mercoledì 9 settembre 2009

RIFIUTI, ANCHE MELISSANO TRA I COMUNI CHE RISCHIANO IL COMMISSARIAMENTO (TERZA PARTE)

VERTICE IN PROVINCIA CON ATO
E SINDACATI DI CATEGORIA.
IN BALLO CI SONO
CIFRE DA CAPOGIRO
Rifiuti, avviso ai Comuni
«Commissariamento in vista
se non si paga la raccolta»
Tratto dal "La Gazzetta del Mezzogiono-Lecce"
del 09 Settembre 2009
Di Fabio Casilli
Incassano la tassa sulla spazzatura, ma poi non versano quei soldi ai rispettivi Ambiti territoriali ottimali di appartenenza e alle aziende che materialmente effettuano la raccolta dei rifiuti. Per questa ragione, però, ora più di qualche Comune salentino potrebbe rischiare il commissariamento.
Del resto, sul fronte della nettezza urbana le Amministrazioni municipali considerate “morose” non sono poche. E le bollette da pagare, in un caso, superano addirittura il milione di euro e, in molti altri, totalizzano diverse centinaia di migliaia di euro.
Giusto per fare qualche esempio: il Comune di Melissano, che ha recentemente fatto una nuova gara d'appalto per la gestione sui rifiuti, deve ben 1.200.000 euro alla ditta “Gial Plast” di Taviano. Meno onerosi, ma comunque consistenti, sono pure i debiti accumulati dalle Amministrazioni di Racale (750mila euro) e di Taviano (500mila euro) nei confronti della stessa società. La società “Monteco”, invece, vanta crediti di un certo rilievo da altri tre Comuni: da Lizzanello (650mila euro), da Veglie (600mila euro) e da Squinzano (450mila euro). Surbo e Vernole, poi, debbono 300mila euro a testa ad “Ecotecnica” per la revisione periodica dei costi dell'appalto. Il Comune di Salice, infine, ha maturato debiti per complessivi 186mila euro.
Le cifre sono state rese note, ieri mattina, nel corso di un vertice tra i rappresentanti della Provincia (erano presenti il presidente Antonio Gabellone e l'assessore Silvano Macculi), dei tre Ato salentini e dei sindacati di categoria. Proprio nei giorni scorsi, Sandro Crisogianni (Fp-Cgil), Franco Mirarco (Fit-Cisl), Antonio Perrone (UilT Uil) e Giorgio Rausa (Fiadel) hanno sollevato la questione dei ritardati o mancati pagamenti con le conseguenze che facilmente si possono immaginare sugli addetti del settore.
E, se il problema non dovesse essere risolto a breve, ben 2mila lavoratori, impegnati nei servizi di raccolta e di smaltimento, sono pronti ad incrociare le braccia all'unisono.
Il risultato: rifiuti per strada, problemi igienico-sanitari e danni di immagine in un periodo che, se non proprio di alta stagione turistica, continua a mantenere una certa attrattiva.
«A parte il “caso Lizzanello”, in cui vi è una situazione pregressa, tutti gli altri Comuni hanno accumulato debiti relativamente agli ultimi cinque mesi di gestione» spiega Antonio Perrone, della Uil «In ogni caso, spesso si tratta di importi, che le Amministrazioni si sono impegnate più volte a pagare. Purtroppo, però, quegli impegni sono stati sempre disattesi. E questa situazione si ripercuote prima sulle aziende e poi sui lavoratori e sulle loro famiglie. Ma perché io, cittadino, se non pago la tassa in tempo, poi devo corrisponderla con la relativa mora, e i Comuni possono fare come gli pare e piace? Occorre dire basta alla demagogia della politica, che sulla gestione dei rifiuti continua a fare le campagne elettorali per poi disinteressarsene. Per questo, come sindacati, abbiamo concordato sul fatto che le Amministrazioni inadempienti siano commissariate».
Al termine del vertice di ieri, è stata fissata una nuova riunione per venerdì prossimo, alle 11. E in tale occasione saranno esaminate le situazioni di ciascuno dei 97 Comuni salentini.
Per quelli che non dovessero mettersi in regola quanto prima, potrebbe così scattare la “se gnalazione” al Ministero dell'Interno.

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