Facevano letteralmente sparire le multe dal sistema informatizzato della Polizia municipale di Milano. Piccoli favori ad amici e conoscenti, in cambio di denaro. Per questo motivo tre vigili urbani, due agenti e un commissario aggiunto, sono indagati per reati che vanno dalla corruzione all'abuso d'ufficio, dalla truffa al falso ideologico. Secondo l'accusa, ricevevano il 30% del valore della contravvenzione.
Tratto dal Sito Internet
www.tgcom.mediaset.it
Gli investigatori hanno sequestrato in casa degli indagati computer, agende, chiavette usb e anche soldi in contanti per 4mila euro. Nei guai, come riporta il Corriere della Sera, sono finiti l'agente Damiano Borchielli, 50 anni, in servizio all'ufficio concessioni suolo aree pubbliche, Giulio Bergamasco, 42 anni, al Settore procedure sanzionatorie, ufficio esposti e ricorsi del Comune e Danilo Lorini, 62 anni, commissario aggiunto. Lorini è indagato in concorso per abuso d'ufficio perché avrebbe evitato a un amico di Borchielli il pagamento di un verbale.
Non solo le pratiche venivano cancellate. A volte si preferiva inserire un falso pass per invalidi e una finta dichiarazione per certificare l'accompagnamento nel posto dove era stata presa la multa. In questo modo si annullava la contravvenzione.
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Gli investigatori hanno sequestrato in casa degli indagati computer, agende, chiavette usb e anche soldi in contanti per 4mila euro. Nei guai, come riporta il Corriere della Sera, sono finiti l'agente Damiano Borchielli, 50 anni, in servizio all'ufficio concessioni suolo aree pubbliche, Giulio Bergamasco, 42 anni, al Settore procedure sanzionatorie, ufficio esposti e ricorsi del Comune e Danilo Lorini, 62 anni, commissario aggiunto. Lorini è indagato in concorso per abuso d'ufficio perché avrebbe evitato a un amico di Borchielli il pagamento di un verbale.
Non solo le pratiche venivano cancellate. A volte si preferiva inserire un falso pass per invalidi e una finta dichiarazione per certificare l'accompagnamento nel posto dove era stata presa la multa. In questo modo si annullava la contravvenzione.
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