COMUNICATO STAMPA
Alimenti: basta BPA o bisfenolo-A, componente ampiamente usato nella produzione di bottiglie di plastica e imballaggi per alimenti. Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori ne auspica la messa al bando anche in Europa
Dopo che la US Food and Drug Administration (FDA) ha espresso più che una perplessità sull’utilizzo del bisfenolo-A, o BPA, componente ampiamente utilizzato da anni per la fabbricazione di bottiglie di plastica e imballaggi per alimenti, anche Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori auspica la messa al bando del materiale che come è noto è uno dei prodotti chimici di sintesi più utilizzati nell’industria del packaging alimentare.
Qualche giorno or sono, infatti, l’importante ente di controllo per la sicurezza alimentare americano, aveva espresso esplicitamente con una propria nota “una certa preoccupazione circa i potenziali effetti del BPA sul cervello, sul comportamento, e della prostata dei feti, dei neonati e dei bambini”, cambiando il precedente orientamento permissivo e confermando la tesi sostenuta da altri enti di ricerca che mediante approfonditi studi avevano già cercato di dimostrare, con risultati sufficientemente conclamati, la pericolosità per l’uomo dell’esposizione e contatto al BPA presente nella catena alimentare.
Il cambiamento di rotta intrapreso dall’agenzia federale statunitense - commenta Giovanni D’AGATA di Italia dei Valori - fa ben sperare che anche gli enti preposti in Europa ed in Italia eliminino ogni dubbio sui rischi per l’uomo attraverso l’indicazione del componente nella black - list di quelli nocivi per la salute e la sostituzione con materiali da imballaggio per alimenti innocui.
Lecce, 20 gennaio 2010
Giovanni D’AGATA
Componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore”
Alimenti: basta BPA o bisfenolo-A, componente ampiamente usato nella produzione di bottiglie di plastica e imballaggi per alimenti. Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori ne auspica la messa al bando anche in Europa
Dopo che la US Food and Drug Administration (FDA) ha espresso più che una perplessità sull’utilizzo del bisfenolo-A, o BPA, componente ampiamente utilizzato da anni per la fabbricazione di bottiglie di plastica e imballaggi per alimenti, anche Giovanni D’AGATA, componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore” di Italia dei Valori auspica la messa al bando del materiale che come è noto è uno dei prodotti chimici di sintesi più utilizzati nell’industria del packaging alimentare.
Qualche giorno or sono, infatti, l’importante ente di controllo per la sicurezza alimentare americano, aveva espresso esplicitamente con una propria nota “una certa preoccupazione circa i potenziali effetti del BPA sul cervello, sul comportamento, e della prostata dei feti, dei neonati e dei bambini”, cambiando il precedente orientamento permissivo e confermando la tesi sostenuta da altri enti di ricerca che mediante approfonditi studi avevano già cercato di dimostrare, con risultati sufficientemente conclamati, la pericolosità per l’uomo dell’esposizione e contatto al BPA presente nella catena alimentare.
Il cambiamento di rotta intrapreso dall’agenzia federale statunitense - commenta Giovanni D’AGATA di Italia dei Valori - fa ben sperare che anche gli enti preposti in Europa ed in Italia eliminino ogni dubbio sui rischi per l’uomo attraverso l’indicazione del componente nella black - list di quelli nocivi per la salute e la sostituzione con materiali da imballaggio per alimenti innocui.
Lecce, 20 gennaio 2010
Giovanni D’AGATA
Componente del Dipartimento Tematico Nazionale “Tutela del Consumatore”
Nessun commento:
Posta un commento