mercoledì 1 dicembre 2010

REGIONE SALENTO / CE LA STIAMO FACENDO, ANCHE CON I VOTI CONTRARI (MELISSANESI) DEL SINDACO FALCONIERI E DELLA SUA MAGGIORANZA

IN UN CONSIGLIO COMUNALE DI MELISSANO
IL SINDACO FALCONIERI E LA SUA MAGGIORANZA
NON VOLLERO PASSARE LA PAROLA
AI CITTADINI PERCHE' POTESSERO SCEGLIERE
CON UN SI' O CON UN NO, DI FAR PARTE
O MENO DELLA REGIONE SALENTO
Raggiunto quorum per chiedere referendum
Tratto dal Sito Internet
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
«Il quorum necessario per l’indizione del referendum è raggiunto». Paolo Pagliaro, presidente del movimento per l'istituzione di una regione salentina è al settimo cielo.
«Quella di oggi è una giornata di festa, una giornata di orgoglioso amore per la libertà e per la democrazia. E’ un giorno di partecipazione – sottolinea in una nota -. Da oggi i cittadini del Salento possono “dare del tu al loro futuro”. Da oggi la gente si riappropria della facoltà di scegliere la direzione. Da oggi e per la prima volta nella mia vita, come promotore di questa iniziativa, mi sento davvero fabbro del mio destino. I consigli comunali che rappresentano più di un terzo della popolazione di Lecce, Brindisi e Taranto (oltre 600.000 cittadini) si sono espressi favorevolmente rispetto all’ordine del giorno per l’indizione del Referendum per l’Istituzione della Regione Salento. Lo dico senza retorica: è un grande segnale Politico».
«La sfida adesso è “aumentare il quorum” entro il 18 dicembre, arrivando ad ottenere il maggior numero di consigli comunali che rappresentino l'intera terra jonico-salentina. Non una prova di forza, ma un coraggioso esercizio di coerenza da parte dei consiglieri, che hanno dimostrato di rappresentare un baluardo di democrazia e di buon governo. Il 20 dicembre saremo a Roma, per depositare all’Ufficio Centrale per i Referendum della Corte di Cassazione la richiesta dei Consigli Comunali ai sensi dell’articolo 132 della Costituzione. Il tempo per confrontarsi sui contenuti, sul perché il Movimento e i suoi tanti iscritti vogliono una nuova Regione Salento profondamente europea ed orgogliosamente italiana, è un tempo vicino. Con la certezza che noi, ve lo garantisco, continueremo a parlare ai volti, e non ai voti».

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