L’accusa non molla,
la piccola testimone del delitto Basile
deve essere nuovamente ascoltata.
A chiederlo è il pubblico ministero
della Procura dei minori.
La bimba avrebbe riconosciuto i due Colitti
26 Gennaio 2010
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
L’accusa non molla, la piccola testimone del delitto Basile deve essere nuovamente ascoltata. A chiederlo è il pubblico ministero della Procura dei minori, Simona Filoni, la quale nelle scorse ora ha depositato la richiesta di un secondo incidente probatorio presso la cancelleria del gip Cinzia Vergine. La bimba di sei anni dovrà parlare di nuovo di quello che ha visto quella notte mentre era affacciata dalla finestra che dà su via Nizza: e questo perché sembra che la piccola abbia nuovamente riconosciuto i Colitti, nonno e nipote, come gli assassini del consigliere dell’Italia dei Valori.
Nel corso del primo incidente probatorio, svoltosi lo scorso 23 dicembre davanti ai gip Antonio Del Coco e Cinzia Vergine, la bimba aveva perfettamente ricostruito tutta la dinamica dell’omicidio, sottacendo però il particolare più importante: i nomi. Non ha detto, a differenza di quanto rivelato nell’ottobre scorso proprio al pm Filoni, che erano stati i vicini di casa a “dare le botte a Peppino”. Sembrava quindi che le cose si stessero mettendo bene per la difesa, ma ecco che subito dopo sarebbero emerse prove che invece confermerebbero la tesi accusatoria. Pare, infatti, che la bimba, dopo essere tornata a casa, abbia riferito alla madre di non aver fatto quei nomi perché non le sarebbe stato chiesto esplicitamente. La mattina della vigilia di Natale, poi, la piccola avrebbe riconosciuto i Colitti come gli assassini, guardando un servizio in televisione: “Sono loro che hanno dato le botte a Peppino; questi sono i nomi che non mi ricordavo e che la nonna mi ha detto di non dire”, testuali parole che avrebbe riferito alla madre.
E questo episodio è stato riferito proprio dalla bambina nel corso di un ascolto nel procedimento civile il 30 dicembre scorso. Il pubblico ministero ha chiesto inoltre che nell’occasione siano visionate dalla minore le foto prese dai quotidiani che ritraggono i due arrestati. Intanto si attende che il gip si pronunci anche sull’istanza di scarcerazione presentata per Vittorio Luigi Colitti. L. C.
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L’accusa non molla, la piccola testimone del delitto Basile deve essere nuovamente ascoltata. A chiederlo è il pubblico ministero della Procura dei minori, Simona Filoni, la quale nelle scorse ora ha depositato la richiesta di un secondo incidente probatorio presso la cancelleria del gip Cinzia Vergine. La bimba di sei anni dovrà parlare di nuovo di quello che ha visto quella notte mentre era affacciata dalla finestra che dà su via Nizza: e questo perché sembra che la piccola abbia nuovamente riconosciuto i Colitti, nonno e nipote, come gli assassini del consigliere dell’Italia dei Valori.
Nel corso del primo incidente probatorio, svoltosi lo scorso 23 dicembre davanti ai gip Antonio Del Coco e Cinzia Vergine, la bimba aveva perfettamente ricostruito tutta la dinamica dell’omicidio, sottacendo però il particolare più importante: i nomi. Non ha detto, a differenza di quanto rivelato nell’ottobre scorso proprio al pm Filoni, che erano stati i vicini di casa a “dare le botte a Peppino”. Sembrava quindi che le cose si stessero mettendo bene per la difesa, ma ecco che subito dopo sarebbero emerse prove che invece confermerebbero la tesi accusatoria. Pare, infatti, che la bimba, dopo essere tornata a casa, abbia riferito alla madre di non aver fatto quei nomi perché non le sarebbe stato chiesto esplicitamente. La mattina della vigilia di Natale, poi, la piccola avrebbe riconosciuto i Colitti come gli assassini, guardando un servizio in televisione: “Sono loro che hanno dato le botte a Peppino; questi sono i nomi che non mi ricordavo e che la nonna mi ha detto di non dire”, testuali parole che avrebbe riferito alla madre.
E questo episodio è stato riferito proprio dalla bambina nel corso di un ascolto nel procedimento civile il 30 dicembre scorso. Il pubblico ministero ha chiesto inoltre che nell’occasione siano visionate dalla minore le foto prese dai quotidiani che ritraggono i due arrestati. Intanto si attende che il gip si pronunci anche sull’istanza di scarcerazione presentata per Vittorio Luigi Colitti. L. C.
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