Riconosciuta come miracolosa
la guarigione di suor Marie Pierre Simon
14 gennaio 2011
14 gennaio 2011
Tratto da ZENIT.org
A sei anni dalla morte, avvenuta il 2 aprile del 2005, Papa Giovanni Paolo II sarà beatificato il primo maggio di quest'anno, nella II Domenica di Pasqua, della Divina Misericordia, durante un rito presieduto da Benedetto XVI.
Lo ha annunciato questo venerdì il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, una volta resa nota l'approvazione del decreto sul miracolo attribuito all'intercessione di Karol Wojtyla. Il miracolo in questione è legato a suor Marie Pierre Simon, religiosa dell'Institut des Petites Soeurs des Maternitès Catholiques, che il 2 giugno 2005, vicino a Aix-en-Provence, è guarita improvvisamente e in modo scientificamente inspiegabile dal morbo di Parkinson.
La causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II ha avuto la dispensa da parte di Benedetto XVI del tempo di cinque anni di attesa dopo la morte prescritti dal Diritto canonico. Lo stesso Papa polacco aveva derogato per la prima volta a questa norma, consentendo l'immediato avvio del processo canonico per madre Teresa di Calcutta, morta nel 1997 e beatificata nel 2003.
Il provvedimento della dispensa, spiega una nota diffusa dalla Sala Stampa vaticana, “fu sollecitato dall’imponente fama di santità, goduta dal Papa Giovanni Paolo II in vita, in morte e dopo morte. Per il resto furono osservate integralmente le comuni disposizioni canoniche riguardanti le Cause di beatificazione e di canonizzazione”.
Il 2 aprile 2007 è iniziato il cammino del processo canonico presso la Congregazione delle Cause dei Santi che ha seguito le due tappe che scandiscono ogni causa di beatificazione: quella diocesana e quella romana.
La prima riguarda l'inchiesta che il Vescovo competente istruisce per raccogliere tutti gli scritti del Servo di Dio e tutte le testimonianze e i documenti relativi alla sua vita, alle sue attività e virtù (teologali e cardinali) o al martirio.
Mentre la seconda si svolge presso la Congregazione delle Cause dei Santi, dove gli atti di inchiesta vengono vagliati in via conclusiva ed esaminati con un meticoloso lavoro di profilo scientifico per accertare l'eroicità delle virtù, il martirio e i presunti miracoli.
Una volta giunti a Roma gli atti del processo realizzato dalla diocesi, il Postulatore - monsignor Slawomir Oder - e i suoi collaboratori – sotto la direzione del Relatore, il padre domenicano Daniel Ols – si sono incaricati di redigere e di stampare la Positio, che comprende i volumi con le prove testimoniali e documentali e tutti gli atti giuridici, gli studi e i sommari.
La validità giuridica dei processi canonici è stata riconosciuta dalla Congregazione delle Cause dei Santi con il decreto del 4 maggio 2007.
Nel giugno 2009, esaminata la relativa Positio, nove Consultori teologi del Dicastero - compreso il Promotore generale della Fede, monsignor Sandro Corradini - hanno espresso il loro parere positivo in merito all’eroicità delle virtù del Servo di Dio.
Nel novembre successivo, la Positio è stata quindi sottoposta al giudizio dei Cardinali e Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi, che si sono espressi con sentenza affermativa.
Il 19 dicembre 2009, poi, Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto sull'eroicità delle virtù di Giovanni Paolo II, proclamandolo “Venerabile”.
Infatti, sebbene il riconoscimento di un miracolo (avvenuto solo post mortem, mai in vita) possa spianare la strada alla beatificazione – la prassi in uso dal 1975 deroga rispetto ai due miracoli previsti dal Codice di Diritto canonico del 1917 – non può tuttavia supplire a un eventuale difetto di prove sull'eroicità delle virtù.
Infine, l'11 gennaio 2011, si è tenuta la sessione ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi della congregazione delle Cause dei Santi, i quali hanno emesso un’unanime sentenza affermativa, ritenendo miracolosa la guarigione di suor Marie Pierre Simon.
La salma di Giovanni Paolo II
Lo ha annunciato questo venerdì il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi, una volta resa nota l'approvazione del decreto sul miracolo attribuito all'intercessione di Karol Wojtyla. Il miracolo in questione è legato a suor Marie Pierre Simon, religiosa dell'Institut des Petites Soeurs des Maternitès Catholiques, che il 2 giugno 2005, vicino a Aix-en-Provence, è guarita improvvisamente e in modo scientificamente inspiegabile dal morbo di Parkinson.
La causa di beatificazione e canonizzazione di Giovanni Paolo II ha avuto la dispensa da parte di Benedetto XVI del tempo di cinque anni di attesa dopo la morte prescritti dal Diritto canonico. Lo stesso Papa polacco aveva derogato per la prima volta a questa norma, consentendo l'immediato avvio del processo canonico per madre Teresa di Calcutta, morta nel 1997 e beatificata nel 2003.
Il provvedimento della dispensa, spiega una nota diffusa dalla Sala Stampa vaticana, “fu sollecitato dall’imponente fama di santità, goduta dal Papa Giovanni Paolo II in vita, in morte e dopo morte. Per il resto furono osservate integralmente le comuni disposizioni canoniche riguardanti le Cause di beatificazione e di canonizzazione”.
Il 2 aprile 2007 è iniziato il cammino del processo canonico presso la Congregazione delle Cause dei Santi che ha seguito le due tappe che scandiscono ogni causa di beatificazione: quella diocesana e quella romana.
La prima riguarda l'inchiesta che il Vescovo competente istruisce per raccogliere tutti gli scritti del Servo di Dio e tutte le testimonianze e i documenti relativi alla sua vita, alle sue attività e virtù (teologali e cardinali) o al martirio.
Mentre la seconda si svolge presso la Congregazione delle Cause dei Santi, dove gli atti di inchiesta vengono vagliati in via conclusiva ed esaminati con un meticoloso lavoro di profilo scientifico per accertare l'eroicità delle virtù, il martirio e i presunti miracoli.
Una volta giunti a Roma gli atti del processo realizzato dalla diocesi, il Postulatore - monsignor Slawomir Oder - e i suoi collaboratori – sotto la direzione del Relatore, il padre domenicano Daniel Ols – si sono incaricati di redigere e di stampare la Positio, che comprende i volumi con le prove testimoniali e documentali e tutti gli atti giuridici, gli studi e i sommari.
La validità giuridica dei processi canonici è stata riconosciuta dalla Congregazione delle Cause dei Santi con il decreto del 4 maggio 2007.
Nel giugno 2009, esaminata la relativa Positio, nove Consultori teologi del Dicastero - compreso il Promotore generale della Fede, monsignor Sandro Corradini - hanno espresso il loro parere positivo in merito all’eroicità delle virtù del Servo di Dio.
Nel novembre successivo, la Positio è stata quindi sottoposta al giudizio dei Cardinali e Vescovi della Congregazione delle Cause dei Santi, che si sono espressi con sentenza affermativa.
Il 19 dicembre 2009, poi, Benedetto XVI ha autorizzato la promulgazione del decreto sull'eroicità delle virtù di Giovanni Paolo II, proclamandolo “Venerabile”.
Infatti, sebbene il riconoscimento di un miracolo (avvenuto solo post mortem, mai in vita) possa spianare la strada alla beatificazione – la prassi in uso dal 1975 deroga rispetto ai due miracoli previsti dal Codice di Diritto canonico del 1917 – non può tuttavia supplire a un eventuale difetto di prove sull'eroicità delle virtù.
Infine, l'11 gennaio 2011, si è tenuta la sessione ordinaria dei Cardinali e dei Vescovi della congregazione delle Cause dei Santi, i quali hanno emesso un’unanime sentenza affermativa, ritenendo miracolosa la guarigione di suor Marie Pierre Simon.
La salma di Giovanni Paolo II
sarà traslata nella Basilica Vaticana
14 gennaio 2011
14 gennaio 2011
Tratto da ZENIT.org
Saranno traslate dalle Grotte alla Basilica Vaticana le spoglie di Giovanni Paolo II, secondo quanto informato dalla Santa Sede questo venerdì, nel giorno in cui è stata annunciata la data della betificazione del Papa polacco.
In occasione della beatificazione del Pontefice, infatti, ne è stata decisa la collocazione nella cappella di San Sebastiano all'altare del beato Innocenzo XI, situata nella navata destra della basilica, tra le cappelle della Pietà e del Santissimo Sacramento.
“La traslazione della bara avverrà senza esumazione: quindi il corpo di Papa Wojtyla non sarà esposto, ma si troverà in un vano chiuso da una semplice lapide di marmo con la scritta: Beatus Ioannes Paulus II”, ha rivelato “L’Osservatore Romano” nell’edizione italiana.
In occasione della beatificazione del Pontefice, infatti, ne è stata decisa la collocazione nella cappella di San Sebastiano all'altare del beato Innocenzo XI, situata nella navata destra della basilica, tra le cappelle della Pietà e del Santissimo Sacramento.
“La traslazione della bara avverrà senza esumazione: quindi il corpo di Papa Wojtyla non sarà esposto, ma si troverà in un vano chiuso da una semplice lapide di marmo con la scritta: Beatus Ioannes Paulus II”, ha rivelato “L’Osservatore Romano” nell’edizione italiana.
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