martedì 13 aprile 2010

VINCITORI E VINTI NELLA PUGLIA 2010 (41) - ITALIA DEI VALORI E' PRONTA A CHIEDERE DUE ASSESSORATI AL RIELETTO NICHI VENDOLA

Di Bepi Martellotta
Tratto dal Sito Internet
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Italia dei Valori è pronta a chiedere due assessorati al rieletto presidente della Regione, forte di quel 6,5% di consensi raggiunto a fine marzo e dei 6 consiglieri regionali (sarà la Corte d’Appello a stabilire se dovranno scendere a 5) eletti. Ma Antonio Di Pietro, il leader del partito, che da tempo ha cominciato a fare pressing su Nichi, dovrà fare i conti con la volontà del governatore, forte del risultato che lo ha visto superare di oltre 100mila voti la sua coalizione, di avocare a sé ogni decisione, chiedendo ai partiti di accompagnarlo (non, dunque, di condizionarlo) nel percorso di governo che prefigura per la Puglia.
Un percorso tutto vocato al Sud e alla sfida federalista che attende le Regioni nel confronto col governo Berlusconi, confronto reso più difficile dallo sfaldamento del centrosinistra in alcune regioni-chiave (Calabria e Campania) e che, per questo, richiede un profilo ben più alto di quello previsto dal manuale Cencelli nelle scelte degli uomini. Pierfelice Zazzera, che ieri ha riunito l’esecutivo regionale dei dipietristi insieme ai consiglieri regionali e al senatore Pino Caforio, intende ragionare con Vendola «prima delle deleghe e poi dei nomi». In realtà da tempo il partito sta spingendo perché il pm Lorenzo Nicastro, eletto in consiglio, entri nel Vendola-bis per guidare la Sanità.
Un’indicazione, questa, difficilmente digeribile per il governatore (intenzionato a mantenere sotto proprio tutela, con l’assessore uscente Fiore, la materia più delicata dell’amministrazione) e che dovrà fare i conti con il risultato elettorale di Giacomo Olivieri, il capogruppo uscente che ha chiuso la partita delle regionali con quasi 16mila voti ed è risultato il più suffragato dei candidati dipietristi in Italia. Non solo, nella partita a due che si è ingaggiata tra Olivieri e Nicastro c’è di mezzo l’atto d’impegno, sottoscritto dai candidati con l’Idv, nel quale viene stabilita (salvo deroghe) l’incompatibilità tra due incarichi (quello di consigliere e di assessore).
E, non a caso, ieri Olivieri ha più volte rimarcato di essere pronto a dimettersi da consigliere nel caso venga chiamato in giunta, liberando così un seggio ulteriore per l’Idv che scatterebbe per il primo dei non eletti nel Barese, l’altamurano Giacinto Forte. Toccherà, dunque, al pm rilanciare la sfida annunciando uguale disponibilità (ovvero rinunciare al paracadute della carica elettiva) per vincere la corsa, che ha risvegliato gli «appetiti» politici del partito barese forte dei 50mila consensi ottenuti in Puglia. «Non facciamo una questione di poltrone. Vogliamo però che i segnali siano chiari, specie nel campo sanitario» ha detto Zazzera.

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