELLA
Referente Locale dell’ITALIA DEI VALORI

P.S. Impegni di lavoro stagionale mi impediscono di essere presente, quest’oggi, alle Celebrazioni melissanesi del 25 Aprile. Tuttavia, sono presente con la mente e con il cuore ad onor dei nostri Caduti.

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