giovedì 14 gennaio 2010

NO A "VIA CRAXI"


9 Gennaio 2010
Tratto dal Sito Internet
www.antoniodipietro.it

Riteniamo che ci sia una violenza alla storia: riabilitare una persona senza informare i cittadini che questa stessa persona sul piano politico ha indebitato il Paese, sul piano giudiziario ha fatto il latitante, sul piano istituzionale ha usato le istituzioni per fregarsi i soldi e fregare i soldi ai cittadini. Utilizzare questa persona come punto di riferimento per il riscatto del Paese è come usare Lucifero per inneggiare a Dio.
Credo sia una sciocchezza mostruosa quella di voler dividere la persona dal suo momento politico e dal suo momento personale. Mentre faceva il politico, Craxi si era aperto un sacco di conti correnti all'estero e si è preso un sacco di mazzette. Uno che fa il presidente del consiglio queste cose non le deve fare, questa è attività politica piena di corruzione.
Craxi va lasciato alla storia per quello che è stato. Intitolargli una strada la si potrebbe fare ad una sola condizione: che sia scritto sulla targa quello che era, ossia un politico, un corrotto e un latitante.
Se qualcuno vuole cambiare la storia se ne deve assumere la responsabilità, perché cosi facendo si insegnerà ai nostri figli che per avere successo si può rubare, indebolire lo Stato e farsi gli affari propri perché tanto alla fine ti dedicano una strada. Non mi pare sia un buon esempio.

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