giovedì 10 settembre 2009

L'IMPORTANTE E CORAGGIOSA DENUNCIA DEL VIGILE CAV. DANIELE SCOZZI DI MELISSANO (SECONDA PARTE)

AVANZAMENTO DI GRADO
RISPEDITO AL MITTENTE
«Promozione disonorevole»
Il vigile urbano la rifiuta
e denuncia il «sistema multe»
Tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno-Lecce"
del 10 Settembre 2009
Di Daniele Greco
Il sindaco promuove il maresciallo della polizia municipale a sottotenente per meriti maturati sul campo, ma il diretto interessato rispedisce l’avanzamento di carriera al mittente.
Protagonista della vicenda è il cavaliere della Repubblica Daniele Scozzi, integerrimo vigile urbano che, ricevuta la lettera di promozione (meta ambita da chissà quanti altri colleghi, anche perché comporta un sensibile aumento di stipendio), è come se avesse visto il diavolo.
Il motivo? Si legge nelle pieghe della pungente lettera di richiesta di revoca della promozione che Scozzi ha indirizzato al primo cittadino Roberto Falconieri.
«Del grado di sottotenente scrive Scozzi - si fregia personale del comando di polizia municipale che ha presumibilmente violato più volte il codice penale nell’ambito del servizio inerente le riscossioni e registrazioni di verbali al codice della strada. Per cui l’asse gnazione di tale grado simbolico lo ritengo per certi versi offensivo della mia immagine, costruita con dedizione ed attaccamento al dovere e basata sulla tutela della legalità».
Il vigile urbano fa probilmente riferimento a un episodio di qualche tempo fa, quando al comando di polizia municipale si sono presentati i carabinieri della locale stazione per il sequestro di verbali delle infrazioni (ora a disposizione dell’autorità giudiziaria) per verificare se gli importi di alcune multe fossero stati «tagliati».
Non a caso il maresciallo Daniele Scozzi, nella sua lettera, inviata oltre che al sindaco anche a tutti i consiglieri comunali, chiede lo svolgimento di un’indagine interna riferita al periodo 2004/2008 sia perché «ogni abbassamento dell’importo di un verbale comporta un danno erariale alle casse comunali» sia per la verifica comparata «tra i verbali ed i preavvisi di verbali elevati e le ricevute di pagamenti effettivamente riscossi».
Secondo il maresciallo la verifica porterebbe ad accertare una «mancata riscossione di somme molto cospicue». Somme che per esempio sarebbero potute servire, spiega Scozzi, «al pagamento dei premi di assicurazione degli automezzi di servizio invece non utilizzati perché senza copertura assicurativa».
Della stessa vicenda, da ultimo, si era occupato anche il consigliere all’opposizione e referente dell’Italia del Valori Stefano Scarcella, che il 30 giugno scorso aveva chiesto al primo cittadino (senza mai ottenerne risposta) «se nell’anno 2007 diverse multe fossero state “ridotte” da alcuni specialisti di vigilanza».

Nessun commento: