Di Daniele Greco
Tratto da "La Gazzetta del Mezzogiorno-Lecce"
del 23 Luglio 2009
I militanti del Pd vivono da separati in casa e ora scoppia la «guerra» di manifesti in paese.
I militanti del Pd vivono da separati in casa e ora scoppia la «guerra» di manifesti in paese.
Il sindaco Roberto Falconieri (ex Margherita) guida il Comune con l’appoggio di una maggioranza d’area ed il segretario della sezione cittadina Antonella Tenuzzo, a suo tempo eletta con la lista governativa, ora è passata all’opposizione.
Tra i due gruppi (quello che fa capo al sindaco ed il Pd «ufficiale») da qualche tempo volano parole grosse, e la situazione è precipitata dopo che Falconieri ha fallito la riconferma a a consigliere provinciale. Gli animi si sono così surriscaldati ed il malcontento è sfociato sulle plance e sulle bacheche comunali.
Dapprima il Pd aveva chiesto le dimissioni del primo cittadino, per liberare Melissano «dal malgoverno degli ultimi anni», quindi sindaco e maggioranza si erano rivolti alla segretaria del partito Antonella Tenuzzo sostenendo che «questa donna è politicamente disonesta, falsa ed in malafede» e che «il suo gruppo occupa abusivamente il circolo melissanese».
La Tenuzzo ha risposto per le rime e l’altro giorno ha espresso la sua posizione in un lunghissimo, ennesimo manifesto. «Io sono politicamente “immacolata” e non ho scheletri nell’armadio - scrive - ed i ruoli che ricopro di segretario del Pd e di consigliere comunale sono legittimati dal consenso popolare e non sono stati usurpati a nessuno. Ho deciso di passare all’opposizione - conclude Antonella Tenuzzo rivolgendosi direttamente a Falconieri - per non essere complice incolpevole del tuo malgoverno politico-amministrativo, e per non dover rispondere un giorno in prima persona delle tue malefatte».
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