sabato 2 gennaio 2010

CANDIDATURE REGIONE PUGLIA: "O VENDOLA SI FA DA PARTE O IL CENTROSINISTRA HA GIA' PERSO"

Non si può che essere d'accordo con Emiliano: Vendola si ostina ad andare contro corrente e contro la storia a tutto svantaggio di quella parte debole della popolazione che nelle sue intenzioni dichiara di voler difendere. Quando mai!? In questi cinque anni di malgestito potere, Vendola ha dimostrato di non saperci fare, di non essere adatto a tenere al guinzaglio gli appetiti dei partiti che lo sostenevano e di cui alcune figure di primo piano sono state indagate per vari reati. Come ci si può dimenticare di Tedesco e di Tarantini e delle escort che sarebbero state fornite a due ex assessori regionali per prestazioni sessuali, oltre alle altre donne disoccupate, alcune anche con figli, che erano alla ricerca di un posto di lavoro e, in un caso, di una avvocatessa salentina di 28 anni che voleva far carriera nella pubblica amministrazione?
Certamente restano tutte accuse da provare ed eventualmente da condannare in sede giudiziaria, ma non sono comunque fatti o chiacchiere che hanno macchiato indelebilmente la qualità e il valore della giunta Vendola? Il Presidente spera forse che, imbellettandosi con attraenti parole, o con le arti camaleontiche della sua abile retorica, o con qualche abile apparizione televisiva, gli elettori possano dimenticarsi che era proprio lui il comandante di una nave-giunta regionale che per quattro anni è andata alla deriva dimenticandosi di quei milioni di Pugliesi che avevano sperato di aver trovato finalmente in lui un nocchiero degno di fiducia per le sue indubbie qualità di condottiero?
L’attività della giunta Vendola è stata un fallimento su più fronti:
1) Ha portato il bilancio regionale, guidato da un socialista, vicino al collasso;
2) Ha portato la Sanità sull’orlo dell’abisso (basta considerare quell’assessore, ex-socialista, che è stato sostituito con Fiore);
3) Ha portato l’ambiente vicino al disastro ecologico (basti considerare la disastrosa gestione di Losappio e la legge sulle energie alternative che ha riempito la Puglia di inceneritori a biomasse (che hanno aperto la porta all’incenerimento di CDR di cui la vicenda diossina-Coopersalento di Maglie e solo uno dei tanti drammatici esempi), di sfruttamento intensivo del fotovoltaico e dell’Eolico su centinaia di ettari a scapito delle coltivazioni di tipo agricolo, invece di favorire l’installazione degli impianti fotovoltaici sugli edifici pubblici, industriali e privati;
4) Con le sue disastrose scelte di politica ambientale ha causato la nascita di innumerevoli movimenti spontanei di protesta in cui hanno trovato casa migliaia di attivisti dei più svariati convincimenti politici, tutti uniti contro i delitti ambientali del suo governo.
Quindi, dove e per conto di chi si vorrebbe presentare oggi Vendola come candidato-Presidente regionale alla guida di un nuovo centrosinistra? Crede proprio che il baccano e l’arroganza di uno sparuto gruppo di suoi seguaci bastino per ottenere le simpatie di milioni di elettori pugliesi disincantati e coscienti del malo modo con il quale ha guidato la sua nave-giunta in un mare-politico in tempesta?
Voglio ricordare qui un episodio che deve far riflettere. Nel mio piccolo paesino, Melendugno in provincia di Lecce, vennero le Iene di Italia Uno per effettuare un servizio sull’acqua rossa che da oltre cinque anni viene erogata dall’Acquedotto Pugliese a tutti i cittadini (per saperne di più seguire il seguente link: http://www.youtube.com/watch?v=nGlJoFgWwiw) e che per questo è attualmente indagato dalla Magistratura leccese. Quando gli fu chiesto di intervenire in favore dei Melendugnesi che si vedevano negato il diritto alla salute, Vendola rispose che Melendugno era soltanto una delle 5000 realtà di cui si doveva occupare! E infatti non se ne occupò! E pensare che a Melendugno aveva raccolto ben 2800 voti appena cinque anni prima, all’epoca della sua elezione! Evidentemente i cittadini melendugnesi sono importanti soltanto quando gli devono dare i voti, per il resto possono bere acqua rossa fino a scoppiare o fino a morirne!
Che dire ancora? Questo è il personaggio Vendola che ricordiamo da queste parti, Sicuramente qui, da noi, troverebbe qualche pollo pronto a voltarlo ancora, ma non troverebbe mai il consenso che gli fu tributato anni fa e che gli permetterebbe di rivincere le elezioni. La maggior parte del popolo salentino e noi prima di tutti non capiremmo e ci metteremmo di traverso.
Perciò: “Forza Emiliano, non ti scoraggiare, Vendola non lo vuole più nessuno!”
Prof. Franco Candido
Italia Dei Valori-Melendugno
Comitato no-Acquarossa di Melendugno

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