giovedì 19 novembre 2009

"GOODBYE, NICHI VENDOLA". UDC ED ITALIA DEI VALORI ROMPONO CON IL PARTITO DEMOCRATICO

L’Idv torna su suoi passi
e non si dice più disposta
a discutere sul nome
del governatore uscente.
19 Novembre 2009
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
“Goodbye,Nichi”. Il messaggio semplice ed indirizzato al governatore pugliese uscente Vendola è firmato congiuntamente, anche se con intenzioni a questo punto diverse, da Italia dei Valori e Unione di Centro. I dipietristi si dicono pronti a scendere in campo con una propria lista ed un proprio candidato, visto che il Pd insiste sul nome di Vendola, che evidentemente, dopo le rassicurazioni degli ultimi giorni, in fondo, non è mai andato bene. Si potrebbe tranquillamente parlare di “doppiogiochismo”, visto che tra i “ni” e i “forse”, nelle ultime settimane, dopo un Sali e scendi umorale, l’Idv aveva manifestato l’interesse a trattare anche sul nome di Vendola. Da oggi, invece, il presidente uscente torna ad essere un problema e deve fare un passo indietro. Scelta legittima, se inquadrata nelle scelte che il partito spesso propone a livello nazionale, ma che, con i continui ripensamenti sul territorio pugliese, genera qualche sospetto di confusione strategica a livello locale. Fatto sta che Pierfelice Zazzera chiude ufficialmente (o almeno così sembra) gli spazi di accordo col Pd sulla ricandidatura di Nichi Vendola, dopo lo “strappo” di ieri con Sergio Blasi e Michele Emiliano che avevano convocato un incontro, che alla fine è saltato. L’Idv continua a chiedere una sanità liberata dai partiti e dagli indagati, una regione denuclearizzata, con una gestione trasparente dei rifiuti e con l’acqua bene pubblico. Tra i nomi che l’Idv potrebbe schierare come candidato presidente ci sarebbero quello dello stesso Zazzera, ma soprattutto il giornalista, Carlo Vulpio, già presente alle ultime Europee. L’addio dell’Udc al Pd potrebbe essere ancora più doloroso, visto che l’avvicinamento al Pdl potrebbe concretizzarsi con un’alleanza amministrativa col centrodestra: Pierferdinando Casini e Raffaele Fitto s’incontreranno in queste ore per discutere del possibile accordo. Dal centrodestra sembrerebbe profilarsi l’apertura anche sul nome del candidato governatore, da lasciar proporre allo scudo crociato, purché, però, non sia Adriana Poli Bortone, dopo gli strappi degli ultimi mesi. La situazione nel centrodestra non è certamente idilliaca, visto che la scelta di qualche mese fa da parte del premier di mandare il senatore Gaetano Quagliarello a monitorare il percorso verso le regionali, ha di fatto sancito una sorta di “commissariamento camuffato”, in cui è sotto osservazione lo stesso ministro agli Affari regionali, non più forte politicamente come in passato.

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