COMUNICATO STAMPA
venerdì, 11 dicembre 2009
Oggetto: Il sospetto di infiltrazioni mafiose nei Consigli comunali ci deve far riflettere e spingere il Governo ad agire di conseguenza.
Non passa giorno in cui notizie poco rassicuranti ci raccontano di sospetti di infiltrazioni mafiose nei Consigli comunali e nella gestione della cosa pubblica.
In questi giorni è nota a tutti la vicenda del Comune di Gallipoli che è sotto indagine della magistratura per sospetti pesanti su politici e funzionari della città e dove incombe la mannaia dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Infatti gli inquirenti presto passeranno al setaccio anche le ultime elezioni amministrative, dove ci sarebbe stato un “movimento” sospetto di voti.
Nella giornata di ieri, dopo 13 mesi, ho avuto risposta ad una mia interrogazione parlamentare in merito al mai completato mercato ittico di Gallipoli, che a distanza di circa 12 anni dalla sua originaria progettazione e realizzazione, non è in alcun modo né funzionante né operativo, quindi ho chiesto al Ministro degli Interni “se fosse a conoscenza di eventuali connessioni fattuali e temporali tra la mancata realizzazione del mercato ittico di Gallipoli e le attività criminali in corso nel territorio di riferimento.”
La risposta in aula mi è stata data dal sottosegretario agli Interni Davigo che ha detto: “L'accertamento delle eventuali responsabilità degli amministratori del Comune di Gallipoli nella fase di approvazione, collaudo e successiva gestione del progetto per la realizzazione del mercato ittico, non rientra tra le competenze del Ministero dell'interno.” E poi ha aggiunto: “Quanto alle preoccupazioni di possibili connessioni tra la vicenda e la criminalità locale, la prefettura di Lecce ha comunicato che, allo stato, non sussistono elementi da cui si possano ragionevolmente profilare, nei confronti dell'amministrazione comunale di Gallipoli, responsabilità in ordine ad un possibile nesso tra la mancata realizzazione del mercato ittico e le endogene attività criminali.”
Da quanto dichiarato dal sottosegretario Davigo, circa le dichiarazioni del prefetto Tafaro, purtroppo queste rassicurazioni non sono in linea con le attuali notizie che compaiono sulla stampa, e quindi
chiedo al Governo, come ho già fatto in aula nella replica, “affinché si scavi a fondo nelle vicende dell'Amministrazione di Gallipoli, anche valutando l'opportunità di sciogliere, laddove possibile, il Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, come già successo all'inizio degli anni '90 - per cui Gallipoli è recidiva - scongiurando così, spero, il perpetrarsi di quanto è successo già al Comune di Fondi.”
venerdì, 11 dicembre 2009
Oggetto: Il sospetto di infiltrazioni mafiose nei Consigli comunali ci deve far riflettere e spingere il Governo ad agire di conseguenza.
Non passa giorno in cui notizie poco rassicuranti ci raccontano di sospetti di infiltrazioni mafiose nei Consigli comunali e nella gestione della cosa pubblica.
In questi giorni è nota a tutti la vicenda del Comune di Gallipoli che è sotto indagine della magistratura per sospetti pesanti su politici e funzionari della città e dove incombe la mannaia dello scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose. Infatti gli inquirenti presto passeranno al setaccio anche le ultime elezioni amministrative, dove ci sarebbe stato un “movimento” sospetto di voti.
Nella giornata di ieri, dopo 13 mesi, ho avuto risposta ad una mia interrogazione parlamentare in merito al mai completato mercato ittico di Gallipoli, che a distanza di circa 12 anni dalla sua originaria progettazione e realizzazione, non è in alcun modo né funzionante né operativo, quindi ho chiesto al Ministro degli Interni “se fosse a conoscenza di eventuali connessioni fattuali e temporali tra la mancata realizzazione del mercato ittico di Gallipoli e le attività criminali in corso nel territorio di riferimento.”
La risposta in aula mi è stata data dal sottosegretario agli Interni Davigo che ha detto: “L'accertamento delle eventuali responsabilità degli amministratori del Comune di Gallipoli nella fase di approvazione, collaudo e successiva gestione del progetto per la realizzazione del mercato ittico, non rientra tra le competenze del Ministero dell'interno.” E poi ha aggiunto: “Quanto alle preoccupazioni di possibili connessioni tra la vicenda e la criminalità locale, la prefettura di Lecce ha comunicato che, allo stato, non sussistono elementi da cui si possano ragionevolmente profilare, nei confronti dell'amministrazione comunale di Gallipoli, responsabilità in ordine ad un possibile nesso tra la mancata realizzazione del mercato ittico e le endogene attività criminali.”
Da quanto dichiarato dal sottosegretario Davigo, circa le dichiarazioni del prefetto Tafaro, purtroppo queste rassicurazioni non sono in linea con le attuali notizie che compaiono sulla stampa, e quindi
chiedo al Governo, come ho già fatto in aula nella replica, “affinché si scavi a fondo nelle vicende dell'Amministrazione di Gallipoli, anche valutando l'opportunità di sciogliere, laddove possibile, il Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, come già successo all'inizio degli anni '90 - per cui Gallipoli è recidiva - scongiurando così, spero, il perpetrarsi di quanto è successo già al Comune di Fondi.”
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