Nel suo discorso alla nuova ambasciatrice delle Seychelles
19 dicembre 2010
19 dicembre 2010
Tratto da ZENIT.org
Benedetto XVI ha sottolineato la necessità di accompagnare l'evoluzione economica con una base etica, e in concreto con un atteggiamento responsabile.
Lo ha fatto nel discorso che ha consegnato questo giovedì alla nuova ambasciatrice della Repubblica delle Seychelles presso la Santa Sede, Vivianne Fock Tave, ricevendola in Vaticano insieme ad altri quattro ambasciatori in occasione della presentazione delle sue lettere credenziali.
“La liberalizzazione dell'economia, pur preservando le conquiste sociali, è un mutamento che comporta uno sconvolgimento delle mentalità – ha sottolineato: si tratta dunque di accompagnare questa evoluzione per anticiparne gli effetti non sempre controllabili nel tempo, fornendo una necessaria base etica e giocando la carta della responsabilità”.
In riferimento alla questione ambientale, ha indicato che “la programmazione dello sviluppo economico deve considerare attentamente la necessità di rispettare l'integrità e i ritmi della natura poiché le risorse naturali sono limitate e alcune non sono rinnovabili”.
In questo senso, il Pontefice ha espresso il proprio apprezzamento per l'iniziativa del Governo delle Seychelles di restaurare e preservare la barriera corallina, sottolineando la necessità che “i consumatori e gli agenti di attività industriali sviluppino un maggiore senso di responsabilità”.
Secondo il Papa, “far crescere questo senso di responsabilità di tutti implica anche una cooperazione attiva ed efficace per il rispetto e la tutela della dignità umana di fronte a qualsiasi tentativo di proporne immagini riduttive e deformate o di strumentalizzare la persona”.
Benedetto XVI si è quindi riferito al turismo internazionale come “fattore importante di sviluppo economico e di crescita culturale”, che però “può diventare occasione di sfruttamento e di decadenza morale”.
Su questo tema, ha indicato che “solo il riconoscimento della dignità umana rende possibile la crescita comune e personale di tutti”.
Famiglia e sviluppo
Il Papa ha anche sottolineato la necessità di difendere la famiglia per favorire lo sviluppo umano integrale e rafforzare la solidarietà tra le generazioni.
“Protetta e sostenuta dallo Stato e dalla società, la famiglia ha un ruolo del tutto originale e insostituibile nell'educazione dei figli”, ha indicato.
“Con la famiglia, la vostra Nazione continuerà a costruire il suo futuro dando una formazione adeguata alle sue giovani generazioni, che sia in grado di trascendere i limiti nei quali le si vorrebbe a volte rinchiudere e di dare loro i mezzi concreti per lottare contro i mali sociali, in particolare la disoccupazione e la droga”, ha scritto all'ambasciatrice delle Seychelles.
Allo stesso modo, ha sottolineato la necessità di “sostenere i più bisognosi e lottare contro la corruzione, garantendo un'uguaglianza obiettiva di fronte alla legge fra le diverse classi sociali”.
Benedetto XVI si è quindi riferito al progresso raggiunto nelle Seychelles, “risultato degli sforzi persistenti e del contributo generoso di tutte le sfere politiche e sociali e dei settori pubblici e privati”.
“Sono lieto di congratularmi con il Governo e con il popolo delle Seychelles per avere superato la sfida della crisi economica mondiale, come dimostrano la ripresa del turismo, gli investimenti stranieri diretti e il rilancio dell'economia nazionale, fornendo uno spazio budgetario favorevole per la riduzione del debito e le spese prioritarie”, ha aggiunto.
Ha infine ricordato la volontà della Chiesa locale di continuare ad apportare “un contributo specifico”, “sia per sostenere la famiglia, l'educazione e la formazione dei giovani sia per lo sviluppo umano integrale di ogni persona”, che implica “una crescita spirituale e non solo materiale”.
Nel suo saluto al Papa, riportato da “L'Osservatore Romano”, l'ambasciatrice ha ricordato che “sin dagli albori della loro storia relativamente breve, le Seychelles hanno avuto un legame solido e costante con la fede cristiana”.
“Il nostro percorso come popolo e come Nazione è stato indissolubilmente legato alla Chiesa cattolica”, ha aggiunto. “Siamo riconoscenti ai numerosi missionari che hanno operato instancabilmente e con abnegazione per migliorare il nostro avvenire”.
Il diplomatico ha poi ricordato che il popolo seicellese considera il Papa “una voce morale autentica nel mondo”.
“Sulla scena internazionale, il suo instancabile impegno di fronte a questioni tanto importanti come i valori umani, l'ambiente, lo sviluppo sostenibile, lo sviluppo spirituale e sociale è meritorio”
“I suoi appelli sono una potente esortazione per i dirigenti a prendere nota e a tener presenti questi temi e ad agire”, ha sottolineato, auspicando che il Pontefice “continui a insistere nei suoi appelli per una maggiore equità nel mondo”.
Lo ha fatto nel discorso che ha consegnato questo giovedì alla nuova ambasciatrice della Repubblica delle Seychelles presso la Santa Sede, Vivianne Fock Tave, ricevendola in Vaticano insieme ad altri quattro ambasciatori in occasione della presentazione delle sue lettere credenziali.
“La liberalizzazione dell'economia, pur preservando le conquiste sociali, è un mutamento che comporta uno sconvolgimento delle mentalità – ha sottolineato: si tratta dunque di accompagnare questa evoluzione per anticiparne gli effetti non sempre controllabili nel tempo, fornendo una necessaria base etica e giocando la carta della responsabilità”.
In riferimento alla questione ambientale, ha indicato che “la programmazione dello sviluppo economico deve considerare attentamente la necessità di rispettare l'integrità e i ritmi della natura poiché le risorse naturali sono limitate e alcune non sono rinnovabili”.
In questo senso, il Pontefice ha espresso il proprio apprezzamento per l'iniziativa del Governo delle Seychelles di restaurare e preservare la barriera corallina, sottolineando la necessità che “i consumatori e gli agenti di attività industriali sviluppino un maggiore senso di responsabilità”.
Secondo il Papa, “far crescere questo senso di responsabilità di tutti implica anche una cooperazione attiva ed efficace per il rispetto e la tutela della dignità umana di fronte a qualsiasi tentativo di proporne immagini riduttive e deformate o di strumentalizzare la persona”.
Benedetto XVI si è quindi riferito al turismo internazionale come “fattore importante di sviluppo economico e di crescita culturale”, che però “può diventare occasione di sfruttamento e di decadenza morale”.
Su questo tema, ha indicato che “solo il riconoscimento della dignità umana rende possibile la crescita comune e personale di tutti”.
Famiglia e sviluppo
Il Papa ha anche sottolineato la necessità di difendere la famiglia per favorire lo sviluppo umano integrale e rafforzare la solidarietà tra le generazioni.
“Protetta e sostenuta dallo Stato e dalla società, la famiglia ha un ruolo del tutto originale e insostituibile nell'educazione dei figli”, ha indicato.
“Con la famiglia, la vostra Nazione continuerà a costruire il suo futuro dando una formazione adeguata alle sue giovani generazioni, che sia in grado di trascendere i limiti nei quali le si vorrebbe a volte rinchiudere e di dare loro i mezzi concreti per lottare contro i mali sociali, in particolare la disoccupazione e la droga”, ha scritto all'ambasciatrice delle Seychelles.
Allo stesso modo, ha sottolineato la necessità di “sostenere i più bisognosi e lottare contro la corruzione, garantendo un'uguaglianza obiettiva di fronte alla legge fra le diverse classi sociali”.
Benedetto XVI si è quindi riferito al progresso raggiunto nelle Seychelles, “risultato degli sforzi persistenti e del contributo generoso di tutte le sfere politiche e sociali e dei settori pubblici e privati”.
“Sono lieto di congratularmi con il Governo e con il popolo delle Seychelles per avere superato la sfida della crisi economica mondiale, come dimostrano la ripresa del turismo, gli investimenti stranieri diretti e il rilancio dell'economia nazionale, fornendo uno spazio budgetario favorevole per la riduzione del debito e le spese prioritarie”, ha aggiunto.
Ha infine ricordato la volontà della Chiesa locale di continuare ad apportare “un contributo specifico”, “sia per sostenere la famiglia, l'educazione e la formazione dei giovani sia per lo sviluppo umano integrale di ogni persona”, che implica “una crescita spirituale e non solo materiale”.
Nel suo saluto al Papa, riportato da “L'Osservatore Romano”, l'ambasciatrice ha ricordato che “sin dagli albori della loro storia relativamente breve, le Seychelles hanno avuto un legame solido e costante con la fede cristiana”.
“Il nostro percorso come popolo e come Nazione è stato indissolubilmente legato alla Chiesa cattolica”, ha aggiunto. “Siamo riconoscenti ai numerosi missionari che hanno operato instancabilmente e con abnegazione per migliorare il nostro avvenire”.
Il diplomatico ha poi ricordato che il popolo seicellese considera il Papa “una voce morale autentica nel mondo”.
“Sulla scena internazionale, il suo instancabile impegno di fronte a questioni tanto importanti come i valori umani, l'ambiente, lo sviluppo sostenibile, lo sviluppo spirituale e sociale è meritorio”
“I suoi appelli sono una potente esortazione per i dirigenti a prendere nota e a tener presenti questi temi e ad agire”, ha sottolineato, auspicando che il Pontefice “continui a insistere nei suoi appelli per una maggiore equità nel mondo”.
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