lunedì 27 luglio 2009

LI' DOVE IL MARE LUCCICA(VA)...


23 Luglio 2009
Di Antonio Palagiano
Trtto dal Sito Internet
www.italiadeivalori.it
Il mare è come il nostro liquido amniotico che ci avvolge fin da bambini, ma che quando s’infetta uccide chi vi è immerso. Alcuni delinquenti stanno attentando al mare e con la politica dello scaricabarile si rimbalzano a vicenda le responsabilità dello scempio di cui ciascuno di loro ha colpa. Privare il cittadino di un diritto così elementare, come quello di farsi un bagno quando magari non ha un euro in tasca, è intollerabile, poiché il bagno più rappresentare la salvezza, la gioia di vivere ed è un mezzo per chi vuole ritrovare un attimo di serenità. Privare del mare un bambino è un delitto e i responsabili devono essere puniti. Con questo spirito sto raccogliendo elementi da tutta l'Italia per preparare altre iniziative parlamentari che denuncino gli scempi, e facciano riacquistare il rispetto per il mare, il diritto di fruirne liberamente ed il dovere di lasciarlo pulito e fertile per le generazioni che verranno in futuro. E' un impegno che voglio prendere con me stesso e con i miei elettori ed anche con chi non vota il partito in cui ho l’onore di militare. Perchè è un mio preciso dovere in quanto come deputato ho una facoltà che molti di voi non hanno. Ho chiesto al Governo di fare qualcosa, di intervenire dinanzi a tale inerzia di alcuni amministratori. Ma sentite cosa mi hanno risposto.
Presentare un’interrogazione sul difficile momento che la mia terra, la terra che amo, sta affrontando non è stato semplice. Dover ripercorrere le tappe che hanno portato a questa disastrosa situazione, dover ricostruire tassello dopo tassello la strada che ha portato a questo totale disfacimento, mi ha fatto davvero male. Ma l’ho ritenuto un passo importante, fondamentale e soprattutto doveroso, per tutti quelli che la Campania la abitano, la vivono e la amano… come me!
Alla criminalità organizzata, ormai fardello incallito di questa Regione, e all’emergenza rifiuti, che ha portato in tutto il mondo un’immagine dell’Italia che sarebbe meglio dimenticare, ci si trova oggi di fronte all’emergenza acque sporche. Chilometri di costa completamente inquinati e non balneabili che stanno compromettendo la vivibilità di una Regione e ne stanno mettendo in pericolo il benessere, la salute e la stabilità economica. Il turismo è sempre stato una risorsa importante per la Campania, specie nel periodo estivo, ma oggi tutto sembra avviarsi alla fine… perfino la costiera sorrentina - la più bella del Golfo - è in serio pericolo a causa degli scarichi abusivi dei quali è evidentemente vittima.Depuratori inesistenti, mal funzionanti (vedi il grave episodio del depuratore di Cuma del 17 e 18 giugno scorsi dove gli operai hanno protestato scaricando direttamente in mare i liquami non trattati), o totalmente inutilizzabili (come quello di Foce Sarno - il fiume più inquinato d’Italia - in fase di ristrutturazione da due anni ed ora sottoposto a sequestro probatorio), riversano in mare liquidi fognari e rifiuti di ogni genere, impedendo la balneazione e creando inevitabili psicosi tra gli abitanti della zona. Discariche abusive sulle rive dei fiumi e sulle coste hanno favorito l’insolito e vomitevole sviluppo di nidi di vermi, oramai fotografati dalla stampa locale. Ce n’è abbastanza per compromettere oltre alla nostra salute anche il futuro della Campania.E allora è al Governo, attraverso il Question Time illustrato in aula questo pomeriggio, che noi dell’Italia dei Valori chiediamo di intervenire. Non alla Provincia, non alla Regione, che fino ad ora hanno dimostrato di non essere in grado di far fronte alla situazione né, men che meno, di saper gestire il territorio pubblico nella maniera più adeguata, ma direttamente al Governo chiediamo un intervento trasversale e concreto per risolvere questa emergenza, e dei provvedimenti seri contro quegli enti pagati dai contribuenti per effettuare il controllo della qualità delle acque, che spesso, grazie ad amministrazioni compiacenti, omettono le ordinanze di divieto di balneazione per evitare ricadute impopolari e negative sulla loro immagine.
Un vero attentato alla salute pubblica dei cittadini e all’immagine dell’Italia che avrà come unica conseguenza una più che prevedibile crisi economico-occupazionale che darà un nuovo, e duro colpo ad una delle Regioni più belle d’Italia.

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