Il pentito napoletano ha nuovamente ribadito di non aver nulla a che fare con il delitto, chiarendo che inizialmente aveva pensato che Bove potesse aver ucciso il consigliere, salvo poi ricredersi
10 Dicembre 2010
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
“Non ho mai visto Peppino Basile, quello che scrive Bove sono solo cretinate”. Parla così il pentito napoletano Giovanni Vaccaro, trascinato questa mattina in aula dal carcere di Pescara dalla difesa di del 19enne Vittorio Colitti, per dare credito al teorema secondo il quale il mandante dell’omicidio Basile sarebbe stato un imprenditore salentino deceduto.
Nulla da fare, invece. Vaccaro, così come aveva già dichiarato qualche tempo fa, ha nuovamente ribadito di non aver nulla a che fare con l’omicidio Basile. “Quando ho fatto quelle dichiarazioni alla Procura di Lecce, ero convinto che la persona che Bove si vantava di aver ucciso fosse Peppino Basile: e invece dopo aver visto alcune sue immagini in televisione mi sono reso conto che non era lui”.
Cade così una delle piste d’indagine alle quali la difesa dei Colitti, nonno e nipote, rappresentata dagli avvocati Francesca Conte e Roberto Bray, era maggiormente affezionata. Vaccaro aveva spiegato che Giorgio Pio Bove, giovane di Parabita suo ex braccio destro, aveva ricevuto l’incarico di fare fuori una persona che aveva litigato con l’imprenditore salentino per il quale lavorava nel 2008. Sempre riguardo a Bove, Vaccaro ha poi chiarito che il giovane si sarebbe vantato di aver ucciso il consigliere di Italia dei valori per dimostrare il suo spessore criminale. “Con il delitto Basile questa storia non c’entra nulla”, ha ripetuto il detenuto napoletano. L. C.
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“Non ho mai visto Peppino Basile, quello che scrive Bove sono solo cretinate”. Parla così il pentito napoletano Giovanni Vaccaro, trascinato questa mattina in aula dal carcere di Pescara dalla difesa di del 19enne Vittorio Colitti, per dare credito al teorema secondo il quale il mandante dell’omicidio Basile sarebbe stato un imprenditore salentino deceduto.
Nulla da fare, invece. Vaccaro, così come aveva già dichiarato qualche tempo fa, ha nuovamente ribadito di non aver nulla a che fare con l’omicidio Basile. “Quando ho fatto quelle dichiarazioni alla Procura di Lecce, ero convinto che la persona che Bove si vantava di aver ucciso fosse Peppino Basile: e invece dopo aver visto alcune sue immagini in televisione mi sono reso conto che non era lui”.
Cade così una delle piste d’indagine alle quali la difesa dei Colitti, nonno e nipote, rappresentata dagli avvocati Francesca Conte e Roberto Bray, era maggiormente affezionata. Vaccaro aveva spiegato che Giorgio Pio Bove, giovane di Parabita suo ex braccio destro, aveva ricevuto l’incarico di fare fuori una persona che aveva litigato con l’imprenditore salentino per il quale lavorava nel 2008. Sempre riguardo a Bove, Vaccaro ha poi chiarito che il giovane si sarebbe vantato di aver ucciso il consigliere di Italia dei valori per dimostrare il suo spessore criminale. “Con il delitto Basile questa storia non c’entra nulla”, ha ripetuto il detenuto napoletano. L. C.
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