martedì 26 gennaio 2010

ELEZIONI REGIONALI 2010 (1) - PRIMARIE, VENDOLA TRIONFA COL 73% / BERSANI: OK A NICHI

Tratto dal Sito Internet
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Il presidente uscente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola, ha vinto le primarie del centronistra in Puglia. Sconfitto il deputato Pd Francesco Boccia (fortemente voluto da Massimo D'Alema e sostenuto dall'Udc). Il 73% dei 190.000 votanti ha scelto Nichi e lui potrebbe cantare vittoria, persino alzare la voce nei confronti dei tanti che, dal Pd, in questi giorni lo hanno attaccato (a cominciare da D'Alema). Ma Vendola sceglie una strada diversa: tenere unito il fronte (forse coinvolgendo anche lo stesso Boccia in un progetto di governo) e, se è possibile, allargarlo. Perché ora incomincia la vera sfida. Da dove iniziare? «Dal Sud», dice. Bersani: resta il progetto della coalizione
ORE 10.49 - BARBI, VINCE LA DEMOCRAZIA DEI CITTADINI
Le primarie pugliesi hanno inviato al Pd un «doppio messaggio»: «ha vinto la democrazia dei cittadini e ha perso «un modo oligarchico di fare politica»: ad affermarlo è Mario Barbi, del Pd. «Le primarie per il Pd non sono un 'optional' - sottolinea - ma un elemento costitutivo del partito e della sua concezione della politica. In questo senso, il Pd ha vinto nonostante se stesso. Gli elettori del Pd hanno respinto la linea D’Alema-Bersani di decidere a tavolino i candidati».
«Con la preferenza espressa per Vendola - prosegue la sua analisi - gli elettori del centrosinistra, oltre che rifiutarsi di consegnare all’Udc le chiavi della coalizione e di legittimare la politica dei due forni, hanno respinto un modo oligarchico di fare politica. È stata una bella vittoria della democrazia e dell’idea del Pd come partito aperto. Speriamo che ora gli alchimisti del 'laboratorio pugliesè smettano di raccontarci che il problema è il populismo e la personalizzazione della politica e non la loro idea professionistica del Pd e la loro concezione partitocentrica della democrazia». «Se si fossero fatte subito le primarie ovunque sarebbe stato meglio per tutti, per il Pd e per la democrazia italiana. Ora - conclude - in Puglia si può vincere».
ORE 10.51 - ENRICO LETTA: BATTAGLIA BOCCIA ERA GIUSTA
''La battaglia politica che Francescoe tutti noi abbiamo fatto in Puglia era giusta. Nonostante il risultato che ovviamente rispettiamo e sul quale dobbiamo riflettere”. Lo afferma il vicesegretario del Pd Enrico Letta. “E' la battaglia di un PD che sa di dover uscire dall’angolo del suo elettorato tradizionale per poter battere la destra. Per dare conto della speranza che hanno riposto i 3 milioni di militanti che hanno partecipato il 25 ottobre. Grazie a tutti coloro che in queste difficili giornate ci hanno messo il cuore e la testa, hanno dedicato giornate di ferie dal loro lavoro (altrochè 'apparati' come qualcuno ha voluto raccontare). Grazie soprattutto a Francesco - conclude - che ha accettato con impegno e generosità di mettersi a disposizione di un progetto che certo non si ferma oggi”.
ORE 11.19 - D'ALEMA: IN PUGLIA SOSTENERE LEALMENTE VENDOLA
“La larga vittoria di Nichi Vendola nelle elezioni primarie del centrosinistra pugliese conferma il legame del presidente della nostra Regione con tanta parte dell’elettorato del centrosinistra, compresi gli elettori del Partito Democratico”. E' quanto afferma il presidente della Fondazione Italianieuropei Massimo D’Alema in una nota, in merito all’esito delle elezioni primarie in Puglia. “Prendo atto di questo risultato - prosegue D’Alema - e della necessità, quindi, per il PD, di sostenere lealmente Vendola come già facemmo nelle elezioni regionali del 2005”. “Voglio esprimere la mia gratitudine a Francesco Boccia, che si è assunto la responsabilità di una sfida difficile con un candidato così radicato e popolare. Questo confronto - sottolinea D’Alema - non è nato da ostilità verso Vendola, bensì dalla necessità di far avanzare un nuovo processo politico in grado di unire le forze oggi all’opposizione del governo Berlusconi per avvicinare una prospettiva di alternativa e per rafforzare una battaglia meridionalistica".
“Questa esigenza - afferma D’Alema - rimane di fronte a noi e c'è da sperare che il risultato delle elezioni primarie pugliesi non determini un ritorno indietro dell’UDC rispetto alle alleanze che sono state costruite e ci hanno consentito, in controtendenza rispetto ai dati nazionali, di vincere le elezioni amministrative in tanta parte della Puglia nella primavera del 2008". "E' evidente - dice D’Alema - che non siamo riusciti, nel breve tempo di questa campagna elettorale, a rendere chiaro anzitutto ai nostri elettori la portata del confronto in cui ci siamo impegnati e di ciò avverto anche io la mia parte di responsabilità. E’ essenziale - conclude D’Alema - che ora il Partito Democratico ritrovi la sua unità nello sforzo di costruire intorno al candidato Nichi Vendola la convergenza più ampia possibile e di rafforzare l’ispirazione riformista della nostra proposta di governo per la Puglia”.
ORE 11.41 - PISICCHIO (API): ORA CONTENUTI E PROGRAMMI
"Adesso e' il tempo dei contenuti, dei programmi e della definizione di ruoli e spazi partecipativi delle culture politiche presenti nel tessuto pugliese, a cominciare dal centro riformista interpretato dall’Alleanza per l'Italia". Lo afferma Pino Pisicchio, deputato barese di Alleanza per l’Italia, dopo la vittoria di Nichi Vendola alle primarie. “Le proporzioni della vittoria di Vendola alle primarie - continua Pisicchio - sono state tali da legittimarne, pur all’interno di uno strumento di selezione delle candidature, l'elezione primaria, che non appartiene alla nostra cultura, una piena capacità di rappresentanza di un’area vasta in cui la sinistra è parte ma non è tutto. Chapeau, dunque, a Vendola che offre con il risultato di ieri una importante ragione di riflessione, anche a fronte della sbrigativa modalità con cui il centro-destra ha dichiarato nelle stesse ore la sua candidatura”, conclude.
ORE 11.42 - VENDOLA A D'ALEMA: SIAMO ENTRAMBI PIU'FORTI
«Che cosa dico a D’Alema? Che oggi siamo entrambi più forti». Lo afferma il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), all’indomani della schiacciante vittoria alle primarie del centrosinistra per la scelta del candidato presidente alle regionali di marzo. Vendola ha sconfitto il candidato proposto dal Pd, Francesco Boccia, con una larga maggioranza (73% circa). «Penso - dice Vendola - che in Puglia abbiamo condiviso una esperienza straordinaria e ora possiamo, insieme, tutti gli attori del centrosinistra, costruire una grande vittoria contro il centrodestra qui in Puglia».
ORE 12.32 - BERSANI: SIAMO STATI COERENTI MA NON CAPITI
Il Partito Democratico in Puglia ha seguito la «coerenza» politica nel tentativo di allargare la colazione all’Udc, una coerenza «che ci ha portato a rischiare» ma «non siamo stati capiti». Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, rivendica, a quanto si apprende, la decisione di candidare Francesco Boccia contro il governatore Nichi Vendola nelle primarie pugliesi che ieri hanno premiato il presidente della Regione. Bersani ribadisce l’esigenza di allargare l’alleanza all’Udc ma ammette che, nel caso pugliese, «siamo arrivati alle primarie con un percorso controverso e confuso».
«In Puglia - ha affermato il segretario - siamo stati coerenti nel progetto di avvicinare le forze di opposizione e quando la polvere si sarà depositata risulterà evidente per tutti la possibilità del Pd di essere competitivo».
ORE 12.40 - BERSANI: OK A NICHI, MA RESTA IL PROGETTO
“Le primarie le abbiamo inventate noi e sappiamo bene come ci si comporta: si appoggia con convinzione chi ha vinto e noi siamo determinatissimi a sostenere Vendola ma resta davanti a noi la proposta di favorire la convergenza di tutte le opposizioni in un percorso di alternativa alla destra”. Così il segretario del Pd Pier Luigi Bersani, arrivando alla Direzione del partito, spiega come il Pd si comporterà dopo la vittoria di Nichi Vendola alle primarie pugliesi. “In 10 regioni abbiamo già candidato e coalizione - sostiene Bersani - e l’obiettivo è unire le forze di opposizione per creare un’alternativa alla destra. Non siamo alla ricerca di qualsivoglia accrocchio”.
ORE 12.54 - VENDOLA: DA COSA SI PARTE ORA? DAL SUD
"Da cosa si parte oggi? Oggi si parte dal rimettere a fuoco il nostro territorio, il Sud, la Puglia”. Lo ha detto stamani il presidente uscente della Regione Puglia, Nichi Vendola (Sel), vincitore delle primarie del centro sinistra in Puglia. “Si riparte esattamente dai punti centrali - ha detto Vendola - di una battaglia politica fondamentale, quella contro tutte le forme di precarietà: precarietà nel lavoro, precarietà nella scuola, precarietà nella vita, precarietà dell’ambiente, precarietà nei valori che sono bombardati quotidianamente da un modello di sviluppo che non è rispettoso delle persone e dell’ambiente naturale”. “Si riparte da qui”, ha concluso.
ORE 13.04 - BINDI: NON SI USINO LE PRIMARIE PER RESA CONTI INTERNA
"Le primarie sono uno strumentostraordinario che non va utilizzato per una resa dei conti all’interno dei partiti ma per scegliere i candidati migliori per battere gli avversari politici”: questo il commento del presidente del PD, Rosi Bindi, intervenendo a 'Radio 24'.
“Non è una sconfitta del mio partito è una scelta dei nostri elettori e di quelli del centrosinistra che noi dobbiamo considerare positiva. Vince il Presidente della Regione che è stata governata con un apporto determinante del partito democratico quindi è una vittoria di tutti. Chi considerava la Puglia un laboratorio in un certo senso, cioè allargare all’Udc quasi restringendo solo all’Udc, oggi dovrà dire che la Puglia è un laboratorio in linea con il congresso che ci dice di allargare all’Udc ma non - conclude - di sostituire l’Udc ai nostri tradizionali alleati”.

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