SENZA STIPENDIO
DA OTTOBRE
Di Attilio Palma
Tratto dal "Nuovo Quotidiano
Tratto dal "Nuovo Quotidiano
di Puglia-Lecce"
del 24 Gennaio 2011
Da ottobre senza stipendio con tutti i problemi che ne conseguono. Sono i cinque (sei fino alla vigilia di Natale) operatori ecologici della Geotec Ambiente Srl, azienda che gestisce il servizio di Nettezza Urbana a Melissano rimasti al "verde" e che non riescono più ad andare avanti.
Da ottobre senza stipendio con tutti i problemi che ne conseguono. Sono i cinque (sei fino alla vigilia di Natale) operatori ecologici della Geotec Ambiente Srl, azienda che gestisce il servizio di Nettezza Urbana a Melissano rimasti al "verde" e che non riescono più ad andare avanti.
Una situazione insostenibile per i dipendenti che minacciano lo sciopero ad oltranza se non ci sarà una prossima schiarita.
Stamane alle 11, intanto, è previsto un incontro tra le parti, il sindacato e i lavoratori da un lato, la Geotec dall'altro.
“Abbiamo ricevuto solo promesse di pagamento poi disattese” - spiega Cosimo Scarlino, dirigente provinciale del sindacato Sapis. "Lo scorso dicembre - aggiunge - abbiamo ricevuto un primo fax da parte dell’amministratore di Geotec che assicurava gli assegni mancanti per il mese di ottobre. Stessa promessa a gennaio, senza risultati e mancano all’appello anche le tredicesime. L’azienda ci risulta inadempiente anche in altri comuni dove gestisce lo stesso servizio”.
Scarlino elogia il sindaco Roberto Falconieri definito "il nostro unico interlocutore" e che "ha deciso di riunire d’urgenza la Giunta, sacrificando anche la vigilia di Natale, pur di deliberare di anticipare la somma di mille euro ciascuno”.
Il sindacato ha adito le vie legali e tra ricorsi e decreti ingiuntivi, bisognerà capire a chi spetta il compito di pagare gli operatori.
"Da ottobre senza stipendio - si sfogano i dipendenti - e senza tredicesima. Ci hanno fatto trascorrere il Natale guardando le vetrine dei negozi. Così non si può andare avanti, chi pensa ai nostri figli e alle difficoltà che sopportiamo?".
L'altra storia nella storia è quella del "sesto" dipendente, Antonio Serra di Taviano, che era rappresentante sindacale nel "cantiere" melissanese ed è stato licenziato prima della fine dell'anno.
"Non esistono valide ragioni per il suo licenziamento - conclude Scarlino - se non la sua semplice attività sindacale. Ha solo rappresentato i suoi colleghi rimasti senza stipendio. Già all'inizio del mese prossimo si aprirà la causa indetta con procedura d'urgenza".
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