martedì 26 gennaio 2010

ELEZIONI REGIONALI 2010 (2) - IL PDL CANDIDA PALESE, LA POLI CORRE CON L'UDC

Tratto dal Sito Internet
www.lagazzettadelmezzogiorno.it
Come era stato previsto da alcuni analisti, le primarie del Centrosinistra hanno sbloccato anche le scelte degli altri schieramenti. Ieri, il "politburo" del Pdl, riunito in convention ad Arezzo, ha preso la sua decisione: è Rocco Palese il candidato del Centrodestra per la Presidenza della Regione Puglia. "Silurati", quindi, gli altri aspiranti-candidati: Attilio Romita (del Tg Rai), Stefano Dambruoso (magistrato), il sottosegretario Alfredo Mantovano e, soprattutto, la fondatrice di "Io Sud", Adriana Poli Bortone. Ma la senatrice ("punita" ad Arezzo dagli ex-An per le sue scelte "autonomiste" e "ultra-meridionaliste") non s'arrende: correrà da "sola", col sostegno dell'Udc di Pier Ferdinando Casini e l'Mpa di Raffaele Lombardo. E' lo stesso Casini ad annunciarlo e commenta: «Ora i forni diventano tre». Rocco Palese: Udc rischia di agevolare Vendola
ORE 12.15 - CASINI CANDIDA LA POLI
L'Udc andrà da sola in Puglia presentando come propria candidata la senatrice Adriana Poli Bortone. Lo annuncia Pier Ferdinando Casini, leader dell’Udc, in una conferenza stampa a Montecitorio. «Abbiamo sempre detto che un progetto nuovo che ci comprendesse non era identificabile con il progetto Vendola. L'abbiamo detto prima e lo ribadiamo oggi con fermezza».
Casini si rivolge al Pd, «a quegli ipocriti appelli del Pd» che sollecita «a riflettere su ciò che la loro scelta comporterà». E Casini va giù duro anche col Centrodestra e con la sua scelta: «Il Pdl, con la scelta di Rocco Palese, è convinto della sua autosufficienza. Auguro al candidato del Popolo della Libertà buon lavoro».
«Ora sarete tutti contenti - conclude - visto che vi piace tanto la politica dei "due forni" ora i forni diventano tre».
ORE 12.37 - PALESE: UDC RISCHIA AGEVOLARE VENDOLA
"Mi auguro che tutti i partiti alternativi alla sinistra possano convergere sul nostro progetto. Se facessero scelte diverse finirebbero per agevolare Vendola e la sinistra e non credo che i loro elettori vogliano questo”. Lo ha detto Rocco Palese, capogruppo di Fi-Pdl alla Regione Puglia, indicato ieri come candidato presidente del Pdl alle prossime regionali pugliesi, a proposito del rapporto con l'Udc. Palese ne ha parlato con i giornalisti poco prima che fosse ufficializzata da parte di Casini la candidatura della senatrice Poli Bortone. “Mi augurio che la nostra coalizione possa essere la più ampia possibile. Sono consapevole della nostra forza, il Pdl è il primo partito d’Italia e il primo in Puglia, ma in queste ore si chiarirà il quadro delle alleanza, non credo che partiti e movimenti che hanno storie e valori e tradizioni di destra possano compiere scelte che agevolerebbero Vendola e la sinistra estrema”.
ORE 13.01 - PALESE, CON VENDOLA CONFRONTO NEL MERITO
"Sono contento che ci sarà un confronto con Vendola perchè così si potrà discutere nel merito di quello che riteniamo il fallimento di cinque anni di governo del centrosinistra”. Lo ha detto il candidato presidente del Pdl, Rocco Palese, parlando con i giornalisti del confronto elettorale che da oggi si apre tra lui e il presidente uscente, Nichi Vendola, per la presidenza della Regione Puglia.
“Mi auguro che sia un confronto di merito e di contenuti - ha detto - non di polemiche, un confronto intanto su quello che è successo in questi anni, tra il programma presentato nel 2005 sulle promesse di Vendola e quello che si è realizzato perchè a nostro avviso la stragrande maggioranza degli obiettivi sono stati tutti falliti”.
“Mi auguro - ha proseguito - che sia un confronto di merito sui problemi, sulle priorità della regioni e sulle priorità dei pugliesi”. Il punto principale del confronto sarà la sanità perchè - dice Palese - è il più noto e il più fortemente trattato nel 2005 e dopo cinque anni c'è una latitanza totale della promessa sanità migliore”. Altro “fallimento, secondo Palese, è il “salario sociale ai giovani pugliesi, promesso in campagna elettorale e non mi sembra che ce ne sia traccia”. E infine, nel mirino ci sarà “tutta la gestione amministrativa da parte della Regione”.
ORE 13.04 - POLI BORTONE: IN PUGLIA PDL HA AVUTO PRETESA AUTOSUFFICIENZA
“Si sarebbe potuto tenere aperto un dialogo con il Pdl, ma il Pdl ha avuto la pretesa, come giustamente ha detto Casini, di essere assolutamente autosufficiente. Quindi ha voluto bruciare i tempi e mettere un suo candidato senza voler discutere con gli altri. Pazienza”. Lo dice all’ADNKRONOS la senatrice Adriana Poli Bortone, presidente del movimento Io Sud, subito dopo aver appreso del sostegno da parte dell’Udc alla sua candidatura alla presidenza della Regione Puglia.
“Con l’Udc - aggiunge - c'è stato un percorso che facciamo ormai da diversi mesi. Avevamo aperto al Pdl, anche se da parte di Casini c'era stato questo impegno con D’Alema che naturalmente lui ha proseguito fino in fondo, fino a quando non è stato chiaro, poi, che Vendola ha vinto”.
ORE 13.08 - PIONATI: CASINI GIOCA UNA TRIPLA '1-X-2'
''Casini sta cercando di tradurre inpolitica la tripla del totocalcio: 1 X 2”. Così risponde Francesco Pionati, Segretario Nazionale dell’Alleanza di Centro per la libertà - ad un giornalista che chiedeva un commento alla decisione di Casini di sostenere in Puglia la Poli Bortone - a margine della conferenza stampa per presentare l’accordo tra Adc e Dc per le regionali in Campania, tenuta a Salerno. “Per lui non esistono linee politiche, - continua Pionati - esistono solo il posizionamento last minute e la ricerca delle posizioni più convenienti in termini di potere”.
“Per chi crede nel bipolarismo, - sottolinea Pionati - sia nel centrodestra che nel centrosinistra è il momento di passare dal corteggiamento all’isolamento dell’Udc” - conclude.
ORE 14.06 - POLI BORTONE, IO CANDIDATA CON 'PRIMARIE'
La mia candidatura avvantaggia Vendola? Non lo so, io so che è stata frutto di una specie di primarie fatte con la società pugliese perchè ci sono stati tanti sondaggi che mi hanno dato sempre vincente sugli altri candidati e quindi l’Udc ha visto i sondaggi”. “Avevamo un sodalizio già in piedi - ha detto - quindi non è stato difficile trovare una soluzione del genere una volta che oltretutto c'era stato un brutto documento da parte degli ex An non smentito da nessuno dei vertici del Pdl”. IL riferimento è al documento con cui ieri esponenti pugliesi del Pdl (parlamentari e consiglieri regionali) hanno definito “illogica e inaccettabile” la candidatura della senatrice. “E' difficile dialogare - ha concluso - quando ci si trova di fronte ad un documento di questo genere”.

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