sabato 25 luglio 2009

IL PARTITONE UNICO


23 Luglio 2009
Tratto dal Sito Internet
www.antoniodipietro.it
Il Presidente della Repubblica non mi ha ancora risposto. Spero che lo faccia, anche se non mi illudo. In compenso il partitone unico Pdl-Pd-Udc, che potrei definire la nuova maggioranza assoluta di governo, lo ha fatto.
Per Maurizio Lupi, uno dei tanti portavoce di Silvio Berlusconi, “Ormai siamo al delirio di onnipotenza” riferendosi al sottoscritto, espressione che mi fa sorridere pensando al partito di Trimalcione.
L'Udc, Unione di Cuffaro, coglie la palla al balzo per invitare il Pd, per bocca del suo vice Pier Ferdinando Casini, ad “abbandonare Di Pietro”e a “liberarsi del grillismo”, ignorando completamente che il Pd non si regge sul voto di scambio siciliano, ma su un’ampia base di elettori che condividono le battaglie di chi si oppone a questa classe politica di Ayatollah.
Per finire, non poteva mancare dal coro la voce del Pd, cosiddetto “l’alleato”, che per bocca di Antonello Soro e Anna Finocchiaro, tuonano: "Di Pietro non mostra ritegno nel destabilizzare le istituzioni al fine di lucrare vantaggi politici”.
Mi chiedo allora: sono per caso gli stessi vantaggi politici delle manifestazioni di piazza Navona?
Gli stessi vantaggi di piazza Farnese?
Gli stessi vantaggi della raccolta firme per il referendum contro il Lodo Alfano?
Gli stessi vantaggi del NO al bavaglio alle intercettazioni?Gli stessi vantaggi che ci hanno fatto votare contro l’indulto?
Gli stessi vantaggi che muovono le nostre interrogazioni parlamentari sul conflitto di interessi di Silvio Berlusconi?
Gli stessi vantaggi che non ci fanno candidare condannati al Parlamento?
Gli stessi vantaggi che ci hanno fatto rifiutare la spartizione delle poltrone della Rai?
Gli stessi vantaggi che ci hanno fatto firmare ai due VDay di Beppe Grillo per un Parlamento Pulito e l’abolizione dei finanziamenti pubblici all’editoria?
Ma questa, cari Ayatollah del Pd, si chiama opposizione, ed è l’unica che il popolo italiano ha visto negli ultimi dieci anni.
Mi chiedo ogni giorno quale sia l’obiettivo dei partiti politici in Parlamento oggi: governare per conto dei cittadini o isolare chi li rappresenta? E ancora: cosa sarebbero Montecitorio e Palazzo Madama senza l'Italia dei Valori? La risposta è semplice: un coro monocorda di Silvio Berlusconi a garanzia di un’armoniosa democrazia dittatoriale.

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