martedì 26 gennaio 2010

SPECIALE / LA SVOLTA DELL'OMICIDIO BASILE (28) - DIFESA CHIEDE SCARCERAZIONE PER 19ENNE

Presentata dagli avvocati,
presso la cancelleria del giudice
per le indagini preliminari
del Tribunale dei minori Cinzia Vergine
l’istanza di scarcerazione
per Vittorio Luigi Colitti
22 Gennaio 2010
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
Presentata presso la cancelleria del giudice per le indagini preliminari del Tribunale dei minori Cinzia Vergine l’istanza di scarcerazione per Vittorio Luigi Colitti, il 19enne di Ugento ritenuto insieme al nonno Vittorio responsabile dell’omicidio di Peppino Basile. Gli avvocati Francesca Conte e Roberto Bray non si arrendono e percorrono una nuova strada per tentare di far uscire dal carcere minorile di Bari il 19enne, che vi si trova rinchiuso dal 25 novembre.
Per quanto riguarda il nonno, i legali Conte e Paolo Pepe discuteranno il 29 gennaio davanti al Tribunale del Riesame, davanti a cui si presenteranno contro il rigetto dell’istanza di scarcerazione in favore di Vittorio Colitti senior per motivi di salute. I difensori hanno scelto di chiedere di rimettere il libertà il giovane, soprattutto dopo che nell’incidente probatorio la piccola baby testimone non aveva fatto i loro nomi, dicendo di aver visto gli assassini di Basile ma poi di non averli più rivisti né prima né dopo l’omicidio. Questo è stato sufficiente per far cantare vittoria alla difesa, ma gli inquirenti sono andati avanti ed hanno raccolto altre prove che inchioderebbero nonno e nipote.
Pare che la bimba abbia riconosciuto i Colitti in televisione ed i vicini avrebbero riferito che in realtà esistevano delle acredini tra loro e Basile . Insieme all’istanza l’avvocato Conte ha depositato autonomamente un esposto alla Procura contro ignoti per la fuga di notizie sulle ulteriori indagini che sono uscite in questi giorni sulla carta stampata. Il legale inoltre spiega come a suo avviso è stato gravissimo che la madre e la nonna abbiano lasciato vedere alla piccola le immagini dell’omicidio riportate dalla televisione, che a suo avviso sarebbe stata una gravissima lesione del diritto all’infanzia.

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