Dallo scontrino, alle vendite di fine stagione,
passando dai negozi di fiducia
e stando sempre attenti
a cosa esposto in vetrina,
fino alle etichette.
Alcuni consigli per schivare sonore fregature
02 Gennaio 2010
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
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La crisi si vede, si sente, si tocca, e così con l’avvio dei saldi in tanti si riversano verso i negozi, in cerca di qualche affare, capi firmati a buon prezzo. Anche in Puglia inizia il periodo dei grandi sconti, ed il leitmotiv è quello di sempre: occhio ai pacchi. Ecco, di seguiti, alcuni consigli per fare acquisti oculati, forniti dalla sede di Lecce del Codacons, a firma del responsabile della sede, l’avvocato Luisa Carpentieri.
Prima di tutto, lo scontrino. “Conservarlo sempre. Infatti, non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare”, spiegano dal Condacons. “Ma la novità rispetto agli anni scorsi è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’articolo 1495 del codice civile, di denunciare i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta. Il codice del consumo ha stabilito infatti che il consumatore deve denunciare al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”. Buono a sapersi.
Per quanto riguarda le vendite di fine stagione, “queste devono essere realmente tali, cioè il saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta per chiudersi e non fondi di magazzino. Infatti - spiegano ancora dal Codancos -, la normativa i vigore stabilisce che le vendite di fine stagione riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo. E’ necessario poi diffidare degli sconti superiori al 50- 60 per cento: possono nascondere merce non di stagione”. Altro consiglio valido, rivolgersi, possibilmente, ai negozi di fiducia. “E’ bene fare riferimento ad esercizi già conosciuti per acquistare in saldi. In questo modo si conosce prima il prezzo o la qualità, valutando così la giusta convenienza dell’acquisto”.
Occhio, poi, alle vetrine. “E’ bene diffidare di quelle coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce esposta o da quelle che non espongono chiaramente il prezzo di partenza, la percentuale di sconto ed il prezzo finale”, dicono dall’associazione di difesa dei consumatori. “Inoltre è bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio. La merce vecchia offerta in saldo deve essere separata da quella nuova”. Attenzione anche alla pubblicità. “E’ bene ricordare a questo proposito che la merce deve indicare in modo chiaro il vecchio prezzo, ed anche quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato”. Si arriva così alla prova del nove, ergo, la prova dei capi. “Nessun obbligo, nel senso che dipende dalla discrezionalità del negoziante. In ogni caso il consiglio è quello di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati”.
Ed, ora gli immancabili consigli per gli acquisti. “Mai fermarsi al primo negozio che propone sconti - dicono dal Codacons -, ma confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati. E magari, sarebbe opportuno fare un giro in periodo antecedente ai saldi per verificare la veridicità degli sconti praticati”. Per quel che concerne i pagamenti, poi, “negli esercizi commerciali che recano esposti gli adesivi della carta di credito o del bancomat il commerciante ha l’obbligo di accettare queste forme di pagamento. Anche durante i saldi”. Ed è bene saperlo, così com’è bene saper distinguere bene anche le etichette. “Attenzione alle etichette, quelle di origine ci permettono di risalire al produttore, quelle di contenuto garantiscono la composizione del prodotto e le modalità di lavaggio per evitare rischi”. E si è convinti di aver beccata qualche sonora fregatura, cosa fare? Semplice: “Nel caso in cui si sia convinti di essere stati raggirati rivolgersi ad una delle associazioni dei consumatori. Gli sportelli del Codacons in provincia di Lecce sono aperti tutti i venerdì dalle 17,30 alle 19,30, numero di telefono 0832/34.26.90, o anche all'Ufficio comunale per il commercio (bia Braccio Martello), o recarsi dai vigili urbani del settore commercio (stesso indirizzo)”.
Prima di tutto, lo scontrino. “Conservarlo sempre. Infatti, non è vero che i capi in svendita non si possono sostituire. Il negoziante è obbligato a sostituire l’articolo difettoso, anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare”, spiegano dal Condacons. “Ma la novità rispetto agli anni scorsi è che non c’è più bisogno, come stabilito dall’articolo 1495 del codice civile, di denunciare i vizi al venditore entro otto giorni dalla scoperta. Il codice del consumo ha stabilito infatti che il consumatore deve denunciare al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto”. Buono a sapersi.
Per quanto riguarda le vendite di fine stagione, “queste devono essere realmente tali, cioè il saldo deve essere l’avanzo della stagione che sta per chiudersi e non fondi di magazzino. Infatti - spiegano ancora dal Codancos -, la normativa i vigore stabilisce che le vendite di fine stagione riguardano i prodotti, di carattere stagionale o di moda, suscettibili di notevole deprezzamento se non vengono venduti entro un certo periodo di tempo. E’ necessario poi diffidare degli sconti superiori al 50- 60 per cento: possono nascondere merce non di stagione”. Altro consiglio valido, rivolgersi, possibilmente, ai negozi di fiducia. “E’ bene fare riferimento ad esercizi già conosciuti per acquistare in saldi. In questo modo si conosce prima il prezzo o la qualità, valutando così la giusta convenienza dell’acquisto”.
Occhio, poi, alle vetrine. “E’ bene diffidare di quelle coperte da manifesti che non consentono di vedere la merce esposta o da quelle che non espongono chiaramente il prezzo di partenza, la percentuale di sconto ed il prezzo finale”, dicono dall’associazione di difesa dei consumatori. “Inoltre è bene verificare che il prodotto offerto in vetrina sia lo stesso che verrà presentato in negozio. La merce vecchia offerta in saldo deve essere separata da quella nuova”. Attenzione anche alla pubblicità. “E’ bene ricordare a questo proposito che la merce deve indicare in modo chiaro il vecchio prezzo, ed anche quello nuovo ed il valore percentuale dello sconto applicato”. Si arriva così alla prova del nove, ergo, la prova dei capi. “Nessun obbligo, nel senso che dipende dalla discrezionalità del negoziante. In ogni caso il consiglio è quello di diffidare dei capi di abbigliamento che possono essere solo guardati e non provati”.
Ed, ora gli immancabili consigli per gli acquisti. “Mai fermarsi al primo negozio che propone sconti - dicono dal Codacons -, ma confrontare i prezzi con quelli di altri negozi, magari annotando il prezzo di un capo o della merce a cui si è interessati. E magari, sarebbe opportuno fare un giro in periodo antecedente ai saldi per verificare la veridicità degli sconti praticati”. Per quel che concerne i pagamenti, poi, “negli esercizi commerciali che recano esposti gli adesivi della carta di credito o del bancomat il commerciante ha l’obbligo di accettare queste forme di pagamento. Anche durante i saldi”. Ed è bene saperlo, così com’è bene saper distinguere bene anche le etichette. “Attenzione alle etichette, quelle di origine ci permettono di risalire al produttore, quelle di contenuto garantiscono la composizione del prodotto e le modalità di lavaggio per evitare rischi”. E si è convinti di aver beccata qualche sonora fregatura, cosa fare? Semplice: “Nel caso in cui si sia convinti di essere stati raggirati rivolgersi ad una delle associazioni dei consumatori. Gli sportelli del Codacons in provincia di Lecce sono aperti tutti i venerdì dalle 17,30 alle 19,30, numero di telefono 0832/34.26.90, o anche all'Ufficio comunale per il commercio (bia Braccio Martello), o recarsi dai vigili urbani del settore commercio (stesso indirizzo)”.
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