Per le vie di Ugento
un corteo degli innocentisti.
E' stato distribuito in città un volantino
per invitare i cittadini a partecipare,
da parte di un'associazione denominata
"Vittorio libero"
21 Dicembre 2009
Tratto dal Sito Internet
www.lecceprima.it
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“Innocenti”. Questo il grido di amici, conoscenti e quanti, ad Ugento, si sono formati un’opinione diversa sul caso del delitto Basile. Nonno e nipote, Vittorio e Vittorio Luigi Colitti, di 69 e 19 anni, sarebbero estranei ai terribili fatti loro contestati dalla Procura di Lecce e per i quali sono rinchiusi, al momento, in carcere. Fin dalle prime battute, sulla risoluzione del caso - per ora, ovviamente, ancora da accertare nelle fasi processuali - da parte dei pm Giovanni De Palma e Simona Filoni, della Procura ordinaria e dei minori, e degli investigatori di carabinieri e polizia, nel comune sud salentino e in quelli vicini, si sono create diverse correnti di pensiero.
E non sono in pochi coloro i quali ritengono impossibile che i due parenti possano essere gli autori dell’efferato omicidio, compiuto la notte fra il 14 ed il 15 giugno del 2008, ai danni del loro vicino di casa, il consigliere comunale e provinciale di Italia dei valori, Giuseppe Basile, meglio noto dalla sua comunità come Peppino. Le Procure, come noto, addebitano ad entrambi l’esecuzione matariale dell’assassinio per motivi non meglio chiariti, di certo futili, mentre i due si professano innocenti e finora non hanno mai fatto un solo passo indietro.
In questi giorni, dentro Ugento, è stato distribuito e affisso un po’ ovunque un volantino, da parte di una neonata associazione “Vittorio libero” (a firma di Marco Colitti, Andrea Cucci e Marco Chirivì, è stata fondata il 12 dicembre scorso), che invita la cittadinanza a prendere parte ad un corteo. “Questi nostri due concittadini - recita il volantino, con le foto di entrambi, sorridenti, poste in alto - sono stati ingiustamente accusati di essere gli assassini del povero Peppino Basile. Noi siamo convinti che non sia così! Per ragioni a noi incomprensibili Vittorio e suo nonno rischiano di restare in galera. Manifestiamo per la loro innocenza: martedì 22 dicembre 2009 ore 18:00. Il corteo partirà dal Palazzo Comunale (poi cancellato con un tratto di penna e corretto con la dicitura: da piazza Colonna, bar Centrale, Ndr) e si concluderà in via Nizza (dove si sono svolti i fatti. Partecipiamo numerosi a sostegno di Vittorio e della sua famiglia!”. Questo il testo integrale.
Nei giorni scorsi, su nonno e nipote, si sono espressi i giudici del Riesame per i tribunali ordinario e dei minorenni (Vittorio Luigi Colitti aveva 17 anni, quando è avvenuto l’omicidio e pertanto è rinchiuso nell’istituto per minori “Nicola Fornelli” di Bari), i quali hanno rigettato l’istanza di scarcerazione avanzata dai loro avvocati difensori. Come risaputo, la difesa punta a smantellare l’analisi investigativa dell’accusa, che si basa principalmente sulle deposizioni di una bimba di 6 anni, la quale, quella notte, arrampicata su una sedia e affacciata alla finestra, avrebbe visto i due infierire su Basile. Per ora, la piccola testimone è stata ritenuta attendibile e l’impianto accusatorio non s’è incrinato di un millimetro. Ma la partita è tutta da giocare.
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