venerdì 6 marzo 2009

STEFANO SCARCELLA HA INVIATO UNA LETTERA, DA FAR LEGGERE NEL CORSO DELL'ASSEMLEA DEL PARTITO DEMOCRATICO - CIRCOLO DI MELISSANO

L'ASSEMBLEA CITTADINA
SI E' SVOLTA NELLA SERATA DI IERI,
05 MARZO 2009
Mi auguro che la buona democrazia
e la libertà di parola
abbia portato gli interessati
a leggerla pubblicamente
"Carissimo Segretario Antonella Tenuzzo,
Carissimi Consiglieri,
Soci e Simpatizzanti tutti,
del Partito Democratico
apprendo da poche ore dello svolgimento, in data odierna, dell’Assemblea del Partito Democratico - Circolo di Melissano.
Impegni assunti precedentemente, mi impediscono di prendervi parte e stare in mezzo a voi. Tuttavia, non posso non far sentire la mia voce e ciò che penso, in tutta franchezza ed onestà.
Ho condiviso insieme a tutti voi, una parte del mio percorso politico che non rinnego affatto e che è stato per me motivo di crescita e di nuove consapevolezze. Fin dall’inizio, ho riposto in questo partito tutte le mie speranze di una nuova politica e di un nuovo modo di fare politica, in alternativa ad altre pratiche politiche barbare, irresponsabili e di sola poltrona. E non vi nascondo che, qualche debole segno di cambiamento l’ho intravisto. Fino a quando, il direttivo tutto, non ha accettato la presenza nello stesso, del ragioniere Massimo Legittimo, che non a torto, non poteva espellere.
Scelta che non ho condiviso da subito e che, ho reso pubblica, dopo sofferte riflessioni. Sono tutt’ora convinto che, un Revisore dei Conti del Comune, del Comune in cui vive e lavora, non possa fare politica spicciola e locale.
Sono altresì convinto che, il Partito Democratico, in questi mesi di attività ha fatto molti passi avanti, ma anche diversi passi indietro, facendosi rappresentare pubblicamente o tra i cittadini melissanesi sempre più confusi, non solo da fantasmi del governo locale ma anche da persone che, come si apprende da un articolo apparso per pura coincidenza in data odierna sul “Nuovo Quotidiano di Puglia-Lecce”, sono state condannate a due anni di reclusione, pena sospesa, per truffa coi finanziamenti alla “Cantina Cooperativa di Melissano” e mi riferisco senza ombra di dubbio al rag. Legittimo.
Ci tengo anche a precisare che, lo stesso Massimo Legittimo, ha denunciato il sottoscritto, facendosi difendere dall’Avvocato Arianna Stefano, perché si è sentito offeso e perché, probabilmente, facendo fede a quanto si dice, gli ho rovinato la sua reputazione e la sua professionalità. Non c’è bisogno che lo faccia io, a questo punto. Io ho fatto solo il mio dovere di Consigliere Comunale, nel pieno rispetto della persona e del ruolo che riveste. Forse forse ho la brutta piega di essere sincero e dire ciò che penso.
Mi chiedo allora se, in questo quadro che si sta delineando sempre più con la presenza discutibile di certe persone al proprio interno (non solo Massimo Legittimo, ma anche Roberto Falconieri è stato condannato al pagamento di oltre 30mila Euro con la sentenza N. 171 del Marzo 2008 della Corte dei Conti), il Partito Democratico a Melissano, stia andando incontro al proprio suicidio e all’auto-sconfitta. Un correre a perdere, dunque!
Altra questione non chiarita. Non è assolutamente vero che, il sottoscritto, si sia “scannato” con i componenti dell’attuale direttivo. Non vi nascondo, invece, che i rapporti con il Segretario del Partito, Antonella Tenuzzo, non solo non si sono mai incrinati, ma continuano in piena sintonia e mediante una forte collaborazione. Prova ne è che insieme ai Consiglieri Comunali, Antonella Tenuzzo, Sergio Macrì, Silvana Scarcella, ho approvato la richiesta di un nuovo Consiglio Comunale monotematico per discutere di ciò che riguarda i cittadini melissanesi, il bene comune e solo quello.
Credo che questo gruppo abbia in se, seppur latente, la forza ed il coraggio per fare chiarezza ed ordine al proprio interno, per fare ordine di idee e di fatti perché ha le carte in regola e le capacità per sfondare il muro di chi, dall’altra parte, fa la politica dell’orto di casa sua.
Tali forme personalistiche di politica vanno cancellate dal nostro Comune e dalla nostra Provincia e questo gruppo deve avere il coraggio di scegliere, di scegliere il bene, di scegliere le verità che non possono venire dai misfatti di alcuni personaggi in giacca e cravatta che vanno mandati a pascolare il gregge, se lo sanno fare.
Non oso invece, esprimermi sull’incoronazione del candidato Presidente della Provincia, Loredana Capone. Il caso vuole che, chi nel lontano 2007 osannava con i ramoscelli d’olivo in mano alle elezioni primarie, oggi, dal trono di via Casarano (come lui altri 29 sindaci), le primarie non le ha volute più. Per paura o per convenienza. Perché è meglio lavorare nel segreto. Perché così gli è più facile e comodo. Come per dire, o questa supposta, oppure il centrodestra!
A Melissano e nei paesi limitrofi non può succedere la stessa cosa. La voglia di cambiamento, a questo punto, dovrebbe partire dal basso, dal popolo del partito, dal partito delle tessere, non dai politici della poltrona, dagli impiegati del centrosinistra.
Questo è solo qualche aspetto che mi premeva chiarire ed esporre. Perché nel Partito Democratico riservo la mia speciale collaborazione.
A patto che, decisioni ferme e convinte vengano intraprese non per cambiare rotta, ma quanto meno per riformulare il percorso che, in compagnia dei pirati, sarebbe davvero mortale.
Vi saluto augurandovi un buon lavoro ed allego alla presente copia dell’articolo apparso in data odierna.
Melissano, 05 Marzo 2009
Stefano Giuseppe SCARCELLA"

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